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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Benedetto Menzini


II


Quel Capro maledetto ha preso in uso
     Gir tra le viti, e sempre in lor s’impaccia;
     Deh, per farlo scordar di simil traccia
     Dagli d’un sasso tra le corna e ’l muso.
5Se Bacco il guata, ei scenderà ben giuso
     Da quel suo carro, a cui le Tigri allaccia:
     Più feroce lo sdegno oltre si caccia,
     Quand’è con quel suo vin misto, e confuso.
Fa discacciarlo, Elpin; fa che non stenda
     10Maligno il dente, e più non roda in vetta
     L’uve nascenti, e il loro Nume offenda.
Di lui so ben, che un dì l’altar l’aspetta:
     Ma Bacco è da temer, chè ancor non prenda
     Del Capro insieme e del Pastor vendetta.

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