Ogni anno si presentano alcuni casi di rabbia nei gatti,[1] soprattutto perché alcuni non sono vaccinati o le immunizzazioni sono scadute nel momento in cui i felini entrano in contatto con altri esemplari selvatici che hanno contratto la malattia. Se ti avvicini a un gatto randagio e sospetti che abbia la rabbia, puoi prestare attenzione a determinati segnali della malattia. Procedi sempre con molta cautela quando ti trovi vicino a un gatto selvatico se pensi che possa essere infetto e non tentare di catturarlo se temi che possa aver contratto il virus. Contatta l'ufficio veterinario dell'ASL di competenza del tuo territorio, un'associazione per la tutela degli animali o chiama la polizia.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Rilevare i Segni della Rabbia

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    Presta attenzione ai segni precoci. La prima fase della malattia può durare da due a dieci giorni, durante i quali il gatto sembra malato ma non manifesta sintomi specifici. I principali segnali dello stadio precoce della malattia sono:[2]
    • Dolore muscolare;
    • Irrequietezza;
    • Irritabilità;
    • Brividi;
    • Febbre;
    • Malessere generale, ossia una sensazione generica di malattia o disagio;
    • Fotofobia, paura delle luci brillanti;
    • Anoressia, disinteresse al cibo;
    • Vomito;
    • Diarrea;
    • Tosse;
    • Incapacità o riluttanza a deglutire.
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    Controlla il gatto alla ricerca di morsi o segni di lotta. Se pensi che sia entrato in contatto con un animale infetto, cerca sul suo corpo possibili morsi o altri segnali che possano far pensare a un combattimento. Il virus della rabbia può vivere sulla pelle o pelliccia del gatto fino a due ore, indossa pertanto dei guanti, una camicia a maniche lunghe e pantaloni lunghi prima di afferrare il micio. Quando un animale rabido ne morde un altro, la sua saliva può trasmettere il virus all'esemplare sano; una volta che i microrganismi patogeni entrano nell'organismo, viaggiano attraverso il sistema nervoso, raggiungendo il midollo spinale e il cervello.[3] Porta immediatamente il tuo micio dal veterinario se noti i seguenti segni:
    • Morsi;
    • Croste;
    • Graffi;
    • Pelo arruffato con tracce di saliva secca;
    • Ascessi.
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    Controlla se si tratta della forma di rabbia "muta" o paralitica. Questa rappresenta la forma più comune tra i gatti; l'esemplare che ne è colpito appare letargico, confuso e malato,[4] non è aggressivo e raramente tenta di mordere. Tra i sintomi principali puoi notare:[5]
    • Paralisi delle zampe (incapacità di muoversi), dei muscoli facciali o di altre parti del corpo;
    • Abbassamento della mandibola, che conferisce al gatto un'espressione stupida;
    • Eccessiva salivazione che crea una schiuma attorno alla bocca;
    • Difficoltà a deglutire.
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    Agisci con maggiore cautela se il gatto manifesta aggressività. In questo caso, l'animale è spesso bellicoso, presenta degli atteggiamenti insoliti e sviluppa bava alla bocca. La maggior parte della gente che immagina un animale malato di rabbia pensa a questi comportamenti, ma in realtà la forma furiosa è quella meno diffusa nei gatti rispetto a quella paralitica. Se temi che il tuo amico felino abbia contratto questo genere di infezione, contatta l'ufficio veterinario dell'ASL per ottenere aiuto, perché l'animale attacca di sicuro e non devi tentare di catturarlo da solo. Tra i sintomi principali della rabbia furiosa considera:[6]
    • Abbondante salivazione, che appare come schiuma attorno alla bocca;
    • Idrofobia, paura ad avvicinarsi all'acqua o anche terrore nel sentirne semplicemente il rumore;
    • Aggressività, per esempio scopre i denti quando è pronto per mordere;
    • Irrequietezza;
    • Disinteresse al cibo;
    • Tendenza a mordere o attaccare;
    • Comportamento insolito, come mordere il proprio corpo.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Trattare un Gatto Rabido

