La Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD, dall'inglese Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) è un disturbo della mente che influisce sulla capacità di un individuo di concentrarsi e focalizzare l’attenzione. Oltre a questo, il soggetto può presentare difficoltà a stare fermo, dimenandosi o parlando eccessivamente. Si tratta di un disturbo difficile da gestire per i bambini che ne soffrono, ma esistono alcune strategie che favoriscono il controllo dei sintomi, promuovendo allo stesso tempo le buone abitudini. A seguito della diagnosi, inizia a istituire delle abitudini quotidiane e una organizzazione ferrea per fornire a tuo figlio gli strumenti necessari a gestire il disturbo.

Metodo 1
Metodo 1 di 8:

Diagnosticare l’ADHD nei Bambini

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    Stabilisci se tuo figlio presenta sintomi da deficit di attenzione. L’ADHD può essere classificato in base alla prevalenza di tre aspetti. Per richiedere una diagnosi, i bambini fino a 16 anni di età devono manifestare un minimo di sei sintomi in diverse situazioni per almeno sei mesi. I sintomi devono essere inadeguati per l’età del soggetto e considerati un impedimento al normale comportamento in società o a scuola. Un soggetto con prevalenza di sintomi di disattenzione:[1]
    • Commette degli errori di distrazione, non è attento ai dettagli;
    • Non riesce a mantenere l’attenzione (nei compiti e nel gioco);
    • Sembra non prestare attenzione quando interpellato;
    • Non porta a termine gli impegni (compiti di scuola, lavori domestici, incarichi) e perde facilmente la concentrazione;
    • Non possiede capacità organizzative;
    • Evita gli impegni che richiedono molta concentrazione (come i compiti di scuola);
    • Non ricorda dove ripone gli oggetti o li smarrisce spesso, ad esempio le chiavi, gli occhiali, dei fogli, degli attrezzi e così via;
    • Si distrae facilmente;
    • È smemorato.
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    Stabilisci se tuo figlio presenta sintomi da iperattività-impulsività. Alcuni sintomi devono raggiungere un livello “destabilizzante” per essere considerati validi ai fini della diagnosi. Controlla se tuo figlio manifesta un minimo di sei sintomi in diverse situazioni per almeno sei mesi:[2]
    • È irrequieto, si dimena, tamburella con le mani o con i piedi;
    • È instancabile, corre e si arrampica in modo inappropriato;
    • Non riesce a giocare o a svolgere delle attività in maniera tranquilla;
    • È sempre “su di giri”;
    • Parla troppo;
    • Parla senza riflettere ancora prima di essere interpellato;
    • Non riesce ad attendere il proprio turno;
    • Interrompe gli altri, si intromette nelle discussioni o nei giochi altrui.
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    Stabilisci se tuo figlio presenta una combinazione di sintomi. La terza forma di ADHD si presenta quando il soggetto risponde a entrambi i criteri di classificazione, ovvero deficit di attenzione e iperattività-impulsività. Se tuo figlio manifesta sei sintomi da entrambe le categorie, potrebbe avere una forma combinata di ADHD.[3]
    • Se nutri dei dubbi sul comportamento di tuo figlio, chiedi di lui ad altre persone adulte o agli amici. Ad esempio, agli amici di tuo figlio, ai genitori degli amici o all’allenatore. Educatori e professionisti del settore dell’infanzia potrebbero avere un quadro più preciso del comportamento di tuo figlio per aver lavorato con molti bambini.
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    Chiedi a un professionista del settore della salute mentale di elaborare la diagnosi. Mentre valuti il livello di ADHD di tuo figlio, cerca la consulenza di un professionista della salute mentale per una diagnosi ufficiale. Questa persona sarà in grado anche di stabilire se i sintomi di tuo figlio possono essere attribuiti a un altro disturbo psichiatrico.
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    Raccogli informazioni su altri disturbi presso il professionista della salute mentale. Consulta il medico o il professionista della salute mentale per scoprire altri disturbi o malattie i cui sintomi sono simili a quelli dell'ADHD. Nonostante l'ADHD sia già una sfida piuttosto impegnativa, a una persona su cinque che soffre di ADHD viene diagnosticato anche un altro disturbo grave (depressione e disturbo bipolare sono spesso associati).
    • Un terzo dei bambini con ADHD presenta anche un disturbo comportamentale (disturbo della condotta, disturbo oppositivo provocatorio).[4]
    • L’ADHD tende ad accompagnarsi anche a disturbi dell’apprendimento e di ansia.[5]
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Metodo 2
Metodo 2 di 8:

