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Atto Primo

Scena terza
Atto primo - Scena seconda Atto secondo

 
Ippodamia, il Fanciulletto

 

Ippodamia

E a’ numi eterni
Questo fanciul, quella misera donna
In cura io porgo. Di terror, di sangue
255Irrequïeti omai gli anni trascorsero
Fra queste mura; ed io, madre infelice,
Altro non ho che il pianto... Il Ciel non cessa
Di punire le colpe: orrida pena
Della colpa di Tantalo, tu incalzi,
260E piaghe a piaghe aggiungi, e truci a truci
Opre. – Ma alfin temp’è che ceda il giusto
Sdegno vendicator: no, tanti affanni
Non allettano i numi: in cor mel dice
Credula speme, fia che rieda pace.
Parte col Fanciulletto.

 
FINE DELL'ATTO PRIMO

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