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    Chiama l'ufficio veterinario dell'ASL se vedi un gatto che sembra infetto. Non tentare di afferrarlo da solo; se noti segni della malattia, è meglio contattare gli organi competenti, in modo che l'animale venga affidato a un veterinario senza il rischio che possa morderti.
    • Devi rivolgerti alle autorità competenti anche se il tuo gatto ha un comportamento strano o aggressivo.[7]
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    Fallo visitare da un veterinario. Se il micio è stato morso da un altro gatto o da altri animali, mettilo in un trasportino e portalo dal veterinario quanto prima possibile.[8] Il medico ti porrà delle domande in merito alla possibile esposizione alla rabbia (se hai sentito in giardino l'odore di animali selvatici o ci sono pipistrelli nella tua zona) ed esaminerà il gatto.
    • Tieni presente che non esistono test da eseguire su animali vivi che possano definire con certezza se il gatto è infetto o meno; per ottenere una diagnosi sicura è necessario prelevare il cervello dal corpo e sezionarlo in piccole parti per esaminarlo al microscopio alla ricerca dei corpi di Negri.[9]
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    Assicurati che gli venga somministrato il richiamo antirabbico. Se il micio è già stato vaccinato in passato contro il virus, dovresti sottoporlo a un richiamo subito dopo il morso; questo rafforza il suo sistema immunitario e combatte la malattia. Tuttavia, deve essere tenuto sotto osservazione per i successivi 45 giorni alla ricerca di sintomi dell'infezione; puoi procedere tranquillamente a casa purché il micio rimanga confinato e non entri in contatto con altri animali o persone, se non i familiari.[10]
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    Sii consapevole del fatto che a volte è necessario praticare l'eutanasia. Se il gatto non era stato precedentemente vaccinato ed è stato morso da un animale sicuramente rabido, viene spesso consigliato di procedere in tal modo;[11] questo perché la rabbia è una minaccia molto grave per la salute delle persone e ci sono molte probabilità che il gatto la contragga.
    • Se il proprietario del micio si rifiuta di procedere con l'eutanasia, è necessario mettere in quarantena l'animale e tenerlo sotto osservazione per sei mesi; questo isolamento può avvenire presso una clinica veterinaria e le spese sono a carico del proprietario.
    • Se l'animale sopravvive alla malattia durante questo periodo, può tornare a casa; l'unica cosa necessaria a questo punto è sottoporlo a un vaccino antirabbico un mese prima di rilasciarlo.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Proteggere il Micio dalla Rabbia

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    Aggiorna le vaccinazioni del gatto. Assicurarsi che il micio sia sottoposto ai richiami contro la rabbia è il metodo più efficace ed economico per evitare la malattia; in certi Paesi tale procedura è un obbligo di legge.
    • Imposta un calendario vaccinale con il veterinario per assicurarti che l'animale sia sempre protetto; alcuni vaccini devono essere somministrati annualmente, altri ogni due anni e altri ancora ogni tre.[12]
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    Tienilo in casa. Un altro metodo per evitare che il tuo amico felino contragga la rabbia è impedirgli il contatto con animali selvatici; tenerlo in casa è il metodo migliore, perché non viene esposto ai gatti del vicinato o ad altri animali selvatici potenzialmente rabidi.
    • Se il micio è abituato a trascorrere del tempo all'aperto, fallo uscire solo sotto stretta vigilanza ed evita che si avvicini ad animali sconosciuti.[13]
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    Scoraggia la fauna selvatica a entrare nel giardino. Gli animali che vivono in natura sono il veicolo più comune di questa malattia; se la tua proprietà non è attraente dal loro punto di vista, ci sono meno probabilità che il micio possa infettarsi. Ecco qualche suggerimento per impedire loro di avvicinarsi:[14]
    • Chiudi tutti i bidoni della spazzatura con coperchi ben aderenti;
    • Accertati che non vi siano luoghi adatti come nascondiglio per scoiattoli, procioni o altri esemplari selvatici, ad esempio sotto il portico;
    • Installa una staccionata per impedire l'accesso agli animali randagi;
    • Mantieni gli alberi e i cespugli potati.
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Consigli

  • Ricorda che l'età non è un fattore per determinare se un gatto ha la rabbia o meno; anche i cuccioli possono infettarsi.
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Avvertenze

  • Tratta qualsiasi morso lavando la ferita con acqua e sapone e chiama il medico anche se pensi che l'animale non abbia la rabbia; queste lesioni possono infettarsi gravemente se non vengono trattate immediatamente.[15]
  • Fai molta attenzione quando ti trovi in prossimità di pipistrelli, procioni, volpi e scoiattoli, perché sono gli animali che trasmettono la rabbia con maggiore frequenza.[16]
  • Non disturbare gli animali selvatici, inclusi i cuccioli. Anche gli esemplari in giovane età possono trasmettere questa infezione; se ne trovi alcuni che sembrano abbandonati dalla madre, chiama l'ASL veterinaria competente o la guardia forestale e chiedi un intervento degli addetti.[17]
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Informazioni su questo wikiHow

Pippa Elliott, MRCVS
Co-redatto da:
Veterinaria
Questo articolo è stato co-redatto da Pippa Elliott, MRCVS. Laureata in Scienze Veterinarie e membro del Royal College of Veterinary Surgeons, la Dottoressa Elliott ha oltre 30 anni di esperienza nel settore della chirurgia veterinaria e nella pratica della medicina per animali di compagnia. Ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia veterinaria alla University of Glasgow nel 1987. Lavora da più di 20 anni presso la stessa clinica veterinaria della sua città natale. Questo articolo è stato visualizzato 21 347 volte
Categorie: Gatti
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