Istituire una Solida Organizzazione Domestica

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    Rendi abitudinario lo svolgimento della giornata. La chiave del successo consiste nell’istituire degli orari rigidi e delle abitudini quotidiane da combinare con una solida organizzazione. Questo non solo allevierà lo stress a cui l’ADHD sottopone il bambino, ma dovrebbe limitare gli episodi di cattiva condotta ad esso dovuti. Il successo è inversamente proporzionale al livello di stress e migliori sono i risultati, con conseguente elogio del bambino[6] , maggiore sarà l’autostima che lo preparerà a ulteriori traguardi futuri.[7]
    • Scrivi su una lavagna bianca il programma della giornata. Esponi la lavagna in cucina, in salotto o in un punto visibile.
    • Esporre in casa gli orari e le responsabilità quotidiane consentirà ai tuoi figli di ricordare i propri doveri e li priverà del diritto di trovare delle scuse per non rispettare le regole.
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    Suddividi le mansioni in piccole parti. I bambini che soffrono di ADHD hanno bisogno che i compiti siano divisi in passaggi (scomposizione) e che vengano assegnati uno alla volta o in forma scritta. I genitori devono dare un giudizio positivo ogni volta che il bambino completa uno dei passaggi.[8] [9]
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    Mantieni questo assetto durante le vacanze scolastiche. Le vacanze di Natale, Pasqua e quelle estive possono essere una fase difficile per i genitori dei bambini con ADHD: l’organizzazione e gli orari dell’anno scolastico improvvisamente si interrompono. In un contesto meno strutturato, i bambini con ADHD rischiano maggiori livelli di stress e la comparsa di ulteriori sintomi. Impegnati al massimo per mantenere gli orari e le abitudini quotidiane e garantire a tutti la giusta tranquillità.
    • Prova a immaginare di aver camminato su una fune senza rete di salvataggio per nove mesi quando, all'improvviso, la fune si spezza lanciandoti nel vuoto. Così si sente un bambino con ADHD durante le vacanze estive: in caduta libera senza una rete di salvataggio. Prova a ricordare il contesto da cui proviene tuo figlio per capire cosa prova.
    • Puoi provare a inserire le variazioni di orario gradualmente. Ad esempio, se tuo figlio si è svegliato alle 7:00 durante tutto l’anno scolastico, la prima settimana di vacanza sveglialo alle 7:30, la seconda alle 8:00. Un cambiamento graduale e pianificato sul lungo termine consentirà a tuo figlio di adattarsi a orari diversi.
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    Aiuta tuo figlio a imparare come si fa a gestire il tempo. Un bambino con ADHD non ha una buona concezione del tempo.[10] Le persone con ADHD hanno difficoltà a capire l’orologio e non sanno né prevedere quanto tempo ci vorrà per terminare un compito né calcolare quanto tempo è passato. Fornisci a tuo figlio gli strumenti per avere un punto di riferimento o completare un lavoro rispettando le scadenze. Ad esempio:
    • Acquista un timer da cucina che possa portare con sé quando deve rientrare a casa dopo un quarto d’ora oppure metti un CD e chiedi a tuo figlio di terminare i lavori domestici prima della fine della musica.
    • Puoi insegnare a tuo figlio quanto tempo ci vuole per lavarsi i denti chiedendogli di canticchiare l'alfabeto o la canzone di buon compleanno.
    • Giocate a battere il record terminando un compito prima della fine di una canzone.
    • Spazzate a terra a ritmo di musica.[11]
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    Predisponi dei contenitori ordinati in cui riporre gli oggetti. I bambini con ADHD cercano continuamente di organizzare il proprio spazio. I genitori possono dare il proprio contributo nell’organizzazione dello spazio in casa, in particolare della camera da letto del bambino e del suo ambiente di gioco. Crea un sistema di catalogazione degli oggetti che preveda la divisione in categorie e impedisca di riempire eccessivamente i contenitori.
    • Predisponi dei cubi di stoccaggio colorati e dei ganci alle pareti, oltre a dei ripiani aperti.
    • Usa delle etichette con disegni o parole per ricordare dove vanno riposti gli oggetti.[12] [13]
    • Usa dei contenitori etichettati con delle immagini di riferimento. Predisponi dei contenitori separati per giochi diversi (le bambole nel secchio giallo contrassegnato dall’immagine di Barbie, i giochi di My Little Pony in quello verde con l'immagine del cavallo e così via). Separa i vestiti in modo che i calzini abbiano il loro cassetto contrassegnato dall’immagine di un calzino e così via.[14] [15]
    • Tieni una scatola o una cesta in posizione centrale in casa dove riporre i giocattoli di tuo figlio, i guanti, i fogli, i Lego e tutti gli oggetti che si tende a sparpagliare dappertutto. Per il bambino con ADHD sarà più semplice svuotare il cesto piuttosto che andare a raccogliere gli oggetti sparsi in salotto.[16]
    • Inoltre, potresti inventare la regola per cui, quando Darth Fener viene abbandonato in salotto per la terza volta, sarà confiscato per una settimana, oppure il fenomeno secondo il quale, quando il secchio si riempie, arriverà un coperchio a chiuderlo ed esso svanirà per un po’ di tempo con tutti i suoi preziosi tesori.
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Metodo 3
Metodo 3 di 8:

