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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Alessandro Galanti


II


Un amico pensier talor mi sgrida:
     Questa Donna crudel fuggi, che morte
     A’ danni tuoi celatamente annida
     In dolci sguardi, e in parolette accorte.
5E allor ver lei colmo di sdegno: infida
     Ecco mi sciolgo già di tue ritorte,
     Già t’odio; e l’odio, or che ragion m’è guida,
     Sarà più dell’amor costante, e forte.
Mi arrossisco de i pianti, e de i sospiri
     10Sparsi lunga stagione per te d’intorno,

    De i pensier, della speme, e de i desiri.
Ma che! Ad un lambo sol del viso adorno
     La Ragion fugge, e più crudi i martiri
     Fanno al mio sen col primo amor ritorno.

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