Questo testo è stato riletto e controllato.
Questo di puro vin spumante vaso
Questo testo fa parte della raccolta Filippo Massini

I

IL VINO

     Vatten, Volpin, sotterra al picciol vaso
cui ferro cinge, e traggi il buon liquore
ch’ha di topazio e d’ambra aureo colore,
senza cui mai non oso ire in Parnaso.
     Apra altrui fonte o rio col piè Pegaso,
perché scriva di Marte o canti Amore,
ché sol nasce da Bromio il mio furore,
onde poi vinco e la fortuna e il caso.
     Piú non m’impenna l’ale o scalda il seno
Amore, e pur tal or sovra me stesso
m’ergo, e non temo le pruine e ’l ghiaccio;
     perché con questo mio nettar terreno
di sorso in sorso al ciel men volo, e spesso
a la madre d’Amor mi sveglio in braccio.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.