Aiutare tuo Figlio ad Avere un Buon Rendimento Scolastico

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    Coordinati con gli insegnanti di tuo figlio. Incontra l’insegnante di tuo figlio per discutere di una serie di argomenti. Questi argomenti includono le gratificazioni e i provvedimenti, la routine dei compiti a casa, le modalità di comunicazione fra genitore e insegnante per discutere regolarmente delle difficoltà, dei risultati ottenuti e della necessità di procedere in parallelo nell’educazione del bambino per una maggiore coerenza e così via.[17]
    • Per alcuni studenti, è piuttosto semplice raggiungere dei buoni risultati quando si istituiscono degli orari rigidi, delle solide abitudini quotidiane e dei metodi di comunicazione dei compiti efficaci, oltre all’utilizzo di strumenti che favoriscano l’organizzazione come il diario, i raccoglitori colorati e gli elenchi da spuntare.
    • La tua collaborazione con l’insegnante dissuaderà il bambino dall’inventare delle scuse sui compiti.
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    Usa un diario per la scuola. Delle abitudini quotidiane strutturate e rigide semplificheranno la gestione dei compiti ed è una buona idea coordinarsi con gli insegnanti quando possibile. L’insegnante fornisce agli studenti un elenco giornaliero di compiti o la scuola promuove l'uso del diario? In caso contrario, acquista un diario con spazio a sufficienza per prendere appunti giorno per giorno e mostra a tuo figlio come si usa.
    • Se gli insegnanti non possono o non sono disposti a controllare il diario ogni giorno, chiedi loro di aiutarti a trovare uno studente responsabile (un compagno di compiti[18] ) che possa farlo al loro posto prima dell'uscita da scuola.
    • Se tuo figlio non riesce a ricordare i compiti assegnati, appena arrivi a casa controlla la pagina dei compiti nel diario, tutti i giorni. Se tuo figlio ha ricordato di scrivere i compiti assegnati, complimentati con lui.
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    Ricompensalo con delle parole di approvazione. I complimenti sono il modo migliore e più semplice di incoraggiare tuo figlio a imparare e a comportarsi bene. Dare a tuo figlio un giudizio positivo su un’azione che ti riempie di orgoglio può giovare anche al vostro rapporto personale sul lungo termine.[19]
    • Ogni volta che tuo figlio riporta il diario a casa, complimentati con lui. Quindi, accertati che rimetta il diario nello zaino ogni mattina prima di andare a scuola. Organizzati con il “compagno di compiti” affinché ricordi a tuo figlio ogni mattina di consegnare il lavoro svolto.
    • Ricompensa tuo figlio per l’impegno con cui cerca di compiere l’azione giusta, anche quando non ci riesce. In questo modo, insegnerai a tuo figlio che l’etica del lavoro, a prescindere dai fallimenti, è una competenza importante.
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    Istituisci una solida routine per lo svolgimento dei compiti a casa. I compiti devono essere svolti entro lo stesso orario e nello stesso posto tutti i giorni. Tieni a disposizione una grande quantità di materiali divisi per contenitori, se hai spazio.
    • Fai in modo che tuo figlio non inizi i compiti appena rimette piede in casa. Assicurati che si liberi prima di tutta l’energia in eccesso con qualche giro in bicicletta o arrampicandosi sugli alberi per una ventina di minuti oppure lascia che si sfoghi con qualche chiacchiera prima di chiedergli di mettersi a fare i compiti.
    • Cerca di impedire a tuo figlio di interrompere o rimandare il lavoro. Alcuni bambini usano delle scuse per distrarsi come chiedere la merenda, andare al bagno o lamentarsi della stanchezza per poter riposare. Anche se si tratta di richieste assolutamente legittime e normali per un bambino, prova a capire se tuo figlio è sincero o se sta cercando delle scuse.
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    Ricontrolla i compiti insieme a tuo figlio. Mostragli come organizzeresti tu il lavoro e illustra alcune tecniche per stabilire a quali compiti dare la priorità. Scomponi i progetti grandi e stabilisci delle scadenze per i singoli passaggi da completare.[20] [21]
    • Prepara una merenda a base di alimenti che favoriscono la concentrazione, ad esempio le noccioline, da consumare mentre controlli i compiti.
    • È particolarmente importante comunicare con l’insegnante per capire qual è il modo migliore di svolgere i compiti. Non contraddire i metodi e le regole dell’insegnante nell’educazione di tuo figlio, anche se solo per questioni organizzative e di coerenza.
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    Aiuta tuo figlio a organizzare le cose di scuola. Molti bambini con ADHD hanno difficoltà a organizzare i propri averi e a capire qual è il libro da portare a casa ogni giorno, oltre che a ricordare di riportarlo a scuola.
    • Alcuni insegnanti consentono agli studenti di portare dei libri di testo della scuola a casa.[22] Questa può essere una delle indicazioni da includere nel PEI (Piano Educativo Individualizzato).
    • Valuta la possibilità di tenere vicino alla porta un elenco di cose che tuo figlio deve prendere prima di uscire. Spunta la lista ogni giorno prima che tuo figlio esca per andare a scuola.
    • La tentazione di controllare e ricordare tutto al suo posto è forte, anche se è tuo figlio a doverne essere responsabile. Tuttavia, tuo figlio ha bisogno non solo dei propri libri di testo per fare i compiti, ma anche di imparare ad assumersi le proprie responsabilità e a seguire le regole.
    • Se possibile, prova a usare dei libri o delle risorse online ed esponi le password da qualche parte in casa. Alcuni ritengono che sia più comodo usare il computer per fare i compiti e per leggere.
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    Incoraggia le interazioni di tuo figlio con i compagni di scuola. Uno dei grandi problemi che gli adulti con ADHD devono affrontare è non aver imparato a socializzare adeguatamente in giovane età.[23] Scegli un’attività gradita a tuo figlio da inserire nella routine.
    • Incoraggia tuo figlio a interagire con suoi compagni, ad esempio facendo parte di gruppi scout, squadre sportive e compagnie di ballo.
    • Trova un’organizzazione in cui fare volontariato insieme a tuo figlio, ad esempio la raccolta di alimenti per i poveri della zona.
    • Organizza delle feste a casa tua e incoraggia tuo figlio a partecipare a quelle degli altri affinché viva una vita assolutamente normale. Se tuo figlio riceve un invito a una festa di compleanno, parla sinceramente con i genitori del festeggiato e spiega che devi essere presente perché tuo figlio ha bisogno di un punto di riferimento e, se necessario, di un supervisore. Apprezzeranno la tua sincerità e tuo figlio trarrà beneficio da questa esperienza.
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    Recita con tuo figlio delle scene di vita per prepararlo a eventi ancora sconosciuti. Potresti riuscire a ridurre la potenziale ansia di tuo figlio simulando le situazioni che potrebbero agitarlo. Oltre a permettergli di acquisire familiarità e tranquillità nei confronti di un evento imminente, la simulazione ti permetterà di scoprire qual è la sua reazione e di capire come insegnargli a reagire adeguatamente.[24] Si tratta di un metodo estremamente utile per prepararlo a conoscere nuove persone, risolvere i conflitti con gli amici o cambiare scuola.
    • Se tuo figlio non vuole fare delle simulazioni insieme a te, delega uno specialista o un'altra figura adulta di fiducia.
    • Mentre eseguite la simulazione, individua con precisione quali sono le competenze e le tecniche necessarie per gestire la situazione. Mettile per iscritto e discuti il motivo della loro utilità.
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    Controlla i servizi speciali della scuola. È possibile richiedere alcuni servizi educativi speciali per una delle seguenti categorie di alunni: alunni con disabilità o che sono rimasti troppo indietro nell’apprendimento rispetto ai propri compagni. Quando i genitori si rendono conto che il proprio figlio non ha un buon rendimento scolastico e ritengono necessario un ulteriore supporto (una considerazione normalmente concordata insieme all'insegnante della classe), potrebbero richiedere una valutazione educativa speciale. Mettiti in contatto con il consiglio d’istituto per chiedere informazioni sui servizi speciali.
    • Questa richiesta deve essere presentata in forma scritta.[25]
    • Il tipo di assistenza può assumere diverse forme, dai piccoli adeguamenti (ad esempio, più tempo a disposizione per i compiti in classe) alle classi separate con insegnanti e operatori qualificati per lavorare con i bambini che soffrono di disturbi comportamentali.[26]
    • Una volta approvata la richiesta, un bambino con ADHD può usufruire anche di altri servizi scolastici, ad esempio il servizio di trasporto a casa in minibus dotato di personale extra per una supervisione migliore rispetto a quella che un singolo autista può offrire.
    • Stai alla larga da quelle scuole che non riconoscono l’ADHD come una disabilità!
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    Ottieni un piano educativo individualizzato (PEI) per tuo figlio. Il PEI è un documento formale redatto dal personale scolastico e dai genitori in cui sono specificati gli obiettivi scolastici, comportamentali e sociali degli studenti con bisogni educativi speciali. Esso include le modalità di valutazione, oltre agli interventi specifici da attuare per raggiungere gli obiettivi. Il PEI fornisce l’elenco delle decisioni prese in relazione alle classi separate, alla percentuale di tempo da trascorrere nella classe di appartenenza, agli adeguamenti, alla disciplina, alle modalità di valutazione e molto altro.
    • Al fine di ottenere il PEI per tuo figlio, è necessario fornire il documento che attesti la diagnosi di ADHD. Deve essere comprovato che la disabilità di tuo figlio interferisca con il suo apprendimento. La scuola ti chiederà poi di partecipare a un incontro di GLH (Gruppo di Lavoro per l’Handicap). Mettiti in contatto con il consiglio d’istituto per chiedere le informazioni sui servizi speciali. La scuola è tenuta a convocare i genitori a regolari incontri di GLH per valutare il progresso dell’alunno e l’efficacia del piano formativo. Possono essere apportate delle modifiche, se necessario. La scuola è tenuta per legge a seguire le linee guida stabilite nel PEI. Gli insegnanti che non rispettano il PEI sono perseguibili dalla legge.
    • Accertati che il PEI sia specifico per tuo figlio e che il tuo contributo sia incluso nel documento. Non firmare un PEI senza prima averlo controllato e aver inserito il tuo contributo.[27]
    • Dal momento in cui il bambino dispone di un PEI, sarà più semplice ottenere dei servizi formativi speciali nel caso di trasferimento da una scuola a un’altra.
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    Opera nel pieno interesse di tuo figlio. Purtroppo, nonostante una eccezionale collaborazione e tutto l’impegno degli adulti, molti bambini ancora non riescono a raggiungere risultati ottimali. È probabile che in questi casi sia necessario un intervento più intensivo tramite la scuola o il dipartimento dei bisogni educativi speciali della provincia. In alcuni casi, capita che alcuni insegnanti applichino dei metodi troppo rigidi[28] e i genitori si trovino a dover chiedere aiuto alle istituzioni o a valutare la possibilità di cambiare insegnanti, scuola o esaminare delle soluzioni di intervento diverse. Scegli il percorso che meglio si adatta alle circostanze e assicura a tuo figlio la possibilità di ottenere i migliori risultati.
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Metodo 4
Metodo 4 di 8:

