Prestare attenzione alla salute del proprio criceto è uno dei compiti importanti di un proprietario responsabile. Questi animali vivono mediamente 2-3 anni; a volte, quando invecchiano, non c'è più nulla che tu possa fare per salvarli. Tuttavia sono creature particolarmente suscettibili a una serie di altre malattie gravi, ma curabili. Devi sempre portare il tuo piccolo amico dal veterinario, se sospetti che sia ammalato; il medico è in grado di dirti con certezza qual è il problema che affligge l'animale.

Metodo 1
Metodo 1 di 2:

Osservare il Comportamento del Criceto

  1. 1
    Trascorri ogni giorno del tempo con il tuo piccolo amico. È importante passare quotidianamente del tempo in sua compagnia per conoscerne il comportamento normale. Un cambiamento delle abitudini può indicare chiaramente una malattia; se non trascorri del tempo con il criceto in maniera costante potresti non riconoscere dei cambiamenti importanti, rivelatori di qualche problema.[1]
    • Imposta una routine costante, in modo da trascorrere dei momenti con il criceto sempre alla stessa ora ogni giorno. Così facendo imparerai a riconoscere come si comporta l'animale durante lo stesso momento, tutti i giorni.
  2. 2
    Osserva le sue abitudini alimentari. Un criceto sano mangia regolarmente durante tutta la giornata; sebbene questo roditore dorma durante il giorno, si sveglia spesso per mangiare.
    • Presta attenzione se mangia e quanto.
    • Se consuma meno cibo del solito, ma non digiuna, devi controllare scrupolosamente come e quanto mangia per uno o due giorni consecutivi.
    • Se invece smette completamente di nutrirsi, devi portarlo dal veterinario il prima possibile.
  3. 3
    Osserva il suo livello di attività. I criceti di solito sono molto attivi, soprattutto nelle ore notturne. Il tuo esemplare dorme probabilmente durante gran parte della giornata, non ti preoccupare quindi se riposa quando il sole è alto in cielo; tuttavia, se appare costantemente letargico e non vuole giocare, potrebbe essere malato.
    • Se inizia a essere meno vivace e giocoso rispetto al passato, tienilo sotto stretta osservazione per un paio di giorni.
    • Se non ritorna alla normalità, portalo dal veterinario.
    • I criceti per loro natura vanno in letargo quando le temperature sono basse per lungo tempo. Se pensi che sia il caso del tuo esemplare, dato che appare molto assonnato e ha un respiro estremamente leggero, scalda l'ambiente e accertati di tenere acqua e cibo a portata di mano per quando si sveglia.[2]
  4. 4
    Controlla se ha la diarrea. Una malattia comune tra questi animali è chiamata "coda bagnata" e si manifesta proprio con la diarrea; è un segno indicatore di un'infezione molto grave.[3]
    • Ispeziona la base della coda dell'animaletto alla ricerca di una sostanza umida, simile a muco.
    • Se ha la diarrea accompagnata da alterazioni di abitudini alimentari e livelli di attività, il roditore potrebbe essere affetto dalla coda bagnata. Questa patologia può avere esiti letali nel giro di 48 ore; di conseguenza devi recarti urgentemente presso l'ambulatorio veterinario.
    • Se il medico diagnostica la coda bagnata potrebbe prescrivere antibiotici, farmaci antidiarroici o fornire dei fluidi.[4]
    Pubblicità
Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Osservare l'Aspetto del Criceto

  1. 1
    Osserva la sua pelle. Le alterazioni cutanee sono rivelatrici di problemi di salute; cerca in particolare ogni segno di infezione come arrossamenti, gonfiori e ascessi.
    • La pelle arrossata e screpolata è sintomo di un'infezione o di altre patologie dermatologiche.
    • Controlla il livello di idratazione sollevando la pelle lasca tra le scapole (la collottola) dell'animale. Quando lasci la presa, l'epidermide dovrebbe tornare rapidamente alla posizione naturale; in questo caso la situazione è normale. Se il roditore è disidratato, la pelle assume una forma a "tenda" e non ritorna distesa; si tratta di un sintomo molto preoccupante e l'animaletto dovrebbe essere sottoposto a cure veterinarie.
    • Il criceto potrebbe grattarsi più del solito quando soffre di problemi alla pelle. Questo comportamento potrebbe rivelarti la presenza di una malattia; tuttavia il tuo amico peloso potrebbe provocarsi un'infezione graffiandosi la cute.[5]
  2. 2
    Osserva la pelliccia. Quella di un esemplare sano dovrebbe essere lucida e folta. Mano a mano che il criceto invecchia, il pelo diventa sempre più rado; si tratta di un normale processo fisiologico, ma se il criceto inizia a perdere tutta la pelliccia in una volta sola, potrebbe essere malato.
    • La presenza di pelo bagnato e opaco intorno all'addome e alla coda potrebbe essere segno di un'infezione.[6]
  3. 3
    Osservagli il muso, gli occhi e la bocca. In particolare verifica che non soffra di rinorrea, che non abbia gli occhi arrossati o infiammati oppure le guance gonfie.
    • I criceti malati hanno spesso la rinorrea e sono particolarmente soggetti ai raffreddori. Nella maggioranza dei casi questa malattia non è contagiosa, ma se non si risolve devi chiamare il veterinario.[7]
    • Il criceto è dotato di "tasche" nelle guance che gli permettono di trasportare il cibo; se ti accorgi che restano gonfie per un lungo periodo, potrebbero essere infette.
    Pubblicità

Consigli

  • Se il tuo piccolo amico è malato, preparati a curarlo.
  • In caso di dubbi vai sempre dal veterinario.
  • Quando porti il criceto dal medico non dimenticare un elenco di tutti i sintomi e dei comportamenti che hai notato, in modo da aiutare il veterinario a ridurre il numero delle malattie probabili.
Pubblicità

Avvertenze

  • Tieni a mente che il veterinario potrebbe non essere in grado di fare alcunché per salvare il criceto.
Pubblicità

Informazioni su questo wikiHow

Pippa Elliott, MRCVS
Co-redatto da:
Veterinaria
Questo articolo è stato co-redatto da Pippa Elliott, MRCVS. Laureata in Scienze Veterinarie e membro del Royal College of Veterinary Surgeons, la Dottoressa Elliott ha oltre 30 anni di esperienza nel settore della chirurgia veterinaria e nella pratica della medicina per animali di compagnia. Ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia veterinaria alla University of Glasgow nel 1987. Lavora da più di 20 anni presso la stessa clinica veterinaria della sua città natale. Questo articolo è stato visualizzato 91 039 volte
Categorie: Animali
Pubblicità