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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836
UNA SCIAVATTA1
Eppuro,2 voi che ffate tanto er dotto
E ssapete de lettra e de latino,
Che ssete3 er brodoquamqua4 de Pasquino
E avete letto er libbro che ttiè ssotto:5
Voi che ddate li nummeri p’er lotto
Co cquer po’ de cacchetta6 d’indovino;
Voi che ppe’ cquanto è llongo er Babbuino7
Ve chiàmeno er zor chicchera cór bòtto;
Ve farò vvéde che ssete8 una crapa,9
E cche a llodavve10 er popolo v’adula.
Come se11 chiama la scarpa der Papa?
Ahàa, ssor pichimèo,12 nu lo sapete?
Ve lo diremo noi. Se chiama mula.
E pperchè mmula? Perchè er Papa è un prete.
26 marzo 1836
- ↑ Una ciabatta.
- ↑ Eppure.
- ↑ Siete.
- ↑ Il protoquamquam.
- ↑ A chi dimandi molti perchè si suol rispondere il libro dei perchè stare sotto il cul di Pasquino.
- ↑ Arroganza.
- ↑ La contrada del Babuino.
- ↑ Siete.
- ↑ Una capra, uno stolido.
- ↑ A lodarvi.
- ↑ Si.
- ↑ Signor pigmeo.
Note
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