< Vita di Dante, Petrarca e Boccaccio
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Giannozzo Manetti - Vita di Dante, Petrarca e Boccaccio (XV secolo)
Traduzione dal latino di Mauro Granata (1838)
Dedica
Vita di Dante, Petrarca e Boccaccio Proemio

A SUA ECCELLENZA REVERENDISSIMA


MONSIGNORE


DON DOMENICO-BENEDETTO


BALSAMO


ARCIVESCOVO DI MONREALE


COMMENDATORE DEL REAL ORDINE DI FRANCESCO I.
PRESIDENTE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

IN SICILIA ECC. ECC.


MONSIGNORE

La gentil maniera, onde non è guari, le fu in piacere esternarmi per lettera il suo special gradimento della prima parte del presente mio letterario lavoro, rendemi oggimai vieppiù animoso a intitolarlo all’E.V.R.ma del tutto finito. E portando in esso al nostro idioma le vite, secondo il Manetti, de’ primieri lumi della moderna letteratura, de’ padri della leggiadrissima itala favella, e poesia, mi do alta fidanza, che andralle a genio la lettura del mio libro. Che se questo di ogni altro pregio vedrassi sfornito, emmi dolce però, non manchi de' valevolissimi di Lei auspici, che a tanto buon successo ha saputo percorrere l'ameno aringo delle lettere, e le ha in ogni tempo sommamente protetto. Monsignore, se cosa di meglio io mi avessi, non a più illustre, ed egregio uomo, che a Lei R.ma la offerirei; poichè sì decorosamente Ella appartiensi alla Congregazion Cassinese, ed alla patria nostra Messina; e vantando tutt'i titoli a la pubblica benemerenza, tien pure diritto a la peculiare mia osservanza, ed a quella venerazione, con che riverentemente mi dichiaro

Di Messina li 20 Marzo 1838.


Di V. E. Rev.ma

Obbligatissimo Dev.mo Servo

d. mauro granata cassinese.

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