Benedetto Menzini (Firenze, 29 marzo 1646greg.[1][2] – Roma, 7 settembre 1704greg.[1][2]), noto anche con lo pseudonimo di Euganio Libade, poeta italiano.
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Collegamenti esterni
Opere
- A quel Toro colà sparso, e distinto
- Al ladro, al ladro. Palemone, Oronte
- Altr'armi, altr'arti, che di Marte fiero
- Dianzi io piantai un ramoscel d'Alloro
- Disse un dì la pittura: Alzarsi a tanto
- Dopo che 'l gran Sincero ornato il crine
- Due nate al dilettar chiare Sorelle
- Il forte Atleta a duro tronco avvinto
- La Rondinella dal Sironio lido
- Mentr'io dormia sotto quell'elce ombrosa
- Mi dice un Pastorel, che d'India viene
- Nel dì, che carco d'onorate spoglie
- Or di sdegno m'accendo, ed or m'imbianca
- Or vedi come il ferro acuto strinse
- Per mille lustri viveranno, e mille
- Per più d'un angue al fero teschio attorto
- Quel Capro maledetto ha preso in uso
- Sento in quel fondo gracidar la rana
- Tomba del gran Sincero! Almi Pastori
- Una Sibilla qui tra noi già visse
- Veggio colà sopra il troncon d'un Orno
- 1 2 data.bnf.fr
- 1 2 SNAC
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