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Atto quarto

Scena sesta
Atto quarto - Scena quinta Atto quinto

 
Ippodamia

 
Figlio...
315Pietà, figlio, pietà. – Passa, nè degna
D’un sol guardo la madre; ahi! che Tïeste
È già perduto. – Figli miei, qual mai
Trassevi odio di voi? Perchè nel vostro
Sangue lavate le man vostre? Ahi lassa!
320Non m’udì già Tïeste; e m’ode or meno
Atreo, quanto più offeso, più feroce.
Cadrà Tïeste... Sì! Ben cadrà meco
Che mal posso soffrir vista più rea
D’eccessi: troppe omai già ne soffersi.
Parte.

 
FINE DELL’ATTO QUARTO

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