Stai pensando di allevare conigli? Si tratta di un impegno che richiede un sacco di lavoro e non è adatto a tutti. Pensaci bene e, se credi che sia una cosa che fa per te, allora questo articolo ti spiegherà come allevare conigli di qualunque razza.

Parte 1
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Preparazione

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    Valuta le tue motivazioni. Allevare conigli è un compito di grande responsabilità che richiede tempo, impegno e pazienza. Prima di iniziare, devi capire perché vuoi farlo. Stai pensando di venderli? Li vuoi tenere come animali da compagnia? Oppure per la loro carne? Soppesa bene le motivazioni, e valuta se sono sufficienti per l’impegno che ti aspetta. Se non hai tempo a disposizione, se pensi che potresti stancarti e portare i coniglietti a un rifugio per animali, allora rivaluta la tua decisione.
    • I conigli sono al terzo posto nella classifica degli animali più presenti nei rifugi, dopo cani e gatti. Altri vengono abbandonati in natura dove muoiono a causa di predatori, mancanza di cure o per fame.
    • Solo una piccola percentuale dei coniglietti che vengono venduti nei negozi trova un proprietario amorevole e responsabile. Spesso vengono ceduti a persone poco esperte che li uccidono involontariamente o che li vendono come cibo per serpenti.
    • L’allevamento di conigli non si traduce in un’attività redditizia. Inoltre, non c’è un’elevata richiesta, soprattutto come animali da compagnia, dato che c’è una vasta offerta.
    Consiglio dell'Esperto
    Pippa Elliott, MRCVS

    Pippa Elliott, MRCVS

    Veterinaria del Royal College of Veterinary Surgeons
    La Dottoressa Elliott è una veterinaria con oltre trenta anni di esperienza. Si è laureata all'Università di Glasgow nel 1987 e ha lavorato come specialista in chirurgia veterinaria per sette anni. In seguito, ha lavorato per più di dieci anni come veterinaria in una clinica per animali.
    Pippa Elliott, MRCVS
    Pippa Elliott, MRCVS
    Veterinaria del Royal College of Veterinary Surgeons

    Pippa Elliott, veterinaria, consiglia: "Quando consideri l'idea di tenere un coniglio, poniti questa domanda: Potrei occuparmi e prendermi cura di tutti i cuccioli, se non trovassero una casa? " Se la risposta è No, allora non prenderlo".

