L'utile netto è generalmente l'ultima voce che compare in un estratto conto, il dato finale che fornisce agli uomini d'affari l'informazione cruciale in merito al denaro rimasto una volta che l'azienda ha pagato tutte le spese. Permette inoltre di quantificare in modo certo la redditività di una attività economica. L'utile netto di un'azienda viene anche definito come "profitto netto", sebbene spesso venga chiamato semplicemente "profitto" nelle conversazioni quotidiane.[1] A prescindere dalla sua notevole importanza, l'utile netto si calcola in maniera relativamente semplice, usando procedure di base che prevedono di sottrarre le spese dalle entrate.

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Ottenere e Organizzare le Informazioni

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    Imposta un conto economico. Per calcolare correttamente l'utile netto, devi prima compilare questo rendiconto.[2] Se compili un conto economico mentre calcoli l'utile netto, organizzi le informazioni in maniera semplice. Puoi procedere a mano oppure usare un programma di gestione. Leggi questo tutorial per ulteriori dettagli.
    • Un conto economico prende in considerazione uno specifico periodo, ad esempio dal primo gennaio 2014 al 31 dicembre 2014. L'arco temporale può variare, ma in genere si considera un mese, un trimestre oppure un anno.
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    Procurati le informazioni necessarie. Per calcolare l'utile netto, hai bisogno di tutte le informazioni necessarie per stilare un conto economico. Questo significa recuperare moltissimi dati in merito alle spese e al fatturato dell'azienda. Anche in questo caso, fai riferimento a questo articolo. Troverai una spiegazione più dettagliata nella prossima sezione.
    • In linea generale, un conto economico deve considerare la fonte degli introiti di una azienda (si tratta principalmente di vendite, ma potrebbero essere anche degli interessi) e la lista delle spese suddivise per categorie, inclusi i costi di produzione, di organizzazione, di amministrazione, gli interessi pagati sui debiti e le tasse.
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    Accertati di usare la formula corretta. Il calcolo per l'utile netto prevede di svolgere un'equazione molto particolare. Questa segue in parallelo la struttura del conto economico. Tuttavia, puoi decidere di trovare il valore finale anche senza creare un bilancio patrimoniale, basta che ti assicuri di sottrarre le spese corrette nella fase giusta dei calcoli. La struttura generale dei conteggi segue questo ordine:
    • Calcola le "vendite nette", cioè le vendite lorde meno i resi e gli sconti.
    • Sottrai a questo dato il costo dei beni venduti per ottenere il profitto lordo.
    • A questo punto devi sottrarre le spese di vendita, quelle generali e quelle amministrative per ottenere il "margine operativo lordo" (EBITDA), cioè i ricavi prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento dei beni e degli ammortamenti.
    • Sottrai dall'EBITDA le spese di ammortamento e il deprezzamento dei beni per ottenere il "reddito operativo aziendale" (EBIT), cioè i guadagni prima di aver pagato tasse e interessi.
    • Dall'EBIT devi togliere le spese sostenute per pagare gli interessi e ottieni il "risultato ante imposte" (EBT), ossia i guadagni incamerati al lordo delle tasse.
    • Infine, decurta il valore delle tasse dall'EBT e troverai l'utile netto.[3]
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    Tieni a portata di mano la calcolatrice. In base alle dimensioni dei tuoi affari, il calcolo dell'utile netto potrebbe prevedere numeri con molte cifre o operazioni matematiche avanzate. Per essere certo di procedere con precisione, usa una calcolatrice.
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Parte 2
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Calcolare l'Utile Netto

