< Trattato della Pittura (da Vinci) < Parte seconda
Questo testo è completo.
Parte seconda
75. Delle varietà delle figure
Parte seconda - 74. Di quelli che biasimano chi disegna alle feste, e che investiga le opere di Dio Parte seconda - 76. Dell'essere universale

Il pittore deve cercare d’essere universale, perché gli manca assai dignità se fa una cosa bene e l’altra male: come molti che solo studiano nel nudo misurato e proporzionato, e non ricercano la sua varietà; perché può un uomo essere proporzionato ed esser grosso e corto o lungo e sottile o mediocre, e chi di questa varietà non tien conto fa sempre le sue figure in stampa, che pare che sieno tutte sorelle, la qual cosa merita grande riprensione.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.