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    Informati sulle razze di coniglio disponibili. Ci sono una vasta gamma di razze di coniglio a disposizione degli allevatori casalinghi. Prima di scegliere un coniglio solo perché è carino, devi essere sicuro che soddisferà le tue esigenze. Ecco alcune informazioni di base su diverse razze di coniglio comuni (ma l'elenco non è affatto esaustivo):
    • Americano: il coniglio di razza americana è di grandi dimensioni è una buona fonte di carne e pelliccia. Solitamente pesa 4-5 kg, e produce grandi cucciolate.
    • Angora: ci sono diversi tipi di conigli d'angora, tra cui inglese, francese, gigante e satin. Questi conigli sono in genere allevati per la loro pelliccia, che viene filata a mano per indumenti leggeri e morbidi. A causa della natura del suo pelo, questa razza ha bisogno di essere spazzolata molto, generalmente una o due volte alla settimana.
    • Gigante fiammingo: questi conigli sono la razza più grande, arrivando a pesare fino a 10 kg. Sono disponibili in sette colori, dal nero al bianco.I giganti fiamminghi sono stati originariamente allevati per la carne e la pelliccia, ma ora sono in gran parte allevati come animali domestici, in quanto sono costosi da nutrire e hanno una natura docile e molto piacevole.
    • Himalayano: è una piccola razza di colore bianco che viene utilizzata nei laboratori e allevata per le esposizioni. Grazie alle sue piccole dimensioni, è relativamente a buon mercato per quanto riguarda la riproduzione e l'alimentazione.
    • Cincillà: le razze di coniglio cincillà sono in genere allevate per la loro pelliccia, ma sono anche animali domestici eccellenti. Sono di medie dimensioni, da 4 a 5 kg, e hanno una personalità docile e curiosa. Soprattutto, però, la loro pelliccia è la loro caratteristica vincente, in quanto è estremamente morbida e piacevole al tatto.
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    Scegli i conigli giusti. La tua scelta ricadrà su una razza in base alla sua disponibilità, al prezzo e alle tue preferenze. Inoltre, anche i motivi per cui li vuoi allevare determinerà la razza da scegliere. Alcune persone decidono di venderli, altre di tenerli come animali da compagnia, altre ancora li allevano per la carne.
    • Se hai deciso di allevare conigli da esposizione o di venderli, ricordati di accoppiare esemplari della stessa razza. Se vuoi venderli, ricordati che i meticci hanno un valore di mercato inferiore. Inoltre, mescolare le razze riduce anche la qualità dell'allevamento. Un coniglio non può essere di razza pura se ci sono degli antenati meticci nelle quattro generazioni precedenti.
    • Se vuoi tenere i conigli come animali da compagnia, per mangiarli o come esperimento genetico, allora puoi mescolare fra loro le varie razze.
    • Non far mai accoppiare fra loro i fratelli con le sorelle. Puoi invece lasciare che si accoppino i padri con le figlie, le madri con i figli, i cugini e così via. Tuttavia, a meno che tu non abbia molta esperienza in campo genetico e in endogamia, evita di consentire gli accoppiamenti fra individui con una consanguineità troppo stretta.
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    Lascia che si accoppino quando hanno l’età giusta. Devi aspettare che le femmine abbiano raggiunto la maturità sessuale. Nel caso di razze di piccole o medie dimensioni, devi attendere che le conigliette abbiano 5-6 mesi di età; nel caso di razze di grandi dimensioni, aspetta che abbiano 8-9 mesi. I maschi sono pronti all’accoppiamento quando hanno 6 mesi se appartenenti a razze piccole, 7 mesi se sono di razze di dimensioni medie e 9 per le razze grandi.
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    Verifica di avere spazio e “casette” a sufficienza per i cuccioli, prima di permettere l’accoppiamento dei tuoi esemplari. Controlla di avere dei recinti in più per i coniglietti svezzati e di poterti permettere i costi dell’allevamento. Decidi cosa fare dei coniglietti una volta che non avranno più bisogno della madre.
    • I cuccioli – maschi e femmine – devono essere separati a partire dalla loro decima settimana di vita. Quando hanno 3-4 mesi hanno bisogno della propria gabbia personale, quindi tieni presente che devi possedere un numero di gabbie sufficienti per tutti gli esemplari, nel caso non volessi venderli.
    • Se lasci i cuccioli ammassati nello stesso recinto, finiranno per combattere e ferirsi fra loro; inoltre delle condizioni di vita inadeguate ne metteranno a rischio la salute.
    • Hai bisogno anche di un grande giardino, recintato e sicuro.
    • Se hai deciso di allevarli per la vendita, parlane con i tuoi amici, con altri allevatori o metti degli annunci per attirare possibili acquirenti.
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Parte 2
Parte 2 di 4:

