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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Benedetto Menzini


I


Sento in quel fondo gracidar la rana,
     Indizio certo di futura piova:
     Canta il corvo importuno, si riprova
     La foliga a tufarsi a la fontana.
5La vaccarella in quella falda piana
     Gode di respirar dell’aria nuova;
     Le nari allarga in alto, e sì le giova
     Aspettar l’acqua; che non par lontana.
Veggio le lievi paglie andar volando,
     10E veggio come obbliquo il turbo spira,
     E va la polve qual palèo rotando.

Leva le reti, o Restagnon; ritira
     Il gregge a gli stallaggi; or sai che quando
     Manda suoi segni il Ciel, vicina è l’ira.

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