La definizione di brava madre varia a seconda della persona a cui la chiedi. Tuttavia, quasi tutti concordano sul fatto che la cosa più importante è quella di amare i propri figli e assicurarsi che si sentano amati. Non esistono regole univoche e specifiche per essere una brava mamma, quindi di seguito troverai alcune indicazioni generali che potrai utilizzare per accudire i tuoi figli in modo amorevole. Se ti senti sopraffatta, non esitare a ricorrere alla tua rete di sostegno e chiedere aiuto ad amici e familiari.

Parte 1
Parte 1 di 13:

Dimostra il tuo affetto.

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    Esterna il tuo amore sotto forma di abbracci, baci e lodi. Le manifestazioni d'affetto ricordano ai figli quanto i genitori li amano incondizionatamente. Inoltre, aiutano ad alimentare la loro autostima, migliorare il rendimento scolastico, ridurre i problemi comportamentali e rafforzare la relazione genitori-figli.[1]
    • Assicurati di interagire in modo positivo e amorevole con i tuoi ragazzi. Cerca di mostrare il tuo affetto tutti i giorni.
    • Se hai un bambino, potresti semplicemente tenerlo in braccio o parlargli in modo rassicurante per dimostrargli quanto gli vuoi bene.
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Parte 2
Parte 2 di 13:

Passa molto tempo con i tuoi bambini.

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    La qualità del tempo dedicato ai propri cari è un elemento importante nella costruzione di relazioni solide. Se hai più di un figlio, cerca di trascorrere un po' di tempo da sola con ciascuno di loro, anziché dividere le tue attenzioni quando siete tutti insieme. Anche i piccoli momenti passati a tu per tu possono rafforzare il vostro legame.[2]
    • Se hai un neonato o un bambino molto piccolo, prova a metterlo sul pavimento e giocare con lui.
    • Se è più grande, provate a coltivare un hobby insieme, come cucinare, passeggiare nella natura o fare lavoretti manuali.
Parte 3
Parte 3 di 13:

Dimostra il tuo sostegno.

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    Dai valore agli interessi di tuo figlio per accrescere la sua autostima. Spronandolo a coltivare i suoi interessi – anche se non corrispondono esattamente alle tue scelte – lo aiuti ad alimentare la sua autostima e sentirsi sicuro nella vita. Le sue passioni possono modificarsi, quindi preparati a cambiare marcia abbastanza spesso.[3]
    • Se si è unito a un gruppo musicale, commenta positivamente le canzoni che compone.
    • Se alle medie è appassionato di astronomia, compragli libri sull'argomento o portalo al planetario.
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Parte 4
Parte 4 di 13:

Ama i tuoi figli incondizionatamente.

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    In questo modo li aiuterai ad avere fiducia in se stessi e confidare in te. Anche se sbagliano o devi disciplinarli, devono sapere che li ami sempre. In qualità di genitore, il tuo compito è amare i tuoi figli per quello che sono, non per quello che vorresti fossero.[4]
    • Evita di criticarli o incolparli per i loro errori. Piuttosto, metti in evidenza gli aspetti in cui possono migliorare in futuro.
Parte 5
Parte 5 di 13:

Stabilisci regole chiare e ferme.

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    Comunica ai tuoi figli quello che possono e non possono fare. Organizza una riunione di famiglia per rendere note le regole da seguire e sincerati che tutti comprendano le conseguenze se non vengono rispettate. Quindi, attacca un promemoria in una zona comune della casa, ad esempio sul frigorifero.[5]
    • Formula regole chiare e schematiche, ma con un accento positivo, come: "In casa si cammina" anziché "Non si corre in casa!".
    • A seconda dell'età dei ragazzi, potresti discutere apertamente con loro in modo da decidere tutti insieme regole e punizioni adeguate. Inizia a farlo quando vedi che sono in grado di elaborare da soli alcune conseguenze di un comportamento scorretto.
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Parte 6
Parte 6 di 13:

Applica le punizioni.

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    Tu stabilisci le regole e i tuoi figli devono seguirle. Non è necessario però essere pignola: sorvola se uno di loro torna a casa 5 minuti dopo l'orario di rientro. Tuttavia, assicurati di applicare le regole che hai fissato affinché sappiano che fai sul serio.[6]
    • Disciplinare i figli perché hanno infranto le regole non significa necessariamente che tu sia una mamma cattiva. Rimproverali ponendo l'accento sul comportamento più che sulla persona. Ad esempio, potresti dire: "Marco, che cosa dovresti fare invece di spingere tuo fratello? Dato che lo hai spinto, dovrai aspettare altri 5 minuti prima di fare una passeggiata per dimostrare che sai essere un bambino paziente".
    • Assicurati che i castighi abbiano senso. Ad esempio, se tuo figlio guarda troppa TV quando non ha ancora finito i compiti, considera la possibilità di limitare il tempo che passa davanti al televisore.
Parte 7
Parte 7 di 13:

Metti in pratica quello che predichi.

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    Pensa all'esempio che stai dando ai tuoi figli. Se insegni loro che non bisogna dire le bugie, neanche tu dovresti mentire. Se parli spesso dell'importanza di un'alimentazione sana, cerca di seguire una dieta equilibrata. È più probabile che seguano le regole quando sei la prima a rispettarle.[7]
    • Questo discorso vale anche per il fatto di mostrare impegno nel lavoro e non fare uso di sostanze stupefacenti e alcol.
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Parte 8
Parte 8 di 13:

Ammetti quando sbagli.

