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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


V
AGO augelletto che cantando vai,

Ovver piangendo il tuo tempo passato,
               Vedendoti la notte e ’l verno a lato,
               4E ’l dì dopo le spalle e i mesi gai;
          Se come i tuoi gravosi affanni sai,
               Così sapessi il mio simile stato,
               Verresti in grembo a questo sconsolato
               8A partir seco i dolorosi guai.
          I’ non so se le parti sarian pari;
               Chè quella cui tu piangi è forse in vita,
               11Di ch’a me Morte e ’l Ciel son tanto avari:
          Ma la stagione e l’ora men gradita,
               Col membrar de’ dolci anni e degli amari,
               14A parlar teco con pietà m’invita.

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