Mazzorbo

Mazzorbo è un'isola della Laguna di Venezia.

Da sapere

Un tempo era un importante centro commerciale, ma ora è noto per i suoi vigneti e frutteti.

Cenni geografici

A sud-est si affaccia sulla palude di Santa Caterina e ad ovest sulla palude del Monte. A nord-ovest il canale Mazzorbo lo divide da Mazzorbetto, mentre il lato nord-est è il canale Burano.

Ha una forma vagamente rettangolare, con il lato maggiore di circa 900 m. È attraversato da due soli canali interni: il canale di Santa Caterina si snoda all'estremità occidentale, passando davanti all'omonima chiesa, e taglia da una parte all'altra l'isola; l'altro si apre davanti a Burano.

Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di aree coltivate su cui si svolgono attività ortofrutticole tradizionali (come la coltivazione delle castraure), analogamente ad altre isole della laguna.

Cenni storici

Anticamente conosciuta come Maiorbo e Maiurbo fu popolata dagli abitanti della terraferma in fuga dalle invasioni barbariche e in particolare dai Longobardi che tra il VI e il VII secolo.

I reperti archeologici dimostrano che l'isola era frequentata in epoche precedenti: sono stati rinvenuti piccoli vasi di fattura micenea (oggi conservati presso il Museo Provinciale di Torcello) che dimostrano che la zona era soggetta a commerci in epoca preromana.

Fu uno degli abitati intorno all'importante centro commerciale di Torcello, e almeno dal 1064 fu sede di una parrocchia sotto il vescovo di Torcello. Raggiunse il suo massimo splendore nel X secolo. Dopo l'anno 1000 Mazzorbo, come i centri limitrofi, iniziò a declinare a favore della vicina Venezia. Divenne così un'isola "di campagna", adibita ad attività agricole e luogo di svago per i patrizi veneziani. Dell'antica Mazzorbo oggi non rimane nulla, tranne la chiesa di Santa Caterina costruita tra il 1283 e il 1291. La sua campana è la più antica della Laguna (1318).

Anticamente l'isola di Mazzorbo contava ben cinque pievi e sei monasteri. Dalle visite pastorali effettuate dai vescovi di Torcello, sappiamo che nel XVII secolo nell'isola erano presenti due pievi - San Pietro e Sant'Angelo - e tre monasteri - Santa Caterina, Santa Maria in Val Verde e Sant'Eufemia. San Pietro e Sant'Eufemia si trovavano effettivamente a Mazzorbetto, ma era considerata parte integrante di Mazzorbo. A parte Santa Maria in Val Verde, fondata nel XIII secolo, tutte le altre sono citate nel manoscritto 768 conservato presso il Museo Provinciale di Torcello, che elenca gli edifici religiosi dell'isola nel XII secolo. L'unico edificio religioso rimasto è la chiesa di Santa Caterina (è scomparso l'attiguo monastero), attuale chiesa parrocchiale. Di Sant'Angelo rimane invece il campanile, vicino all'angolo nord-orientale dell'isola.

Negli anni '80 l'architetto italiano Giancarlo De Carlo progetta e realizza a Mazzorbo un complesso residenziale per ripopolare l'isola e ricreare, attraverso un linguaggio moderno, i tipici spazi tradizionali dell'insediamento lagunare.

Come orientarsi


Come arrivare

Per approfondire, vedi: Venezia#Vaporetti.
  • 1 Mazzorbo. 12 NLN

È anche collegata a Burano da un ponte.

Come spostarsi


Cosa vedere

  • 1 Chiesa di Santi Pietro Apostolo e Santa Caterina Vergine Martire.

C'è anche un complesso residenziale dai colori vivaci, progettato nel 1979 da Giancarlo De Carlo.

Cosa fare


Acquisti


Come divertirsi


Dove mangiare

Prezzi medi

  • 1 Alla Maddalena, Fondamenta Santa Caterina Mazzorbo 7/b (Proprio alla fermata del battello poco prima di raggiungere Burano), +39 041730151. Ven-Ma 08:00-20:30, Me 08:00-18:00.


Dove alloggiare


Come restare in contatto


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