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Questo testo fa parte della raccolta Paolo Zazzaroni
I
A UNA ZINGARA
Zingaretta gentil, ch’a nove genti
il passo peregrin girando vai,
e tra mille disagi e mille guai
trascorri in povertá l’ore dolenti;
cosí benigno il ciel d’affanni e stenti
te tragga e’l lungo error fermi; se mai
t’appressi del mio sole ai dolci rai,
spiega questi per me supplici accenti:
— Clori, v’è un tuo fedel, che sospirando
per le bellezze tue pietá richiede,
né può il misero piú viver penando. —
Per questo avrai da me doppia mercede:
argento prima, e poscia, il ver narrando,
a la tu’arte acquisterai piú fede.
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