Rendere Fruttuosi i Lavori Domestici

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    Evita i litigi per le faccende domestiche nella vita di tutti i giorni. Limita le discussioni e le petulanti richieste istituendo degli orari da dedicare ai lavori domestici e facendoli rispettare. Abitua tuo figlio a ricevere una ricompensa quando possibile. Ad esempio:
    • Anziché servire il dessert alla fine del pasto, servilo solo dopo che tuo figlio ha sparecchiato e caricato la lavastoviglie.
    • La merenda arriverà sul tavolo solo dopo aver portato fuori la spazzatura.
    • Si deve rifare il letto prima di uscire a giocare.
    • Si deve dare da mangiare al cane o al gatto prima di fare colazione.
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    Fornisci le istruzioni una alla volta. Istituisci delle abitudini quotidiane relative ai lavori domestici con istruzioni precise date una alla volta. Chiedi a tuo figlio di ripetere le istruzioni, quindi ricompensalo ogni volta che porta a termine un compito.[29] Ad esempio:
    • Caricare la lavastoviglie: innanzitutto, metti tutti i piatti nel ripiano inferiore (“Ottimo lavoro!”). Ora, carica tutti i bicchieri nella parte superiore (“Eccellente!”). Poi, le posate…
    • Il bucato: innanzitutto, trova tutte le mutande e raggruppale da qualche parte (“Fantastico!”). Ora, raggruppa le maglie da un’altra parte (“Splendido!”). Poi, i calzini. Infine, chiedi a tuo figlio di piegare ciascun gruppo di indumenti, quindi di riporli nella sua camera, uno alla volta.
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    Affiggi delle indicazioni come promemoria. Usa dei calendari, delle tabelle scritte e delle lavagne per ricordare a tuo figlio le faccende domestiche. In questo modo, eviterai che possa dire di averlo dimenticato.[30]
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    Rendi divertenti i lavori domestici. Quando si può, trova il modo di rendere i lavori domestici più divertenti e allevia lo stress che possono provocare. Devi insegnare a tuo figlio il rispetto dei doveri, il lavoro di squadra e la necessità di superare i propri limiti, ma non è detto che non ci si debba divertire allo stesso tempo.[31]
    • Fornisci delle istruzioni cantando a squarciagola con una serie di vocine simpatiche o fai impartire gli ordini alle marionette.
    • Cammina all’indietro quando vai a controllarlo ed emetti dei suoni di allerta.
    • Travesti tua figlia da Cenerentola per le attività del mattino da svolgere a suon di musica come nel cartone animato.[32]
    • Tieni d’occhio il comportamento di tuo figlio. Se avverti che è molto stanco, fai in modo che il compito successivo sia molto leggero e dinamico. Chiedi a tuo figlio di fingere di essere uno squalo quando ripone il libro sulla scrivania. In alternativa, fate una pausa a base di biscotti.[33]
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Metodo 5
Metodo 5 di 8:

Insegnare la Disciplina a Tuo Figlio

  1. 1
    Credi nella disciplina. Tutti i bambini hanno bisogno di disciplina e di imparare che una cattiva condotta porta delle conseguenze.[34] [35] Affinché la disciplina agisca sul comportamento, deve essere ferrea. La mancanza di rigidità può spingere il bambino a sviluppare disorientamento e testardaggine.
    • Tuo figlio deve conoscere le regole e quello che comporta non rispettarle.
    • La punizione deve avvenire allo stesso modo ad ogni trasgressione.
    • Inoltre, la punizione non deve variare, neanche quando la trasgressione della regola avviene in pubblico.
    • È di fondamentale importanza che tutti gli educatori coinvolti applichino le regole allo stesso modo.[36] Quando è presente un elemento debole nella catena degli educatori del bambino, quella debolezza sarà sfruttata ad ogni occasione. Tuo figlio andrà alla ricerca dell’unica persona da cui poter ottenere qualcosa. Assicurati che la babysitter, la maestra d’asilo, gli operatori del doposcuola, i nonni e tutte le figure adulte coinvolte nell’educazione di tuo figlio siano in linea con la tua volontà di applicare punizioni ferree, immediate ed efficaci.
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    Fai rispettare la disciplina all’istante. La punizione per un cattivo comportamento deve avere un effetto immediato. Non deve subire ritardi. Le persone che soffrono di ADHD spesso hanno difficoltà a percepire il tempo[37] , quindi rimandare una punizione non serve a nulla. Il ritardo nell’impartire la punizione per un avvenimento che il bambino non riesce più a collocare nel tempo può scatenare una crisi.[38] [39]
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    Assicurati che la punizione sia efficace. Se la punizione per l’eccesso di velocità fosse pagare una multa di un euro per ogni chilometro orario oltre il limite, si commetterebbe sempre la stessa infrazione. Non è questa la punizione giusta per cambiare un simile comportamento.
    • Si tende a controllare la propria velocità per evitare multe salate, oltre alla perdita di punti sulla patente. Lo stesso vale per i bambini che soffrono di ADHD. La punizione deve essere talmente efficace da agire come deterrente.[40] [41]
    • Sii autoritario, ma giusto. A volte, hai il diritto di chiedere a tuo figlio quale sia per lui una punizione efficace.
  4. 4
    Controlla le tue emozioni. È più facile a dirsi che a farsi, ma non devi rispondere in maniera emotiva a un cattivo comportamento. La rabbia e un tono di voce elevato potrebbero suscitare un sentimento di ansia in tuo figlio o dimostrargli che può controllarti facendoti arrabbiare. Se continui a mantenere la calma e a essere affettuoso, riuscirai a passare il messaggio che vuoi. Prima di agire, analizza te stesso per garantire una reazione adeguata.[42]
    • Se hai bisogno di tempo per ritrovare la calma, ma anche di una punizione immediata, puoi dire a tuo figlio: “Sono talmente arrabbiato con te che non riesco a parlare della punizione che ti spetta in questo momento. Ne discuteremo domani, ma considerati nei guai a partire da adesso”. Pronuncia queste parole con un tono di voce calmo e serio, ma non minaccioso.
    • Riconosci l’importanza delle emozioni senza lasciarti andare all’emotività. Un conto è riconoscere l’influenza che le emozioni e i sentimenti esercitano sull’amore per i propri figli, un altro è lasciare che queste emozioni condizionino le decisioni da prendere nel loro interesse.
    • Istituisci dei meccanismi per ritrovare la calma e gestire le emozioni prima di reagire alla situazione in maniera emotiva.
  5. 5
    Sii risoluto e attieniti alle regole. Può capitare che tuo figlio ti chieda per dieci volte consecutive di ottenere un certo privilegio e che tu risponda negativamente solo per nove volte. Se cedi alla fine, tuo figlio penserà che basta assillarti per ottenere ciò che vuole.[43]
    • Se tuo figlio non demorde in quel momento, puoi rispondere così: “Se ti importa così tanto, possiamo discutere di un eventuale cambiamento di regole nel fine settimana. Adesso, però, continueremo a seguire le regole stabilite in precedenza”.
  6. 6
    Evita di ricompensare una cattiva condotta con maggiori attenzioni. Alcuni bambini desiderano la tua attenzione a tal punto da comportarsi male per ottenerla. Piuttosto, ripaga la buona condotta con abbondanti attenzioni e punisci la cattiva condotta con l’indifferenza nel timore che l’attenzione possa essere interpretata come un premio.[44]
  7. 7
    Rifiutati di discutere e non vacillare. Una volta fornite delle istruzioni specifiche, è necessario seguirle senza eccezioni perché sei tu l'adulto al comando. Se permetti a tuo figlio di discutere, lo interpreterà come un’opportunità per vincere. Molti bambini si mettono a discutere finché l’altra parte non è talmente esausta da arrendersi. Evita di dare a tuo figlio questa opportunità stabilendo delle regole a cui appellarti come a delle verità assolute.[45] [46]
    • Se tuo figlio non riconosce l'autorità delle tue regole, cambiale. In un contesto diverso e più tranquillo, chiedi a tuo figlio quali crede siano delle regole giuste. Valuta la possibilità di negoziare dei compromessi in modo che tuo figlio possa seguire maggiormente le regole e siate entrambi soddisfatti del risultato.
  8. 8
    Mantieni le punizioni fino alla fine. Se minacci di applicare una punizione terribile e se ne presenta l’occasione, non rimangiarti quanto detto. Se lo fai, la prossima volta che proverai a esigere un comportamento adeguato o a prevenirne uno sbagliato, tuo figlio non ti darà ascolto. Questo avviene perché esistono dei precedenti.[47]
  9. 9
    Parla solo quando hai l’attenzione di tuo figlio. Assicurati che tuo figlio ti stia guardando negli occhi. Se gli assegni un compito, accorcia le istruzioni e fagliele ripetere. Aspetta che il lavoro sia completato prima di distrarlo con qualcos’altro.[48]
  10. 10
    Ricorda che tuo figlio è speciale. Anche se tuo figlio ha altri fratelli e sorelle, evita di metterli a confronto. I bambini che soffrono di ADHD presentano delle differenze a livello cognitivo che spesso richiedono degli adeguamenti.[49] In generale, scoprirai di dover ricordare spesso al bambino con ADHD cosa deve fare, semplificare i suoi compiti, pretendere risultati diversi e molto altro. Nonostante queste accortezze, i bambini con ADHD presenteranno dei sintomi e vivranno in maniera molto diversa dagli altri. Tuo figlio è diverso e si comporterà in maniera diversa.
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    Sfrutta le punizioni in maniera efficace. Anziché rendere la punizione una condanna, sfrutta questi momenti[50] come un’opportunità per il bambino di ritrovare la calma e osservare la situazione. In seguito, il bambino discuterà con te la causa del problema, il modo di risolverlo e di evitare che si ripeta in futuro. Discuterai anche di come affrontarlo se dovesse ripresentarsi.
    • Scegli un posto specifico in casa in cui tuo figlio possa rimanere fermo o sedersi in silenzio. Deve essere un posto in cui non è possibile vedere la televisione né avere altre distrazioni.
    • Stabilisci per quanto tempo deve stare fermo e tentare di calmarsi (solitamente non più di un minuto per anno di età). Una volta acquisita la tecnica, il bambino rimarrà fermo fino al raggiungimento di uno stato di calma.
    • Successivamente, chiedi di venire a parlarne con te. La chiave risiede nel concedere tempo e tranquillità al bambino e nell’elogiarlo per l'ottimo lavoro svolto. Non pensare alle punizioni come a un castigo, ma considerale un momento per ricaricarsi.
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    Previeni i problemi. Devi diventare un esperto nel prevedere il futuro quando hai un figlio con ADHD. Prevedi quali problemi potresti incontrare e pianifica degli interventi per evitarli.[51]
    • Aiuta tuo figlio a saper riconoscere il rapporto tra causa ed effetto e a sviluppare l’abilità di problem-solving affrontando insieme possibili difficoltà.[52] Fai in modo che diventi un’abitudine riflettere e discutere di possibili insidie con tuo figlio prima di andare a cena fuori, in drogheria, al cinema, in chiesa o in altri luoghi pubblici.[53]
    • Prima di uscire, chiedi a tuo figlio di ripetere a voce alta quanto avete stabilito relativamente alle ricompense per una buona condotta e alle punizioni in caso contrario.[54] Quindi, se noti che tuo figlio non riesce a gestire il suo comportamento in quella occasione, puoi chiedergli di ripetere quanto concordato sulle ricompense e le punizioni: dovrebbe bastare per superare la serata!
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Metodo 6
Metodo 6 di 8:

