< Vita di Esopo Frigio
Questo testo è stato riletto e controllato.
Anonimo - Vita di Esopo Frigio (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Capitolo L
Capitolo XLIX Capitolo LI

CAPITOLO L.


EGli è tanto, o Samj carissimi l’obbligo, che io a voi tengo, ed è tanto l’amor mio verso questa vostra Città singolare, che a mille rischi di morte volentieri mi metterei, mentre, che a voi utile, ed onor recar potessi. E perchè intendo che voi pensate di placare l’animo del Re Creso, e dalla suggezione del tributo liberarvi, se me a lui mandate, e donate: io tosto vi dico, se ciò è vero, e sia così come vi persuadete, molto volentieri, e di buona voglia eseguirò la vostra deliberazione, e non solamente contentomi darmi al Re in preda, ma anco per vostra salute mille fiate morire. Ma acciocchè non siate ingannati, ed il vostro disegno non sia vano, ed acciocchè l’animo, e la intenzione di Creso meglio conosciate; e con più chiari occhi giudicate di quanta importanza sia la mia da voi dispartenza, mi piace narrarvi una favola.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.