Gli aumenti salariali dipendono da molti fattori, per esempio se sei stato promosso o hai ottenuto un livello superiore, o se hai accettato un nuovo impiego meglio retribuito. A prescindere dalle circostanze, probabilmente ti interessa sapere come calcolare l’aumento in termini percentuali rispetto alla paga precedente. Dato che il tasso d’inflazione e le statistiche sul costo della vita sono spesso espressi sotto forma di percentuali, conoscere l’aumento di stipendio negli stessi termini ti permette di effettuare dei paragoni; inoltre ti consente anche di confrontare la tua retribuzione con quella percepita da altre persone che lavorano nel tuo stesso settore.

Parte 1
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Percentuale di Incremento

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    Sottrai dal nuovo stipendio il valore del vecchio. Supponiamo che il tuo vecchio impiego prevedeva uno stipendio di 45.000 euro all’anno e che ora ne hai accettato uno da 50.000 euro. Questo significa che devi sottrarre 45.000 da 50.000. Pertanto 50.000 – 45.000 = 5000 €.
    • Se hai sempre ricevuto una paga oraria e non conosci il valore annuo, puoi paragonare la retribuzione oraria precedente con quella attuale. Per esempio, se sei passato da 14 a 16 €/h, l’incremento è di 2 €/h.
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    Dividi la differenza per il vecchio stipendio. Per conoscere l’incremento percentuale, devi prima calcolarlo come valore decimale. Per fare ciò prendi la differenza che hai trovato nel passaggio 1 e dividila per il tuo vecchio salario.
    • Considerando sempre l’esempio precedente, significa che devi prendere i 5000 € e dividerli per 45.000: 5000 / 45.000 = 0,111.
    • Se stai calcolando l’aumento percentuale della paga oraria, procedi comunque allo stesso modo. Mantenendo i valori dell’esempio di prima, osserva che 2 / 14 = 0,143.
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    Moltiplica il numero decimale che hai ottenuto per 100. Per trasformare il valore che hai ottenuto in una percentuale, devi solo moltiplicarlo per 100. Consideriamo sempre l’esempio del passaggio precedente e moltiplichiamo 0,111 x 100 = 11,1%. Questo significa che il nuovo salario da 50.000 € è maggiore per circa l’11,1% del vecchio stipendio, oppure che hai ricevuto un aumento dell’11,1%.
    • Per l’esempio della paga su base oraria, moltiplica il decimale per 100. Ecco quindi 0,143 x 100 = 14,3%.
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    Prendi in considerazione dei benefit addizionali (se previsti). Se stai paragonando il nuovo lavoro nella nuova azienda e non solo un aumento di salario o promozione nella tua attuale ditta, allora la retribuzione potrebbe essere solo uno dei miglioramenti che devi valutare. C’è un’ampia gamma di variabili da considerare, che vanno a incrementare il tuo benessere economico. Eccone alcune:
    • Premi o benefici assicurativi: se entrambi i lavori offrono un’assicurazione personale agli impiegati, allora devi confrontare le polizze. Inoltre considera se devi contribuire al pagamento del premio assicurativo. Se dovrai pagare 100 o 200 € al mese per contribuire al premio assicurativo senza godere di benefici, allora sappi che questo potrebbe annullare parte dell’aumento di stipendio. Inoltre considera quanto viene coperto dalla polizza: se sono previste anche le spese odontoiatriche, quelle oculistiche e se ci sono degli oneri a tuo carico.
    • Bonus e provvigioni. Sebbene non facciano parte del tuo salario fisso, non dimenticare nei tuoi calcoli i bonus e/o le provvigioni. Il nuovo impiego potrebbe offrirti una paga mensile più alta, ma se quello attuale offre dei potenziali premi su base trimestrale, per esempio, allora la nuova offerta è ancora conveniente?
    • Piani pensionistici. Alcune aziende offrono dei piani di fondi pensione che ti permettono di accantonare dei salari lordi in vista del pensionamento. Molte aziende versano in questi fondi pensione una cifra uguale a quella versata dal dipendente, raddoppiando praticamente l’accantonamento. Se la tua azienda attuale non ti offre un trattamento simile mentre quella nuova sì, devi considerarlo come denaro in più che godrai al momento di ritirarti dal lavoro.
    • Contributo di anzianità. Per contratto, molte ditte prevedono un aumento graduale dello stipendio in base agli anni di “fedeltà” dell'impiegato. Se il tuo attuale lavoro prevede questo genere di benefit e quello nuovo no, allora devi tenerne conto. Uno stipendio annuo più alto significa denaro in più nell’immediato, ma vale la pena fare anche un calcolo nel lungo periodo.
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Parte 2
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Paragoni con il Tasso di Inflazione

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    Comprendi l’inflazione. Si tratta dell’aumento del costo di beni e servizi e si ripercuote, quindi, sul costo della vita. Un’inflazione elevata, per esempio, significa che il cibo, le utenze e la benzina aumentano di prezzo. Le persone riducono i consumi durante i picchi dell’inflazione perché in questi periodi i costi sono maggiori.
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    Controlla l’inflazione. Questa viene determinata da un’ampia gamma di fattori. In Italia, l’ISTAT calcola l’inflazione mensilmente. Puoi visitarne il sito per trovare i dati di riferimento di cui hai bisogno.
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    Sottrai il tasso di inflazione dal tuo aumento percentuale. Per capire l’effetto che ha l’inflazione sul tuo salario incrementato, procedi alla semplice sottrazione fra la percentuale di aumento (come hai calcolato nella prima parte del tutorial) e il tasso di inflazione. Per esempio, supponiamo che il tasso di inflazione per quest’anno sia dell’1,6%. Usando l’aumento percentuale dello stipendio dell’11,1% (calcolato nella prima parte), puoi determinare come questo viene modificato dall’aumento del costo della vita: 11,1 – 1,6 = 9,5%. Questo significa che dovrai tenere in considerazione l’aumento dei beni di consumo e dei servizi che “eroderanno” parte del tuo incremento che sarà “solo” del 9,5%, dato che il tuo denaro varrà l’1,6% in meno rispetto all’anno precedente.
    • In altri termini, i medesimi consumi ti costeranno circa l’1,6% in più rispetto all’anno prima.
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    Collega l’effetto dell’inflazione al potere di acquisto. Questo concetto fa riferimento alla comparazione dei costi di beni e servizi con il passare del tempo. Supponiamo che tu abbia uno stipendio di 50.000 € all’anno. Consideriamo che l’inflazione sia stata dello 0% nell’anno in cui hai goduto dell’aumento, ma poi sia arrivata all’1,6% l’anno dopo senza che tu abbia ricevuto un altro incremento salariale. Questo significa che dovrai spendere l’1,6% in più per comprare gli stessi beni di base che hai acquistato l’anno precedente. L’1,6% di 50.000 € è pari a 0,016 x 50.000 = 800 €. Il tuo potere d’acquisto è sceso di 800 euro rispetto all’anno scorso.
    • Puoi trovare dei calcolatori online che ti aiutano in questi passaggi. Fai qualche ricerca su internet.
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Consigli

  • Puoi trovare molti calcolatori online che ti permettono di trovare l’incremento percentuale del salario in maniera davvero rapida.
  • Questo metodo funziona a prescindere dalla valuta in cui è espresso lo stipendio.
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Cose che ti Serviranno

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Categorie: Il Mondo del Lavoro
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