Usare il Rinforzo Positivo

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    Usa il rinforzo positivo. Puoi riuscire a convincere una persona a collaborare con gentilezza piuttosto che con pretese o minacce. Coloro che soffrono di ADHD sono ancora più sensibili alle minacce e agli ordini in quanto tendono a sentirsi “sempre” la causa di problemi e situazioni difficili. Indipendentemente dal tuo modello genitoriale e dalla tua personalità, è estremamente importante propendere sempre verso il lato positivo: un bambino con ADHD ha bisogno di ricevere più apprezzamenti che critiche. Un intervento positivo deve essere preponderante rispetto a quello negativo per controbilanciare ogni sensazione di fallimento che si possa presentare in una giornata normale.[55]
    • Elogia tuo figlio per l’impegno e lo sforzo dimostrati per ottenere dei buoni risultati, piuttosto che per il successo in sé.
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    Scrivi le regole della casa con frasi affermative. Quando possibile, trasforma la forma delle regole domestiche per renderle affermative.[56]
    • Ad esempio, anziché usare un ammonimento come “non interrompere”, puoi trasformare la regola in questo modo: “aspetta il tuo turno” oppure “aspetta che tua sorella finisca di parlare”.
    • Può volerci del tempo per imparare a trasformare automaticamente le frasi negative come “non parlare con la bocca piena” in “finisci di masticare prima di parlare”. Impegnati a renderlo automatico.
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    Stimola tuo figlio. Con i bambini piccoli, devi usare delle ricompense tangibili per motivarli a seguire delle prassi e delle direttive. Man mano che i bambini crescono, puoi passare a ricompense più astratte. Segue una spiegazione di questo concetto tramite esempi e una metafora.
    • Esiste una massima secondo la quale un asino accelera il passo alla vista di una carota (ricompensa) piuttosto che di un bastone (punizione). Non riesci a mettere tuo figlio a letto presto la sera? Puoi offrirgli un bastone (“preparati per andare a letto entro le 20:00 altrimenti…”) oppure usare una carota: “se sei pronto per andare a letto entro le 19:45, ti concedo 15 minuti per…”.
    • Compra un piccolo contenitore e riempilo di “carote”. Possono essere dei piccoli premi da offrire a tuo figlio in cambio del rispetto di una direttiva o se si comporta in maniera adeguata. Acquista presso qualche negozio di articoli a un euro dei giochini, come un rotolo di adesivi, una busta di soldatini di plastica o, frugando nella corsia dedicata alle feste, cerca di portare a casa un sacco contenente una serie di anelli scintillanti.
    • Lasciati andare alla fantasia e aggiungi dei buoni fatti in casa per ottenere un ghiacciolo, dieci minuti al computer, la possibilità di giocare sul cellulare della mamma, stare sveglio per un altro quarto d'ora, fare un bagno con tanta schiuma anziché la doccia e così via.
    • Col tempo, potrai eliminare le ricompense tangibili.[57] Al loro posto, potrai usare i complimenti, gli abbracci e i gesti di vittoria che ti consentiranno di mantenere un alto livello di positività[58] per motivare tuo figlio a comportarsi bene e accrescere la sua autostima.
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    Passa a un sistema di ricompense per la buona condotta basato sul punteggio. Una volta sperimentato il successo del metodo del cesto di carote, educa tuo figlio al passaggio dai premi tangibili (giochi, adesivi) a quelli intangibili (“Complimenti!” e “Batti il cinque!”). A questo punto potresti considerare la creazione di un sistema di raccolta punti per la buona condotta. Questo sistema opera come se fosse una banca dove tuo figlio può guadagnare punti per acquistare dei privilegi.[59]
    • Il rispetto delle regole fa guadagnare punti, il mancato rispetto li fa perdere. Registra questi punti su un foglio o su un cartellone di facile accesso al bambino.
    • Elabora il progetto considerando gli aspetti unici della mente di un soggetto con ADHD. Creare un progetto assolutamente efficace consentirà a tuo figlio di poter accrescere l’approvazione e l’autostima. Elabora un elenco[60] sulla base degli orari di tuo figlio[61] , indicando le scadenze entro cui svolgere determinate mansioni.[62]
    • Scegli delle ricompense che possano stimolare tuo figlio. Questo sistema è utile anche per esteriorizzare tali stimoli.[63]
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Metodo 7
Metodo 7 di 8:

