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La fiaccona L'anima der Curzoretto apostolico
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

VENT'ORA E UN QUARTO

     Su, cciocchi, monci,1 mascine da mola:
Lesti, chè ggià è ffinita la campana.
Ch’edè?2 Vv’amanca una facciata sana?
È ppoco male; la farete a scola.

     Via, sbrigàmose,3 alò,4 cch’er tempo vola;
Mommó5 ddiluvia e la scola è llontana.
Nun è vvaganza, no: sta sittimana
Don Pio nun dà cc’una vaganza sola.

     Dico eh, nun zeminamo6 cartolari:
Nun c’incantamo pe’ le strade: annamo7
Sodi, e a scola nun famo8 li somari.

     Scola santa! e cchi è cche tt’ha inventato!
Quadrini bbenedetti ch’io ve chiamo!
Che rriposo de ddio! che ggran rifiato!9

15 gennaio 1835

  1. Pigri.
  2. Che è?
  3. Sbrighiamoci.
  4. Allons.
  5. Or ora.
  6. Non seminiamo.
  7. Andiamo.
  8. Facciamo.
  9. Ristoro.

Note

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