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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Benedetto Menzini


VIII


Per mille lustri viveranno, e mille
     Quei, che cantaro il fiero eccidio Ileo,
     E quei, che celebrar sul plettro Acheo
     I Regi d’Argo, e l’adirato Achille.
5Sinchè si udrà, che in cenere, e in faville
     D’Assaraco la Reggia al fin cadeo,
     Anch’essi in faccia al Tempo edace, e reo
     D’illustre gloria vibreran scintille.
Ed io qual mai sui crin’incolti, ed irti
     10Avrò ghirlanda? Io, che d’umìl concento
     Pago mi sto tra gli amorosi Mirti.
Già di più forti piume armar non sento
     Il debil tergo. Oh gloriosi Spirti,
     Adoro il vostro nobile ardimento.

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