Ruderi di Poggioreale

Ruderi di Poggioreale sono i resti della città di Poggioreale distrutti dal terremoto del Belice del 1968 e si trovano in Sicilia.

Da sapere

Cenni geografici

Poggioreale si estendeva lungo il digradare di una collina. Infatti la città si presenta in pendenza. Corso Umberto I è la strada di accesso che arriva fino a Piazza Elima dove si trovano gli edifici principali.

Quando andare

Può essere visitata in ogni periodo dell'anno.

Come arrivare

In auto

È l'unico mezzo di trasporto utile per raggiungere il sito.

Da Sciacca si prende la SS115 per poi svoltare sulla SS624 uscendo a Poggioreale da qui si imbocca la SP27 e al termine si svolta a destra.

Da Trapani o Palermo si imbocca la A29 direzione Mazara del Vallo, si esce all'uscita Gallitello in direzione Poggioreale, Camporeale, Salaparuta poi si imbocca la SS119 dopo circa 5 km si svolta a sinistra fino a imboccare la SP12, poi a destra si prende la SP6 che diventa SP5 infine si svolta a destra prima che la stessa diventi SP27 fino al cancello di ingresso.

Permessi/Tariffe

  • 1 Ingresso. L'accesso è ufficialmente vietato, ma sono in molti a non rispettare questa regola.


Come spostarsi

Ingresso ai ruderi di Poggioreale

All'interno della città vecchia ci si muove esclusivamente a piedi. Le auto non possono accedere per la presenza di un cancello.

Cosa vedere

  • 1 Palazzo Agosta. Edificio pressoché integro visibile all’ingresso del sito.
  • 1 Palazzo Principe Morso.
Scuola di Poggioreale
  • 1 Scuole Comunali, Corso Umberto I. Un edificio relativamente moderno rispetto agli altri edifici, di tre piani e abbastanza integro nella struttura principale. All’inferno si possono vedere le aule e qualche banco ancora rimasto.
  • 1 Teatro Comunale.
  • 1 Palazzo Municipale.
  • 1 Chiesa dell'Addolorata.
  • 1 Chiesa S.Antonio di Padova.
Piazza Elima
  • 1 Piazza Elima. Una vasta piazza su cui si può avere una visione d'assieme dei ruderi. In una delle facciate si conserva un'iscrizione fascista DVX.
Chiesa del Purgatorio
  • 1 Chiesa del Purgatorio, Piazza Elima. Di questa chiesa rimangono appena le strutture portanti e l'abside. Davanti ad essa si trova un monumento.
Oratorio del SS. Sacramento a destra
  • 1 Oratorio del SS. Sacramento (A poca distanza dalla Chiesa Madre, lungo la scalinata che comincia in piazza Elima). La chiesa seppur distrutta possiede una facciata pressoché intatta.
Chiesa madre
  • 1 Chiesa Madre (Al termine della scalinata che inizia in piazza Elima). Della vecchia chiesa madre resta solo parte della facciata sostenuta da un rinforzo di cemento armato.
  • 1 Fonte Cannoli.
  • 1 Mercato Comunale del pesce.
Chiesa di Gesù e Maria
  • 1 Chiesa di Gesù e Maria. Questa chiesa presenta una scalinata intatta e si può vedere l’altare con la navata singola. Sotto di essa è presente la cripta parzialmente visibile dal buco nel pavimento e dallo squarcio nel muro laterale.
  • 1 Convento Frati Cappuccini.
  • Ospedale D'Antoni Mirto Impastato.
  • Chiesetta dell'Ospedale.
  • Orfanotrofio Femminile Cangelosi.


Cosa fare

Il sito si presta come un eccezionale set fotografico.

Acquisti


Dove mangiare


Dove alloggiare


Sicurezza

L’ingresso al sito è ufficialmente vietato, il cancello di ingresso è chiuso seppur c’è la possibilità di scavalcare. Gli edifici infatti sono pericolanti e il pericolo è dietro l'angolo. Evitate di avventurarvi all'interno dei ruderi per il rischio di crolli, ma soprattutto non salite sui piani superiori in quanto non siete a conoscenza dello stato dei muri portanti. In ogni caso l'accesso è a vostro rischio e pericolo.

Come restare in contatto

Telefonia

La rete telefonica finziona regolarmente.

Nei dintorni

Cretto di Burri
  • 1 Cretto di Burri (cretto di Gibellina o Grande Cretto) (da Gibellina prendere la SS188 in direzione Santa Ninfa, poi imboccare la SS119 per poi svoltare nella SP5 seguendo le indicazioni). La grande opera di Alberto Burri è stata eretta tra il 1984 e il 1989 sulle rovine della vecchia Gibellina. Burri progettò un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città: esso infatti sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente cementificate dall'opera di Burri. Ogni fenditura è larga dai due ai tre metri, mentre i blocchi sono alti circa un metro e sessanta e ha una superficie di circa 80 000 metri quadrati, facendone una delle opere d'arte contemporanea più estese al mondo.
  • Gibellina
  • Salaparuta
  • Santa Margherita del Belice


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