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Ugo Foscolo - Tieste (1797)
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Atreo, Ippodamia
- Atreo
Qual cura or qui ti mena, in queste
265Ore tarde di notte?
- Ippodamia
A pianger venni...
Libera... a pianger: nè delitto è il pianto
Credo. – Ma tu? pur vegli.
- Atreo
Il re non dorme;
S’ei non vegliasse, guai! Disturbatore
Suon di pianto qui trassemi.
- Ippodamia
Gemea
270Da ogni uom qui lungi; e in questa reggia pure
Gemer di madre s’interdice.
- Atreo
E sempre
Dunque in dolor vedrotti?
- Ippodamia
Orbata madre
Puote giammai serena starsi! spetta
A te il temprare il mio dolor, chè il puoi.
- Atreo
275Tïeste vive, io tel ripeto: e forse
Il sai tu pure.
- Ippodamia
Io?... No... tu mel dicesti;
Ed io te spero veritier.
- Atreo
T’affida! –
Vanne; trascorsa è mezzanotte; è tempo
280Che dal tuo duolo ti ristori calma.
Ippodamia parte.
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