Controllare l’ADHD con l’Alimentazione

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    Consulta il pediatra di tuo figlio per le variazioni sulla dieta. Assicurati di gestire qualsiasi cambiamento importante nella dieta insieme al pediatra di tuo figlio. Sono incluse le variazioni relative alle vitamine e agli integratori.
    • Interroga il tuo medico su qualsiasi tipo di conflitto possa influenzare negativamente il trattamento dell’ADHD.[64]
    • Il pediatra può inoltre indicare quali sono i dosaggi consigliati per i diversi integratori e informarti sui possibili effetti collaterali.[65] Ad esempio, la melatonina migliora la qualità del sonno nei soggetti con ADHD, ma potrebbe anche indurre un’eccessiva attività onirica che potrebbe risultare fastidiosa.
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    Servi alimenti contenenti carboidrati complessi per incrementare i livelli di serotonina. Coloro che soffrono di ADHD hanno livelli di serotonina e dopamina più bassi. Puoi sperimentare delle variazioni nella dieta di tuo figlio per controbilanciare in parte queste carenze.
    • Gli esperti suggeriscono una dieta a base di carboidrati complessi per incrementare la serotonina e migliorare la qualità dell'umore, del sonno e dell'appetito.[66]
    • Evita i carboidrati semplici (qualsiasi alimento contenente zuccheri aggiunti, succo di frutta, miele, marmellata, caramelle, bibite gassate)[67] che causano dei picchi temporanei di serotonina.[68]
    • Piuttosto, scegli i carboidrati complessi come i grani integrali, le verdure a foglia verde, le verdure amidacee e i fagioli.[69] Questi vengono digeriti più lentamente e gli zuccheri vengono rilasciati gradualmente nel flusso sanguigno di tuo figlio.[70]
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    Servi alimenti contenenti proteine per incrementare la capacità di concentrazione di tuo figlio. Adotta un’alimentazione ricca di proteine da distribuire nell’arco della giornata per mantenere alti i livelli di dopamina.[71] Questo aiuterà tuo figlio a migliorare la concentrazione.
    • Le proteine sono contenute nella carne, nel pesce e nelle noci, così come in vari alimenti che svolgono anche la funzione di carboidrati complessi: i legumi e i fagioli.[72]
    • Pollo, tonno in scatola, uova e fagioli sono ottime fonti di proteine, solitamente a buon mercato e convenienti.
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    Scegli i grassi omega-3. Gli esperti di ADHD consigliano di aumentare le facoltà mentali evitando i “grassi cattivi”, ad esempio quelli contenuti nei grassi trans e nei cibi fritti, negli hamburger e nella pizza. Piuttosto, assumi i grassi omega-3 dal salmone, le noci e l’avocado.[73] Questi alimenti possono favorire il calo dell'iperattività, migliorando allo stesso tempo le capacità organizzative.
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    Aumenta il consumo di zinco da parte di tuo figlio. Pesce, pollame, cereali fortificati e altri alimenti ad elevato contenuto di zinco (e gli integratori di zinco) favoriscono, secondo alcuni studi, dei livelli più bassi di iperattività e impulsività; tuttavia, le ricerche sull'argomento sono ancora limitate, quindi è necessario consultare il medico di tuo figlio per scoprire eventuali benefici, se presenti.[74]
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    Aggiungi delle spezie al cibo di tuo figlio. Non dimenticare che alcune spezie apportano dei benefici oltre a insaporire il cibo. Ad esempio, lo zafferano contrasta la depressione, mentre la cannella favorisce l’attenzione.[75]
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    Prova a eliminare determinati alimenti. Alcuni studi mostrano che eliminare grano e latticini, ma anche i cibi confezionati, gli zuccheri, i conservanti e i coloranti (specialmente il colorante rosso), può avere un impatto positivo sul comportamento nei bambini con ADHD.[76] Anche se non tutti sono disposti o riescono a spingersi così lontano, alcune sperimentazioni potrebbero determinare dei miglioramenti significativi.[77]
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Metodo 8
Metodo 8 di 8:

