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XXII.


Un Cestellin di paglie un dì tessea
     Tirsi, cantando appiè d’un verde alloro;
     Dentro vi chiuse un bacio, e poi dicea:
     Vanne in dono a colei per cui mi moro.
5Piacque l’opra ad Amor. Dentro al lavoro
     Vezzi alla Madre tolti anch’ei chiudea,
     E in un le punte di que’ dardi d’oro,
     Che scelti sol per le bell’Alme avea.
Quando l’aprì la semplice Nigella,
     10Il bacio del Pastor corse non tardo
     A prender loco in sulla fronte bella.
Ogni vezzo si sparse al viso ond’ardo;
     Verso il ciglio volaron le quadrella,
     E son quelle ch’ognor vibra col guardo.

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