La terza palpebra è una membrana (membrana nittitante) che si trova nell'angolo interno degli occhi dei gatti. Oltre a svolgere una funzione protettiva da possibili infortuni, permette di mantenere i bulbi oculari sani aumentando la produzione di lacrime e tenendo umide le cornee (la parte anteriore trasparente) grazie alla distribuzione del film lacrimale. Solitamente, tale membrana non è visibile, ma a volte può protrudere (uscire) e rimanere estroflessa a causa di diversi fattori, tra i quali un considerevole calo di peso o danni ai nervi. Se vedi che la terza palpebra sporge in maniera esagerata dagli occhi del tuo micio, devi portarlo dal veterinario per una visita.[1] [2]

Parte 1
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Controllare gli Occhi del Gatto

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    Osserva la cornea. Quando la terza palpebra protrude, puoi vedere che copre almeno una parte di questo tessuto. Fortunatamente, tale disturbo non influisce automaticamente sulla vista del micio, dato che solitamente la membrana copre meno del 50% della cornea e l'animale può quindi vedere ancora relativamente bene.
    • Se il micio ha subito una lesione oculare, la terza palpebra dell'occhio ferito potrebbe coprire una superficie di cornea maggiore rispetto a quella dell'occhio sano.[3]
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    Individua una massa ovale e rosea sugli occhi dell'animale. La membrana nittitante possiede una propria ghiandola lacrimale specifica che contribuisce a mantenere la cornea umida insieme alle altre due palpebre (superiore e inferiore). Quando l'animale soffre della prolassi della terza palpebra - malattia chiamata anche "occhio a ciliegia" - il legame che mantiene ben ferma questa ghiandola si allenta e la ghiandola dal colore rosa diventa sporgente. Il disturbo può formarsi in uno o in entrambi gli occhi.[4]
    • Se noti una massa rosa nell'angolo dell'occhio del micio, potrebbe trattarsi di questa malattia.
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    Riconosci l'arrossamento della terza palpebra. Quando è sana, questa membrana è bianca o di un colore rosa tenue; quando però è irritata, diventa rossa.[5] Se il gatto soffre dell'occhio a ciliegia, la ghiandola lacrimale che protrude può essere arrossata a causa dell'irritazione dovuta a polvere o pulviscolo nell'aria.[6]
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    Presta attenzione alla fuoriuscita di secrezioni. L'occhio a ciliegia può portare alla formazione di una secrezione liquida, la cui consistenza varia in base alla causa di fondo della patologia. Se il problema è la conseguenza di un'infezione, il materiale può essere denso e simile a muco; quando invece l'origine è un indebolimento del legame della ghiandola lacrimale, si sviluppa una secrezione chiara e acquosa.[7]
    • La protrusione della terza palpebra di per sé (senza la sporgenza della ghiandola lacrimale) potrebbe non provocare secrezioni.
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    Prendi nota del momento in cui ti accorgi del problema. Non sempre si tratta di un'anomalia; per esempio, se il micio sta dormendo profondamente o percepisce una possibile minaccia per gli occhi, la terza palpebra potrebbe uscire per proteggerli.[8] In questo caso, alla fine la membrana ritorna alla sua posizione originale e il problema si risolve spontaneamente; tuttavia, se resta estroflessa, è un segnale di qualche anomalia e devi recarti dal veterinario.
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Parte 2
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Ottenere una Diagnosi dal Veterinario

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    Porta il micio dal veterinario. Sebbene sia facile notare la protrusione della terza palpebra, è importante definirne la causa e il medico è in grado di farlo. Prima di recarti all'appuntamento, non somministrare alcun trattamento oculare da banco al micio, come un collirio, perché non è molto efficace nei felini domestici e può ostacolare la formulazione di una diagnosi corretta.
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    Informa il veterinario della storia clinica dell'animale. È sempre importante conoscere il passato medico del micio per poter elaborare una diagnosi adeguata. Durante la visita comunica al dottore le condizioni di salute passate o presenti del tuo piccolo amico; per esempio, se ha avuto recentemente un'infezione intestinale, l'infiammazione che ne deriva potrebbe aver danneggiato il nervo che controlla i movimenti della terza palpebra, provocando la protrusione.[9]
    • Informalo anche di quando hai visto per la prima volta la membrana sporgente.
    • Se il gatto ha perso molto peso, descrivi al medico la dieta che sta seguendo.
    • Se il veterinario conosce già la storia clinica del micio, può esaminarne l'anamnesi già registrata per individuare le possibili cause della patologia.
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    Lascia che il medico analizzi gli occhi. Oltre a una visita fisica, il veterinario esegue un controllo accurato degli occhi; esiste un'ampia gamma di esami diagnostici oftalmici:
    • Esame della terza palpebra protrusa attraverso un piccolo forcipe: per questo test è necessario applicare preventivamente un anestetico sulla palpebra;
    • Riflesso pupillare: determina come la pupilla reagisce alla luce; quando il veterinario punta una piccola torcia nell'occhio del micio, la pupilla dovrebbe restringersi;
    • Schirmer test: misura la quantità di lacrime prodotte dalla ghiandola; si esegue posizionando per un minuto una striscia sottile nella zona della terza palpebra, che si impregna man mano che vengono prodotte le lacrime;
    • Esame del film lacrimale con fluoresceina che permette di individuare lesioni corneali. La fluoresceina è un colorante verde che il veterinario applica agli occhi del micio, dopodiché spegne le luci per visualizzarne la distribuzione;
    • Se la protrusione interessa un solo occhio, il veterinario controlla anche quello sano per assicurarsi che la malattia non stia diventando bilaterale.[10]
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    Permetti al medico di eseguire ulteriori accertamenti. Dopo aver esaminato attentamente le condizioni di salute oculare del micio, potrebbe voler esaminare il problema con altri mezzi diagnostici per determinare la causa dell'estroflessione. Ad esempio, potrebbe essere utile uno studio neurologico nel caso ci sia il sospetto di un disturbo dei nervi o del cervello; le radiografie al cranio possono escludere o confermare anomalie dell'orbita, così come gli esami del sangue possono fornire un quadro dello stato di salute generale del micio e individuare la presenza di infezioni.
    • Se il gatto ha un'infezione respiratoria in corso, il medico potrebbe prelevare un campione di fluido (secrezioni nasali o oculari) per analizzarlo al microscopio.
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Consigli

  • La terza palpebra dei gatti funziona come il tergicristallo del parabrezza: toglie i residui e ridistribuisce il film lacrimale sulla cornea.[11]
  • Il movimento della terza palpebra è controllato da un piccolo muscolo che si trova dietro l'occhio[12] e dai nervi che si trovano nell'occhio.
  • La protrusione bilaterale della terza palpebra (in entrambi gli occhi) sembra colpire solo i mici che hanno meno di tre anni e in genere a seguito di un problema intestinale.[13]
  • L'estroflessione della membrana nittitante è un disturbo comune tra i gatti persiani e burmesi.[14]
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Informazioni su questo wikiHow

Pippa Elliott, MRCVS
Co-redatto da:
Veterinaria
Questo articolo è stato co-redatto da Pippa Elliott, MRCVS. Laureata in Scienze Veterinarie e membro del Royal College of Veterinary Surgeons, la Dottoressa Elliott ha oltre 30 anni di esperienza nel settore della chirurgia veterinaria e nella pratica della medicina per animali di compagnia. Ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia veterinaria alla University of Glasgow nel 1987. Lavora da più di 20 anni presso la stessa clinica veterinaria della sua città natale. Questo articolo è stato visualizzato 3 422 volte
Categorie: Gatti
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