Allevare i Conigli

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    Fai accoppiare solo esemplari sani e felici. Le condizioni fisiche dei genitori sono estremamente importanti. Porta i conigli da un veterinario prima di farli accoppiare, per assicurarti che siano in piena salute.
    • I conigli non dovrebbero essere sottopeso né obesi, dato che queste condizioni influiscono sulla loro capacità di riprodursi. Dovresti controllare la loro alimentazione e accertarti che abbiano accesso al cibo migliore, così possono mantenersi in salute.
    • Controlla sia la gabbia del maschio che quella della femmina, per verificare che non soffrano di diarrea o feci liquide. Monitora anche le condizioni dei loro genitali, non devono mostrare segni di malattia o infezione come arrossamento, perdite, ulcere o croste. Tutte queste patologie devono essere trattate prima di consentire l’accoppiamento.
    • Se il coniglio è aggressivo o malato, non lasciare che si accoppi. Non è consigliabile far figliare gli esemplari aggressivi.
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    Metti la femmina nella gabbia del maschio. Il recinto della femmina è impregnato dal suo odore e il maschio potrebbe esserne distratto e stimolato a marcare il territorio. Inoltre potrebbero combattere invece di accoppiarsi. Porta sempre la femmina dal maschio.
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    Lasciali soli per mezz’ora. Devi dar loro il tempo di accoppiarsi, meglio se 2-3 volte. Più rapporti sessuali aumentano le possibilità di successo e le dimensioni della cucciolata.
    • Alcuni allevatori fanno accoppiare gli esemplari un’altra volta dopo un’ora o in un secondo momento durante il giorno, invece di permettere agli animali di avere più rapporti in una sola sessione.
    • Se la femmina è ansiosa, aggressiva o cerca di scappare dal maschio, separa gli animali immediatamente.
    • Dovresti controllare i genitali della coniglietta per assicurarti che il rapporto sessuale sia avvenuto. Se la coda o la schiena della femmina sono umide, allora l’accoppiamento non ha avuto successo. Lascia gli esemplari nella gabbia e concedi loro un’altra occasione.
    • Non è consigliabile lasciare i maschi e le femmine nello stesso recinto per molto tempo. Sebbene possano convivere tranquillamente, c’è sempre la possibilità che combattano, nel caso la femmina si annoiasse; si riportano anche casi in cui la coniglietta castra il maschio. Invece, diversamente da quanto si crede, non c’è pericolo che la femmina resti incinta con due cucciolate alla volta (come avviene per le lepri che possono avere due gestazioni contemporaneamente, anche se gli embrioni più giovani sono “conservati” fino alla nascita di quelli concepiti prima[1] ).
    • Molti allevatori seguono l’usanza di far accoppiare le femmine dopo 14 giorni, nel caso il primo tentativo non abbia avuto successo.
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    Tasta l’addome della coniglietta per capire se è incinta. La palpazione è la tecnica migliore per capire se la femmina è gravida o meno. Durante la procedura devi toccare il corpo e l’addome della coniglietta per capire se all’interno ci sono dei cuccioli. La loro presenza si rivela come delle piccole protuberanze simili ad acini d’uva. Se sei alle prime armi, puoi provare questo esame al decimo-quattordicesimo giorno di gestazione.
    • La gravidanza dei conigli dura circa 28-33 giorni, in base alla razza. Dopo il 34esimo giorno, spesso i cuccioli nascono morti, ma sono riportati casi in cui il parto è avvenuto al 40esimo giorno con coniglietti vivi.
    • Se la femmina non è incinta, puoi farla accoppiare di nuovo.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Prendersi Cura della Coniglietta Incinta

