La sindrome dell'intestino irritabile è una delle cause più comuni dei problemi digestivi dei gatti. Si manifesta in genere con frequenti episodi di diarrea, vomito e mal di stomaco. Il trattamento può avere diversi approcci e prevede una combinazione di farmaci, variazioni nella dieta e cambiamenti a lungo termine nello stile di vita.

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Apportare Cambiamenti Alimentari

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    Prova una dieta ipoallergenica. Le allergie alimentari possono essere uno dei fattori che contribuiscono allo sviluppo della sindrome dell'intestino irritabile nei gatti. Scegliendo degli alimenti che sono per natura ipoallergenici, puoi lenire il disturbo.
    • Il veterinario ti consiglierà probabilmente di trovare una fonte di proteine e carboidrati che il tuo esemplare non ha mai mangiato in precedenza. Le diete a base di carne di coniglio, di cervo o di anatra sono in genere dei buoni punti di partenza, dato che la maggior parte dei produttori di cibo per gatti non usa questi ingredienti.[1]
    • Alcune marche, come Royal Canin, propongono delle linee di prodotti ipoallergenici. Prova a passare a questi cibi e osserva se i sintomi del gatto si riducono.[2]
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    Scegli degli alimenti poveri di fibre. Sono preparati per essere facili da digerire e da assorbire, in modo da ridurre i problemi correlati alla sindrome intestinale.
    • La maggior parte delle marche convenzionali di cibo per gatti offre una linea di prodotti di questo tipo, che non sempre però riporta in etichetta la scritta "povero di fibre". L'azienda preferisce in genere i termini "Approvato dai Veterinari". Chiedi al veterinario quali marche e quali tipi di alimenti dovresti comprare per far seguire al micio una dieta con pochi residui.[3]
    • La marca Iams vende alimenti specifici per gatti con problemi intestinali e li identifica con la scritta "povero di fibre". Questi prodotti potrebbero essere la soluzione; se non riesci a procurarteli nei negozi di animali, puoi acquistarli online.[4]
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    Prova a dargli degli alimenti ricchi di fibre. Queste sostanze sono fondamentali per molte specie animali, gatti inclusi, perché favoriscono una regolare motilità intestinale. Aumentandone l'apporto, puoi ridurre i sintomi come la diarrea e il disagio addominale.
    • Molte marche di cibo per gatti, ad esempio Royal Canin, propongono dei prodotti ricchi di fibre. Non è sempre facile trovarli al supermercato, dato che la maggior parte dei proprietari non dà priorità al fabbisogno di fibre del proprio micio, ma puoi comprarli online.[5]
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Cercare Cure Veterinarie