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    Determina le vendite nette. Per ottenere questo dato, chiamato "ricavo lordo" o semplicemente "ricavo" devi sommare tutto ciò che hai incassato, incluso il denaro che riceverai per i prodotti e i servizi venduti durante il periodo preso in considerazione dal conto economico. Questi introiti vanno registrati quando il bene o il servizio è stato consegnato al cliente, sebbene costui non l'abbia ancora pagato.[4] Tale somma rappresenta il primo dato del conto economico e il primo valore per il conteggio dell'utile netto.
    • Ricorda che alcune aziende usano i termini "vendite" e "ricavi" come se fossero sinonimi, ma altre identificano come "vendite" solo il numero di oggetti venduti, escludendo così il denaro proveniente da altre fonti.[5]
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    Stabilisci il costo dei beni venduti. Si tratta delle spese direttamente imputabili alla produzione o all'acquisto dei beni venduti dall'azienda. I settori del commercio e dell'industria manifatturiera in genere presentano valori molto elevati sotto questa voce. Per trovare il costo totale, somma quanto è stato speso per acquistare le materie prime, il costo del lavoro (incluso il salario delle persone che non ricoprono ruoli amministrativi o di vendita) e tutte le spese associate alla produzione, come quella per l'energia elettrica.[6]
    • Se operi nel settore dei servizi, il "costo dei beni venduti" dovrebbe essere sostituito con il "costo del profitto" per questioni di chiarezza. In realtà, questo valore rappresenta lo stesso concetto di base; tuttavia, esclude alcune spese come i salari, le commissioni sulle vendite, i trasporti per consegnare il bene e altri costi che vengono sostenuti quando si realizza la vendita.[7]
    • Una volta individuato questo dato, sottrailo dalle vendite nette. Il valore finale è definito "profitto lordo" e serve per misurare l'efficienza produttiva dell'azienda.[8]
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    Calcola le spese generali, amministrative e di vendita. Questo valore andrà poi sottratto nella fase successiva. Si tratta dei costi totali sostenuti per l'affitto, i salari, i compensi (del personale amministrativo e di vendita), la pubblicità e il marketing, oltre a quelli necessari per garantire le operazioni essenziali dell'azienda.[9] Questo dato viene anche chiamato più semplicemente "spese di gestione".[10]
    • Quando hai calcolato questo valore, devi sottrarlo dal profitto lordo per conoscere i guadagni realizzati prima di pagare gli interessi, le tasse, il deprezzamento dei beni e l'ammortamento (EBITDA). L'EBITDA è utile per confrontare la redditività generale fra due aziende o industrie, perché ignora gli effetti delle decisioni finanziarie e contabili sul profitto.[11]
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    Trova i costi relativi al deprezzamento e all'ammortamento. Questi valori rappresentano il denaro che viene speso per un bene, distribuito però nel corso del tempo. Il deprezzamento fa riferimento alla perdita di valore di un bene tangibile (come un macchinario); l'ammortamento invece fa anche riferimento alla perdita di valore di un bene non tangibile (come un brevetto). Se l'azienda contabilizza queste spese sul conto economico per diversi anni, suddivide l'impatto che i costi d'investimento hanno sull'utile netto, ad esempio quelli sostenuti per acquistare un nuovo veicolo o un nuovo stabilimento.[12]
    • Le spese di ammortamento e deprezzamento sono concetti di contabilità piuttosto complessi. Fai qualche ricerca online per trovare ulteriori informazioni.
    • Ora che hai calcolato questi costi, puoi sottrarli dall'EBITDA e trovare l'EBIT (i ricavi prima di pagare le tasse e gli interessi). Questo dato, noto anche come "reddito operativo aziendale", è un altro valore utile per misurare la redditività di un'azienda.[13]
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    Calcola le spese sostenute per pagare gli interessi. Queste si riferiscono a tutti gli interessi che l'azienda deve pagare, ad esempio per un prestito, inclusi quelli che devono essere pagati agli obbligazionisti. Quando calcoli questo valore, ricordati di sommare ai ricavi anche il denaro guadagnato sotto forma di interessi, ricavato da investimenti a breve temine, come i certificati di deposito, di risparmio od operazioni finanziarie.[14]
    • Quando hai calcolato anche gli interessi, devi sottrarli (oppure sommarli se i proventi degli interessi attivi sono maggiori di quelli passivi) dall'EBIT e trovare l'EBT (risultato ante imposte). Grazie a questo dato, gli investitori sono in grado di capire la redditività di settori di mercato simili che operano in stati a regimi fiscali differenti.[15]
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    Calcola le tasse. Queste sono le imposte da pagare sul reddito per il periodo preso in considerazione dal conto economico. Il dato varia in base a molti fattori, incluso il volume d'affari e le normative che possono essere soggette a cambiamenti. Ricorda che questo dato non include le altre tasse pagate dall'azienda, come quelle di proprietà. Queste ultime fanno parte delle spese di gestione.[16]
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    Sottrai il valore delle tasse dall'EBT e trovi l'utile netto. Eseguita quest'ultima sottrazione, hai trovato il dato che cercavi!
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Consigli

  • Se il tuo utile netto è un numero negativo, le spese dell'azienda superano le entrate, quindi sta subendo una perdita netta. Quando questo accade, l'azienda deve rivedere il proprio budget e implementare delle misure di riduzione dei costi.
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Informazioni su questo wikiHow

Darron Kendrick, CPA, MA
Co-redatto da:
Contabile Pubblico Certificato
Questo articolo è stato co-redatto da Darron Kendrick, CPA, MA. Darron Kendrick lavora come Professore Aggregato di Contabilità e Legge presso la University of North Georgia. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Legge Fiscale presso la Thomas Jefferson School of Law nel 2012 e ha ricevuto il titolo di Contabile Certificato presso l'Alabama State Board of Public Accountancy nel 1984. Questo articolo è stato visualizzato 83 808 volte
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