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    Fornisci alla famiglia molto fieno in più e del substrato per il nido. Verso il 22esimo giorno, dovresti mettere una scatola per consentire alla mamma di approntare il nido. La scatola deve avere paglia morbida, fieno o segatura di pino. Lascia a disposizione della futura mamma tanto materiale, in modo che possa predisporre il nido come meglio crede. Potrebbe anche arrivare a strapparsi del pelo dal petto e dalla pancia per riempire il luogo dove partorirà.
    • Le dimensioni della scatola dovrebbero essere di 45x25x25 cm. Nella parte anteriore ritaglia un’apertura a forma di V o un altro accesso alto 15 cm, così la femmina può entrare e uscire. Non mettere un tetto alla scatola. Assicurati che il fondo del nido sia costituito da una fine rete metallica per consentire all’urina e all’umidità di colare; aggiungi della carta sotto la rete per assorbire le deiezioni.
    • Fai una buca nel fieno nella parte posteriore della scatola, per incoraggiare la mamma a partorire proprio lì. In questo modo i cuccioli saranno protetti dagli agenti atmosferici e dai movimenti della madre stessa, quando entrerà e uscirà dalla scatola.
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    Garantiscile pace e tranquillità. La madre ha bisogno di un ambiente sereno e senza stress. Non prenderla in braccio, a meno che non sia strettamente necessario. Se la sollevi troppo, puoi ferire i cuccioli; in ogni caso, quando l’afferri, non prenderla per l’addome.
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    Preparati al parto verso il 32esimo o 33esimo giorno di gravidanza. La femmina inizierà a preparare il nido verso il 29esimo o 32esimo giorno e partorirà nei successivi 2-3.
    • Presta attenzione a dei pigolii. I coniglietti che piangono emettono dei suoni simili a quelli dei pulcini, e il fatto di sentirli è un modo per capire che la madre ha partorito. Puoi anche rendertene conto dal movimento all’interno del nido o se la coniglietta ha del sangue sul naso. Se la scopri nel momento in cui sta dando alla luce i cuccioli, non disturbarla e lasciale fare il suo lavoro. Tuttavia, ci sono più probabilità che il tutto avvenga prima ancora che tu ti sia svegliato. Solitamente i coniglietti nascono prima dell’alba.
    • La madre pulirà il recinto per evitare che i predatori percepiscano l’odore del suo sangue o che vengano attirati da altri indizi.
    • Dopo la nascita, controlla la cucciolata. Elimina gli esemplari morti. Fallo ogni giorno, perché i decessi potrebbero avvenire anche in seguito.
    • Se hai fatto accoppiare più femmine nello stesso momento, allora puoi far allattare i cuccioli da altre madri, se una ha avuto una cucciolata molto numerosa e un’altra invece una scarsa.
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    Cerca delle cure veterinarie. È meglio tenere la coniglia incinta sotto cure veterinarie. Il veterinario può valutare la sua salute e lo stato della gravidanza.
    • Ci possono essere complicazioni con qualsiasi gravidanza. Tieni sempre controllata la futura mamma e portarla dal veterinario se non ha partorito dopo 32 giorni. Se la gravidanza si prolunga troppo potrebbe portare a una cucciolata morta.
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Prendersi Cura della Mamma e della Cucciolata dopo il Parto

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    Dai più cibo alla madre. Una volta che i coniglietti sono nati, dalle cibo secco a volontà, dato che l’allattamento la priverà di molte energie e nutrimento. Non interrompere l’apporto di verdure, ma non aumentarlo. Se hai deciso di nutrire la madre con più cibo durante l’ultima settimana di gravidanza, allora non aumentare le porzioni un’altra volta finché non saranno passati 3-4 giorni dal parto. Se noti scariche di diarrea, allora smetti di darle da mangiare.
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    Sappi come trattare la mamma. Se la coniglietta apprezza che tu la accarezzi, si comporta in modo normale e hai instaurato con lei una buona relazione, allora puoi farla uscire dalla gabbia per un po’ di attività fisica. Se è abituata, lasciala libera per un’ora circa. Nel frattempo hai la possibilità di controllare il nido e togliere i cuccioli deceduti.
    • Quando ti avvicini al nido, stai molto attento alla madre, soprattutto se non si fida di te o è arrabbiata.
    • Alcune persone dicono che la madre abbandona i coniglietti che hai toccato, altre invece sostengono che puoi maneggiare i cuccioli senza irritare la neo-mamma.
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    Controlla la temperatura del nido. Dovrebbe essere attorno ai 38 °C nella prima settimana. Se il calore all’interno del nido è a un buon livello e la temperatura del resto della gabbia si aggira intorno ai 15-24 °C, allora l’ambiente è ideale. Se nel nido fa troppo freddo, allora i cuccioli potrebbero congelare.
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    Controlla i coniglietti ogni giorno. Devi farlo sia di giorno che di notte: controlla che mangino, per essere sicuro che tutti ricevano il giusto nutrimento; se così non fosse, fornisci loro del latte in più. Inoltre devi accertarti che mangino bene e che aumentino di peso secondo una curva di crescita corretta.
    • Più controlli al giorno ti permettono anche di scoprire i cuccioli che si allontanano. Se restano incustoditi fuori dal nido potrebbero morire di freddo.
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    Pulisci spesso sia la gabbia che il nido. Le cattive condizioni igieniche possono determinare la morte di qualche neonato. Devi essere certo che il nido non sia pieno di feci e urina; allo stesso modo, la gabbia e il recinto esterno devono essere puliti e in buone condizioni. Le madri, a volte, producono molte feci attirando così parecchie mosche, che possono rappresentare un rischio di infezione per i cuccioli.
    • Dopo 9 settimane dal parto, cambia il substrato del nido e controlla la cucciolata il giorno successivo al cambio del fieno. I coniglietti hanno la tendenza a lasciare il nido, una volta sostituito il substrato, e questo potrebbe causarne la morte per congelamento nei mesi freddi. Continua a cambiare il fieno ogni pochi giorni. Dopo altre 3 settimane, togli la scatola-nido.
    • Sostituisci la carta secondo le necessità.
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    Riporta la femmina alla sua solita vita. Lasciala all’esterno della gabbia durante il giorno, ma ricorda che ha perso parte del pelo del petto e dell’addome, quindi evita di lasciarla correre nell’erba umida o fredda.
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    Svezza i coniglietti quando hanno 6-8 settimane. Togli la madre dalla gabbia con i cuccioli verso la settima settimana. All’ottava, sposta ogni coniglietto nel proprio recinto individuale oppure fai in modo che lo condividano in coppie. Devi anche separare i maschi dalle femmine.
    • A questo punto, in teoria, ogni coniglio dovrebbe avere la propria gabbia personale.
    • Dai alla mamma e ai cuccioli 90 g di cibo normale.
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Consigli