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    Porta il gatto presso il veterinario per individuare la terapia migliore. La prima cosa da fare per curare la sindrome dell'intestino irritabile nei gatti è quella di consultare un veterinario. Il veterinario è in grado di proporre una serie di trattamenti farmacologici e alcuni cambiamenti dello stile di vita per consentire al micio di condurre una vita lunga e appagante, nonostante la malattia cronica.
    • Il veterinario ha probabilmente già diagnosticato il disturbo all'animale attraverso una serie di test e procedure. La sindrome dell'intestino irritabile si identifica di solito gradatamente, escludendo le altre possibili cause dei sintomi e redigendo un'accurata anamnesi del micio.[6]
    • Il trattamento per questo disturbo può creare un po' di confusione, perché solitamente non esiste una singola cura o un solo approccio che funzioni per tutti. In genere, è necessaria una combinazione di medicinali, variazioni nell'alimentazione o cambiamenti nello stile di vita e a volte si procede per tentativi ed errori. Il veterinario consiglierà una serie di approcci e, se un metodo non funziona, dovrai provarne un altro.[7]
    • Ascolta con attenzione ciò che dice il medico e rivolgigli tutte le domande che ti sorgono in merito alla terapia per il micio. Devi conoscere il protocollo corretto, soprattutto per quanto riguarda la somministrazione, il dosaggio e la conservazione dei farmaci.[8]
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    Informati in merito ai corticosteroidi. In genere, il primo tentativo di cura prevede l'uso di questa classe di farmaci. Il veterinario prescrive un tipo particolare di steroide e dovrai monitorare le condizioni di salute del gatto per capire se la sintomatologia regredisce.
    • Il corticosteroide che viene prescritto con maggiore frequenza per i felini domestici è il prednisolone. Ha proprietà antinfiammatorie molto potenti che sono in grado di ridurre la manifestazione della sindrome.[9] Questo genere di medicinali ha un tasso di successo abbastanza elevato, poiché allevia i sintomi in circa l'85% dei gatti.[10]
    • Viene di solito somministrato per via orale e in cicli di 3-4 mesi. Se il gatto manifesta una ricaduta dopo aver interrotto l'uso degli steroidi, il veterinario potrebbe prescrivere un secondo ciclo oppure valutare un'altra cura.[11]
    • Il micio dovrebbe essere controllato accuratamente dal medico mentre è in terapia cortisonica. Questa classe di farmaci può causare il diabete e rende gli animali immunodepressi. Tuttavia, la maggior parte dei gatti risponde bene a tale terapia, se vengono rispettate la dose e la posologia corrette. Si inizia generalmente con un dosaggio elevato, che viene poi ridotto gradatamente con il passare del tempo.[12]
    • I gatti non accettano facilmente i medicinali per via orale e a volte li vomitano. Se sei preoccupato di dovergli somministrare delle pillole, chiedi al veterinario se è possibile eseguire delle iniezioni di steroidi.[13]
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    Fai un tentativo con gli antibiotici su prescrizione. Generalmente, quando una combinazione di cambiamenti alimentari e corticosteroidi non gestisce adeguatamente i sintomi, vengono prescritti gli antibiotici.
    • Questi medicinali sono efficaci perché a volte la causa scatenante della sindrome dell'intestino irritabile è dovuta ai batteri. I principi attivi più usati sono il metronidazolo e l'azitromicina.[14]
    • Gli effetti collaterali sono piuttosto rari, ma i gatti reagiscono vomitando i farmaci a causa del sapore.[15]
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    Prova gli immunosoppressori. Vengono presi generalmente in considerazione come trattamento integrativo quando gli antibiotici e i cortisonici non si sono dimostrati efficaci.
    • Si tratta di farmaci piuttosto forti che sono però in grado di lenire i sintomi in certi esemplari. Proprio come altre medicine, vanno assunti per via orale.[16]
    • Gli immunosoppressori rappresentano l'ultimo disperato tentativo per un'ottima ragione. Sono molto forti e possono inibire l'azione del midollo osseo in certi gatti. Il tuo amico felino dovrà sottoporsi a controlli veterinari regolari mentre segue questa terapia. Se il medico ti raccomanda di interrompere le cure, fallo immediatamente.[17]
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    Acquista degli integratori. Chiedi al veterinario qualche informazione in merito a questi prodotti. Se ritiene che possano essere utili e che non interferiscano con altri farmaci, i supplementi alimentari rappresentano una possibilità.
    • Dato che i batteri svolgono un ruolo importante nella sindrome dell'intestino irritabile, le sostanze che favoriscono lo sviluppo di alcuni ceppi, come i prebiotici e i probiotici, possono contribuire a ridurre i sintomi. Chiedi al veterinario dove puoi acquistare i prodotti adeguati e come somministrarli al micio in maniera sicura.[18]
    • Potresti consultare il veterinario in merito al dare al gatto degli integratori di cobalamina, nota anche come vitamina B12. I gatti che soffrono spesso di diarrea potrebbero avere dei livelli bassi di cobalamina, cosa che può avere un impatto su appetito e digestione. Il veterinario potrebbe raccomandare degli integratori che puoi somministrare al gatto per via orale anche a casa.
    • Altri integratori sono disponibili nei negozi di alimenti naturali e a volte la cura più semplice è rappresentata da alcune pillole combinate che contengono diverse sostanze omeopatiche. Ricordati solo di chiedere consiglio al veterinario prima di apportare qualunque cambiamento alla terapia o alla dieta dell'animale.[19]
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Gestire le Cure a Lungo Termine

