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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Benedetto Menzini


XX1


Veggio colà sopra il troncon d’un Orno

     Colomba, cui non vidi altra simile:
     Deh mira, Alcippo, di che bel monile
     Mostra il suo collo vagamente adorno!
5Esposta a’ rai del Condottier del giorno,
     Di quelli al variar, varia suo stile;
     Or di Smeraldo ave un color gentile,
     Or di accesi Piropi arde d’intorno.
Ma forse il guardo umano è scorta infida:
     10Ed è Natura a secondar non tarda
     Là dove il senso lusinghier la guida.
Non è Pirodo, che divampi, ed arda;
     Non Smeraldo, che splenda e dolce rida;
     Dimmi: s’inganna, o nò l’occhio che guarda?

  1. Sensi umani sottoposti all’inganno.


Note

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