  • Cerca di familiarizzare con la coniglietta prima di farla accoppiare. Migliore sarà la relazione che svilupperai con lei, più potrai interagire con i cuccioli.
  • Non far mai accoppiare un coniglio che ha dei difetti che potrebbero nuocere alla femmina o ai cuccioli.
  • Non togliere mai i cuccioli più piccoli dal nido. Possono crescere e svilupparsi piuttosto bene e i fratelli più corpulenti non necessariamente ne ostacoleranno la crescita.
  • Pensaci bene prima di far accoppiare il tuo coniglio! I rifugi per animali sono pieni di cuccioli abbandonati a cui non si trova una casa. Non farlo solo per educare i tuoi bambini agli eventi della vita, a questo scopo ci sono i libri. Si tratta di creature viventi che meritano amore e rispetto.
  • Se il tuo coniglio ha avuto dei problemi in passato, chiedi al veterinario se è possibile farlo accoppiare. In caso contrario, potrebbe trasmettere i suoi difetti alla cucciolata.
  • Informati se nella tua regione è necessaria una licenza per allevare e vendere conigli.
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Avvertenze

  • Se la coniglietta è in travaglio già da un po’ di tempo, ma non sono ancora nati i cuccioli oppure è in difficoltà, chiama il veterinario. Non spostarla, a meno che non te lo chieda il medico, perché magari l’animale potrebbe avere tempi diversi dal normale. Inoltre chiama la clinica veterinaria se l’emorragia non si arresta.
  • Molte conigliette alla prima maternità partoriscono cuccioli morti in grembo; sii pronto a questa evenienza.
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Informazioni su questo wikiHow

Pippa Elliott, MRCVS
Co-redatto da:
Veterinaria del Royal College of Veterinary Surgeons
Questo articolo è stato co-redatto da Pippa Elliott, MRCVS. La Dottoressa Elliott è una veterinaria con oltre trenta anni di esperienza. Si è laureata all'Università di Glasgow nel 1987 e ha lavorato come specialista in chirurgia veterinaria per sette anni. In seguito, ha lavorato per più di dieci anni come veterinaria in una clinica per animali. Questo articolo è stato visualizzato 70 843 volte
Categorie: Animali
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