Buttare un preservativo richiede più attenzione di quanto potresti pensare. Sebbene esista un solo posto giusto dove buttare un condom usato, tutta la procedura richiede una certa consapevolezza. Non rischiare una gravidanza o un'infezione togliendo e gettando i tuoi preservativi nel modo sbagliato.

Parte 1
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Smaltire il Preservativo

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    Togli il preservativo nel modo corretto. Anche se lo utilizzi, c'è sempre un rischio di contrarre delle malattie o di una gravidanza inaspettata. Fai in modo che il liquido seminale non esca, perché non vorrai certo passare 20 minuti a pulire tutto e, ancora meno, i prossimi 18 anni ad allevare un figlio.
    • Sfila il condom in modo che lo sperma non esca. Se non presti attenzione, potresti creare un gran pasticcio e aumentare il rischio di gravidanze indesiderate o infezioni. Mantieni la concentrazione su quello che fai per evitare incidenti.
    • Se stai usando un condom maschile, toglilo con la punta verso il basso. Se lo sfili tirandolo dall'anello, lo rivolterai come un calzino; invece tiralo dalla punta e allenta delicatamente la pressione dell'anello. I preservativi hanno un serbatoio sulla punta, sono conformati in modo da trattenere il liquido proprio in questa zona, che si rivela utile anche per la fase di rimozione.
    • Se stai usando un condom femminile, schiaccia e torci l'anello esterno in modo che il liquido seminale non possa uscire. Estrai delicatamente il preservativo, l'anello interno dovrebbe trattenere tutti i fluidi.
    • A parte questa fase iniziale di rimozione, le procedure successive per buttare un preservativo, maschile o femminile che sia, sono le stesse.
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    Legalo. Proprio come faresti con un palloncino, devi chiudere l'estremità del profilattico con un nodo. Fai un cappio attorno all'apertura e infila al suo interno l'estremità con l'anello, in modo da sigillarlo. Così facendo eviti che il liquido possa uscire e limiti gli odori.
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    Avvolgilo. Mettilo in un fazzoletto di carta o in un pezzo di carta igienica. In tal modo le mani resteranno pulite ed eviti che il preservativo si veda (spiacevolmente) fra la spazzatura; inoltre eviti anche di attirare gli insetti. A nessuno piace la vista di un preservativo usato ricoperto da insetti.
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    Gettalo nella spazzatura. Non esiste un posto migliore per disfarsi di un condom usato. Qualunque altra soluzione comporta dei problemi; evita di cacciarti nei guai e butta il preservativo nell'immondizia.
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    Porta fuori la spazzatura. Per rispetto degli ospiti e delle altre persone che vivono in casa, dovresti portare il sacco della spazzatura all'esterno. Se lasci il condom usato in casa, potrebbe emettere dei cattivi odori, inoltre trovarlo improvvisamente nell'immondizia è alquanto sgradevole. Sii discreto e svuota il bidone all'esterno.
Parte 2
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Evitare Errori Comuni

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    Scegli il preservativo giusto. Nella maggioranza dei casi sono fatti di lattice, poliuretano, nitrile, poliisoprene o pelle di agnello. Ognuno di questi materiali ha dei vantaggi e svantaggi, ma tutti vanno smaltiti nella spazzatura. Purtroppo, quando si tratta di profilattici, non c'è modo di evitare le discariche; se vuoi mantenere un approccio ecologista, scegli quelli di lattice biodegradabile o di pelle di agnello.
    • I condom in lattice sono i più comuni. Sono resistenti e poco costosi, se confrontati con gli altri modelli. Purtroppo, però, alcuni individui sono allergici a questo materiale.
    • Il poliuretano è più resistente del lattice e può raggiungere spessori inferiori. I preservativi di questo tipo sono un'ottima alternativa per le persone allergiche, ma sappi che sono più costosi e meno lisci rispetto a quelli in lattice.
    • Il nitrile offre una sensazione simile a quella del lattice ed è relativamente poco costoso. Questo materiale è particolarmente utile per i condom femminili.
    • Il poliisoprene è un materiale abbastanza nuovo. Si ottiene dalla lavorazione della gomma di lattice, così da rimuovere ogni allergene. È costoso e, anche se in casi rari, può comunque innescare una reazione allergica.
    • I condom in pelle d'agnello proteggono da gravidanze indesiderate, ma non dall'HIV. La membrana naturale non è in grado di bloccare le infezioni sessualmente trasmissibili. Le persone che cercano di prevenire l'HIV e tutte le altre malattie che si possono contrarre con l'attività sessuale dovrebbero usare solo i preservativi in lattice, poliuretano, nitrile o poliisoprene.
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    Non gettarlo nel water. Molto probabilmente causeresti un blocco dello scarico e dovrai chiamare un idraulico per riparare il danno. Si tratta di un intervento costoso e anche imbarazzante.
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    Non buttarlo all'aperto. È un comportamento incivile e punibile con una multa. Un animale domestico potrebbe portarlo in casa o cercare di mangiarlo, con evidenti problemi sanitari. I bambini piccoli potrebbero giocarci e ammalarsi.
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    Non mettere i preservativi usati nel compost. Hanno bisogno di tempi davvero lunghi per degradarsi e potrebbero attirare gli animali selvatici; questi non solo potrebbero rivelarsi pericolosi, ma il preservativo, se ingerito, potrebbe causare dei danni alla fauna e anche agli animali domestici, che potrebbero inghiottirlo. Sebbene alcuni materiali siano, in teoria, biodegradabili e compostabili, ci sono troppi problemi e difficoltà correlati al compostaggio dei preservativi usati, quindi questa pratica è poco fattibile.
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    Non riciclare le confezioni in cui sono avvolti i singoli preservativi. Sfortunatamente questo tipo di alluminio non è riciclabile e deve essere buttato nella spazzatura insieme al condom usato.
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    Non riutilizzare i preservativi. Non sono stati pensati per essere riciclati o usati più di una volta. Sebbene alcune persone stiano creando degli strumenti che rendano questa pratica possibile, la tecnologia non ha ancora raggiunto tale risultato.

Informazioni su questo wikiHow

Lacy Windham, MD
Co-redatto da:
Ostetrica e Ginecologa
Questo articolo è stato co-redatto da Lacy Windham, MD. La Dottoressa Windham lavora come Ostetrica e Ginecologa Iscritta all’Albo dei Medici Specialisti nel Tennessee. Ha completato l’internato alla Eastern Virginia Medical School nel 2010, dove ha ricevuto un premio per il suo eccezionale operato come medico interno. Questo articolo è stato visualizzato 74 776 volte
Categorie: Salute