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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


V
UOTA insalubre regïon, che Stato

Ti vai nomando; aridi campi incolti;
               Squalidi, oppressi, estenuati volti
               4Di popol rio codardo e insanguinato:
          Prepotente, e non libero senato
               Di vili astuti in lucid’ostro involti;
               Ricchi patrizj, e più che ricchi stolti;
               8Prence, cui fa sciocchezza altrui beato:
          Città, non cittadini; augusti tempj,
               Religïon non già; leggi, che ingiuste
               11Ogni lustro cangiar vede, ma in peggio:
          Chiavi, che compre un dì schiudeano agli empj
               Del ciel le porte, or per età vetuste:
               14Oh, se’ tu Roma, o d’ogni vizio il seggio?

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