Provare le Cure Farmacologiche

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    Raccogli informazioni sui farmaci presso lo specialista della salute mentale di tuo figlio. Esistono due categorie base di farmaci per la cura dell’ADHD: stimolanti (come il metilfenidato e l’anfetamina) e non stimolanti (come la guanfacina e l’atomoxetina).[78]
    • I farmaci stimolanti vengono impiegati con ottimi risultati nel trattamento dell’iperattività in quanto il circuito del cervello sottoposto a stimolazione è responsabile del controllo dell’impulsività e del potenziamento della concentrazione.[79] Gli stimolanti (Ritalin, Concerta e Adderall) aiutano a regolare i neurotrasmettitori (norepinefrina e dopamina).[80] Questi farmaci possono essere a breve o a lunga durata d’azione. Questo significa che gli effetti del farmaco possono avere una breve durata (soluzione ideale per coloro che riescono a gestire l'ADHD per gran parte del tempo) o possono durare per tutto il giorno.[81]
    • I non stimolanti incrementano la norepinefrina, una sostanza chimica nel cervello che sembra favorire la durata dell'attenzione.[82] Anche questi tipi di farmaci sono a lunga durata d’azione.
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    Controlla gli effetti collaterali degli stimolanti. Gli stimolanti hanno degli effetti collaterali piuttosto comuni come l’inappetenza e l’insonnia. I problemi legati al sonno spesso si possono risolvere con un dosaggio inferiore.
    • Lo psichiatra o il pediatra di tuo figlio potrebbero prescrivere un farmaco per migliorare la qualità del sonno, ad esempio la clonidina[83] o la melatonina.
    • Per i bambini di età compresa fra i 4 e i 5 anni, il primo approccio consigliato al trattamento è la terapia comportamentale e il parent training, con la possibilità di somministrare metilfenidato se la terapia comportamentale non permette la gestione totale dei sintomi.[84]
    • Si consiglia di combinare la terapia comportamentale con i farmaci a qualsiasi età.[85]
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    Chiedi informazioni sui farmaci non stimolanti. I farmaci non stimolanti potrebbero avere dei risultati migliori su alcuni soggetti con ADHD. Per il trattamento dell’ADHD, si usano spesso dei farmaci non stimolanti antidepressivi. Questi aiutano a regolare i neurotrasmettitori (norepinefrina e dopamina).
    • Alcuni effetti collaterali destano più preoccupazioni rispetto ad altri. Ad esempio, i giovani che assumono atomoxetina devono essere sottoposti a uno scrupoloso monitoraggio per la possibile comparsa di pensieri suicidi.[86]
    • Alcuni effetti collaterali della guanfacina includono l’insonnia, l’emicrania e l’irritabilità.[87]
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    Scopri qual è il farmaco giusto. Decidere quale farmaco somministrare, in che forma e con quale dosaggio è complicato perché ciascun individuo risponde in maniera diversa a farmaci diversi. Scopri insieme al medico di tuo figlio e con l’aiuto degli studi più recenti la forma e il dosaggio adeguati.
    • Ad esempio, molti farmaci possono essere somministrati nella formula a rilascio prolungato, evitando di dover gestire il dosaggio a scuola.[88]
    • Alcuni individui rifiutano la somministrazione regolare del farmaco e lo assumono solo al bisogno. Per questi soggetti è prevista la versione a rilascio immediato.
    • Per i bambini più grandi di età che imparano a compensare le difficoltà dell'ADHD, il farmaco potrebbe essere superfluo o essere circoscritto a determinate situazioni, ad esempio agli esami di ammissione o alle prove finali.
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    Usa un portapillole. Probabilmente, i bambini necessitano di maggiore assistenza per assumere regolarmente i farmaci. Un portapillole settimanale può aiutare i genitori a controllare la somministrazione dei farmaci.[89] Se un bambino assume dei farmaci stimolanti, ai genitori si consiglia vivamente di tenere d’occhio il contenitore dei farmaci e di monitorarne l’utilizzo perché questi farmaci hanno un elevato potenziale di abuso.[90]
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    Consulta periodicamente il pediatra di tuo figlio per valutare il farmaco. L’efficacia del farmaco potrebbe variare in base a determinati fattori. L’efficacia potrebbe variare con la crescita, gli sbalzi ormonali, la dieta e le variazioni di peso, nonché con la velocità con cui cresce la resistenza di tuo figlio al farmaco.[91]
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Consigli

  • È un lavoro estenuante (mentalmente, emotivamente e fisicamente) quello di essere genitori di un bambino che soffre di ADHD. Come genitori, impegnatevi a prendervi cura di voi stessi, sia come individui che come coppia. Concedetevi delle pause lontano da vostro figlio, non importa quanto lo amiate. Lasciarsi sommergere dagli eventi senza una pausa vi impedirà di dare il massimo con vostro figlio. Trovate un modo per ritagliarvi regolarmente del tempo libero, magari per andare di tanto in tanto a cena fuori o a teatro senza il bambino al seguito.
  • Esiste una massima che recita: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”. Chiedi aiuto, quando possibile, per rendere più stabile la vita di tuo figlio.
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Avvertenze

  • Consulta sempre un medico prima di assumere un farmaco e prima di farlo prescrivere.
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Riferimenti

  1. Attention-Deficit / Hyperactivity Disorder (ADHD): Symptoms and Diagnosis disponibile su http://www.cdc.gov/ncbddd/adhd/diagnosis.html
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Informazioni su questo wikiHow

George Sachs, PsyD
Co-redatto da:
Psicologo Abilitato
Questo articolo è stato co-redatto da George Sachs, PsyD. Il Dottor George Sachs è uno psicologo abilitato titolare del Sachs Center, che si trova a New York. Con oltre 10 anni di esperienza, è specializzato nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico e dell'ADD/ADHD per bambini, adolescenti e adulti. Ha conseguito una laurea di primo livello in Psicologia presso la Emory University. Si è poi specializzato in Psicologia alla Illinois School of Professional Psychology, a Chicago. Ha completato la sua formazione a Chicago presso il Cook County Hospital, il Mt. Sinai Hospital e il Child Study Center. Inoltre, ha realizzato un tirocinio e un percorso professionale post-laurea presso il Children's Institute di Los Angeles, dove ha supervisionato e formato psicoterapeuti specializzati in terapia cognitivo-comportamentale centrata sul trauma. Si è formato in terapia della Gestalt ed è stato certificato dal programma della Gestalt Associates di Los Angeles. Ha scritto il libro "The Adult ADD Solution, Helping the Traumatized Child, and Helping Your Husband with Adult ADD". È apparso nel programma NBC Nightly News e sulle reti televisive CBS e WPIX, dove ha discusso del suo approccio olistico al trattamento dell'ADD/ADHD. Ha scritto anche per l'Huffington Post. Questo articolo è stato visualizzato 64 819 volte
Categorie: Gioventù | Genitori
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