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    Accertati che l'animale faccia movimento. L'attività fisica regolare migliora la funzione del colon e aiuta a gestire i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile.[20]
    • Se il tuo esemplare vive all'aperto, probabilmente fa già molto esercizio giocando e correndo. Fai in modo che possa uscire alcune volte a settimana. Se le condizioni climatiche sono avverse, ad esempio piove o nevica, tienilo in casa e sostituisci l'attività all'aperto con qualche esercizio casalingo per quella giornata.
    • I gatti, diversamente dai cani, non devono essere portati a passeggio. La maggior fonte di esercizio fisico è rappresentata dal gioco in casa. Dovresti fornire al tuo esemplare una serie di giocattoli che dovresti lanciare, tirare o far penzolare, per attirare quotidianamente la sua attenzione. Cerca di giocare con lui per 15-20 minuti ogni giorno. Se il tuo animale è particolarmente vivace e non mostra segni di fatica dopo 20 minuti, continua a farlo giocare, finché non perde interesse nell'attività.[21]
    • Se hai un micio a cui piace stare con altri animali, dovresti valutare di prendere un altro gatto. I felini tendono in genere a essere più attivi quando vivono in gruppo, perché possono rincorrersi e giocare fra loro. Tuttavia, se il tuo esemplare ha dimostrato in passato dei problemi comportamentali correlati agli altri animali, la presenza di un altro gatto potrebbe essere fonte di stress, il quale a sua volta può causare episodi acuti della sindrome intestinale.
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    Gestisci lo stress del micio. I gatti che soffrono di questa malattia possono manifestare delle fasi acute di intestino irritabile indotte proprio dallo stress; ecco perché è importante gestire la tensione emotiva dell'animale.
    • Accertati che abbia a disposizione uno spazio sicuro e a lui dedicato all'interno dell'abitazione. I gatti desiderano a volte mettersi al riparo dal rumore, soprattutto quando ci sono ospiti, e vogliono nascondersi in luoghi come gli armadi, i ripostigli e gli alberi tiragraffi.[22]
    • Riduci al minimo i cambiamenti nella routine, come le ore dei pasti e dei sonnellini. Se è necessario apportare delle modifiche, cerca di introdurle gradatamente. Ad esempio, se devi traslocare, abitua il micio a trascorrere del tempo nel trasportino prima di fargli affrontare il viaggio fino alla nuova casa.[23]
    • Tieni sempre la lettiera pulita. Le cattive condizioni igieniche infastidiscono i gatti, un eccesso di urina e materiale fecale nella lettiera è quindi causa di stress. Togli gli agglomerati di sabbia e sporcizia ogni giorno e cambia completamente il substrato una volta a settimana.[24]
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    Documentati in merito alla prognosi nel lungo termine. La sindrome dell'intestino irritabile non è una patologia curabile. I gatti che ne sono affetti attraversano delle fasi acute durante tutta la vita e devi conoscere la prognosi per il tuo micio.
    • La malattia si manifesta e scompare con il tempo. Il gatto potrebbe non soffrire di alcuna crisi per mesi o perfino anni. La sindrome è innescata da numerosi fattori e non è sempre possibile prevedere o evitare le fasi acute. Tuttavia, se consulti il veterinario non appena noti i sintomi, è possibile gestire la patologia in maniera efficace nel corso del tempo.[25]
    • È importante sottoporre il micio a controlli regolari dal medico per qualunque fatto, ma è fondamentale per quegli esemplari che soffrono della sindrome dell'intestino irritabile. Il veterinario è in grado di monitorare i sintomi nel corso del tempo e, in caso di necessità, modificare la terapia. Porta sempre il tuo amico peloso a fare una visita accurata al primo segnale di fase acuta della malattia.[26]
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Avvertenze

  • È necessario rispettare alla lettera la terapia prescritta dal veterinario, qualunque essa sia. Anche se hai l'impressione che il micio stia meglio, non interrompere il trattamento finché il medico non ti dirà che puoi farlo. Le cure sospese prima del tempo potrebbero innescare una recidiva.
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Informazioni su questo wikiHow

Pippa Elliott, MRCVS
Co-redatto da:
Veterinaria
Questo articolo è stato co-redatto da Pippa Elliott, MRCVS. Laureata in Scienze Veterinarie e membro del Royal College of Veterinary Surgeons, la Dottoressa Elliott ha oltre 30 anni di esperienza nel settore della chirurgia veterinaria e nella pratica della medicina per animali di compagnia. Ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia veterinaria alla University of Glasgow nel 1987. Lavora da più di 20 anni presso la stessa clinica veterinaria della sua città natale. Questo articolo è stato visualizzato 5 341 volte
Categorie: Gatti
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