Il capo ti chiama nel suo ufficio, chiude la porta e ti dice: "… non siamo contenti del tuo rendimento lavorativo, quindi rescindiamo il tuo contratto. Libera la tua scrivania e passa nell'ufficio delle risorse umane per finalizzare il licenziamento e prendere la tua ultima busta paga." Qual è il modo migliore per gestire la situazione senza perdere la tua dignità?

Passaggi

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    Prenditi un minuto (o cinque) per riprenderti dallo shock e rimettere in moto il cervello. Se ti viene da piangere fallo pure – non cambierà la situazione ma ti aiuterà a scaricare la tensione e gestire meglio la situazione.
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    Vivila nel modo giusto. Il tuo primo impulso potrebbe essere pensare che non sei un buon dipendente, una bella persona o un completo fallimento, ma è il panico che sta parlando. Invece, ripeti a te stesso, "Stavo facendo un lavoro non adatto a me". Questo è molto importante – non è colpa del lavoro, e nemmeno tua – è la combinazione tra te e il lavoro che non ha funzionato. Quindi non vergognarti. Ci sono milioni di ragioni per cui i lavori non vanno bene, e nessuna di queste è per colpa tua al 100%.
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    Non cercare di cambiare la decisione. Potresti essere tentato di chiedere una seconda opportunità, ma non farlo. La decisione è stata presa ed è quasi sempre irreversibile. Supplicare indebolisce il tuo potere di negoziazione.
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    Negozia i termini del licenziamento. Il tuo capo vorrà che tutto fili liscio per non avere una cattiva reputazione. Quindi ecco alcune cose che dovresti chiedere:
    • Concorda con lui cosa dovrebbe dire nel caso qualcuno lo chiamasse per avere delle referenze. L'opzione più sicura per lui è: "Sì, ha lavorato qui in questo periodo, ma la nostra politica aziendale ci impedisce di discutere del rendimento lavorativo degli ex dipendenti".
    • Chiedi una liquidazione generosa. Chiedi che tutte le vacanze ed i permessi maturati vengano convertiti in denaro e se possibile anche da uno a tre mesi di stipendio inclusi nella liquidazione. Probabilmente non otterrai tutto quello che hai chiesto, ma è un ottimo punto di partenza per una negoziazione.
    • Se lavori con le agenzie interinali, chiedi aiuto per trovare un nuovo posto di lavoro il prima possibile. Se sei in azienda potresti provare a chiedere al tuo capo se conosce aziende che assumono profili simili al tuo.
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    Vai via con dignità. Non aspettare la fine della giornata – libera la scrivania e vattene subito. Se le persone ti fermano per salutarti, ringraziale con gentilezza ma non fermarti nei corridoi a spiegare cosa ti è successo. Non parlare mai male del capo o dell'azienda – farti terra bruciata attorno potrebbe essere controproducente per te in futuro.
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    Dillo subito alla tua famiglia. Anche se sei sotto shock e te ne vergogni, racconta subito alla tua famiglia cos'è successo e decidete assieme come affrontare la situazione. Anche se potrebbero rimanerne sconvolti e sconcertati, sul lungo periodo l'ansia si ridurrà perché inizierete a reagire assieme.
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    Datti del tempo per riprenderti. Sarai tentato di andare a cercare lavoro il giorno dopo, ma devi dare a te stesso il tempo di elaborare quello che ti è successo, espellere panico e vergogna dal tuo sistema e pensare con chiarezza. Quindi fissa un periodo di tempo preciso, di una o due settimane, per dedicarti solo a te stesso e alla tua famiglia.
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    Ricorda che non è la fine del mondo. Non è facile, ma devi smettere di pensare che il licenziamento sia la fine di qualcosa, e iniziare a vederlo come un cambio di percorso che potrebbe condurti a una situazione migliore. Non è divertente, certo, ma potrebbe trasformarsi in un'opportunità.
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Consigli

  • Prenditi del tempo per decidere se vuoi lavorare nello stesso settore o cambiare.
  • Probabilmente il tuo telefono suonerà di continuo nei giorni successivi al tuo licenziamento, perché amici ed ex colleghi vorranno sapere come stai. Resisti alla tentazione di parlare con tutti. Fai spargere ad un amico la voce che stai bene e ti stai prendendo del tempo per riprenderti e richiamerai tutti nel giro di pochi giorni, poche settimane, pochi mesi o quant'altro.
  • Sii responsabile. Quando arrivi a casa, cancella le voci non necessarie dal budget e cerca di gestire al meglio i soldi che hai. Avere un piano finanziario ti aiuterà ad essere meno stressato e quindi meno propenso ad accettare il primo lavoro che ti capita sotto mano.
  • In genere, dopo essere stato licenziato non avrai più accesso al tuo computer oppure ai files. Quindi (dal momento che si presume tu stia leggendo questo articolo prima di essere licenziato) oggi, quando vai al lavoro e poi regolarmente, fino a quando lavorerai nello stesso posto:
    • Manda al tuo indirizzo email personale tutto quello che non vuoi perdere nel caso non avessi più accesso al pc del lavoro: email personali, modelli di documenti, la ricetta dei biscotti che ti ha girato la tua collega, qualsiasi cosa. Non mandarli dal tuo indirizzo dell'ufficio: accedi alla tua casella mail personale e spedisci tutto da lì.
    • Fai delle copie di tutti i files che non vuoi perdere in caso di licenziamento (modelli di documenti, contratti, eccetera) e portali a casa.
  • Metti per iscritto tutte le varie promesse che ti sono state fatte dai tuoi superiori.
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Avvertenze

  • Non chiamare i tuoi ex colleghi per lamentarti dell'azienda o dei superiori.
  • Una volta a casa, non fare le valigie per lasciare la città. Scappare dai problemi peggiora solamente le cose, e inoltre cercare lavoro in una nuova città senza una valida ragione (trasferimento per lavoro, per motivi familiari, per un disastro naturale, eccetera) è un pessimo segnale per i potenziali datori di lavoro. Mettiti all'opera aggiornando il tuo curriculum e pubblicandolo su siti come Monster.it, oltre a sfruttare tutti i tuoi contatti per trovare un nuovo posto di lavoro.
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Categorie: Il Mondo del Lavoro
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