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    Non sarai una mamma perfetta, ma non preoccuparti. Quando ammetti i tuoi errori e ti scusi, dimostri ai tuoi figli che li rispetti come persone. Ammettendo le tue colpe, insegni loro che non c'è nulla di cui vergognarsi quando si sbaglia, a condizione di riconoscere i propri errori e scusarsi.[8]
    • Ad esempio, se ti capita di fare paragoni tra due di loro, riconosci lo sbaglio dicendo: "Luca, voglio scusarmi con te. Ieri ti ho paragonato a tuo fratello e non avrei dovuto. Ognuno di voi è speciale a modo proprio. Mi perdoni?".
Parte 9
Parte 9 di 13:

Dividi le responsabilità con l'altro genitore.

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    Una brava mamma non fa tutto da sola. Se stai allevando i ragazzi con il padre, invitalo ad assumersi le sue responsabilità. Se ti senti sopraffatta, chiedigli di sbrigare altre incombenze, così puoi concederti un po' di riposo. Potresti anche assegnargli incarichi precisi in modo da non sentirti costantemente assediata.
    • Ad esempio, potresti dirgli: "Tesoro, sono giorni che non dormo bene. Ti dispiace mettere i bambini a letto stasera così posso ad andare a dormire prima?".
    • Se non sei una madre single, non è un problema, cerca altre soluzioni: affidati alla tua rete di sostegno, come la tua migliore amica o un familiare, per ricevere aiuto.
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Parte 10
Parte 10 di 13:

Crea relazioni sane.

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    Dimostra ai tuoi figli come si trattano le persone. Che tu sia sposata, stia tirando su i ragazzi con il tuo partner, viva in casa con i tuoi genitori, amici o estranei, dovresti sempre trattare gli altri con rispetto e gentilezza. Fai sapere ai tuoi figli che cosa vuol dire essere un buon amico o un partner affidabile, dimostrando loro che sai prestare ascolto, trovare compromessi e condividere con gli altri.[9]
    • Usa in maniera educativa i momenti in cui tu e il padre non siete d'accordo (su questioni banali) per dimostrare ai ragazzi come si gestiscono le divergenze.
Parte 11
Parte 11 di 13:

Trova del tempo per te stessa.

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    Non sentirti in colpa se ogni tanto ti prendi una pausa. In questo modo, trasmetti ai tuoi figli l'importanza di gestire lo stress e prendersi cura di se stessi. Inoltre, stando un po' separati, potrai rilassarti e dare loro la possibilità di cavarsela da soli.[10]
    • Il tuo stress influisce sui ragazzi, quindi ritagliati del tempo per prenderti cura di te stessa tutti i giorni. Ad esempio, potresti rilassarti facendo un lungo bagno caldo e leggendo un libro ogni sera o magari sorseggia tranquillamente una tisana prima che si alzino la mattina. Ricordati di avere cura di te stessa!
    • Non avere paura di dire ai tuoi figli che vuoi dedicare un po' di tempo a te stessa. Spiega loro che la cura personale è un elemento importante nella vita e chiedi che cosa fanno per prendersi cura di se stessi. In questo modo, li spronerai ad adottare abitudini sane.
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Parte 12
Parte 12 di 13:

Prova la respirazione profonda nei momenti di stress.

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    Il lavoro genitoriale comporta la gestione di situazioni molto stressanti. Se sei sul punto di perdere la calma, fermati e fai qualche respiro profondo attraverso il naso, poi espira con la bocca. Prova anche a contare fino a 10 prima di reagire. Se prima ti tranquillizzi, sarai in grado di trovare una soluzione senza dare in escandescenza.[11]
    • Anche la meditazione e lo yoga possono aiutarti ad alleviare lo stress accumulato durante il giorno.
Parte 13
Parte 13 di 13:

Affidati alla tua rete di sostegno.

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    Amici e familiari possono aiutarti quando ti senti demoralizzata. In caso di necessità, contatta un'amica stretta o un familiare per fare una chiacchierata o uscire di casa. Puoi anche unirti a un gruppo di mamme del quartiere in cui vivi per entrare in confidenza con altri genitori.[12]
    • Stringi amicizia con le mamme dei compagni di scuola dei tuoi figli, dei loro amici della parrocchia o del condominio.
    • La socializzazione è importante non solo perché sei una mamma, ma anche e soprattutto perché sei un essere umano! Non perdere di vista le tue amicizie, esci con il tuo partner e dai valore anche alle tue relazioni familiari.
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Consigli

  • Non temere di chiedere aiuto in caso di bisogno. È molto importante poter contare su una rete di sostegno, soprattutto subito dopo il parto.
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Informazioni su questo wikiHow

Lisa Greaves Taylor, CCCE, LCCE, CD (DONA)
Co-redatto da:
Doula Certificata ed Educatrice al Parto
Questo articolo è stato co-redatto da Lisa Greaves Taylor, CCCE, LCCE, CD (DONA). Lisa Greaves Taylor è un'educatrice al parto, doula certificata e fondatrice di Birth Matters NYC. Con oltre 10 anni di esperienza, Lisa è specializzata in sostegno al travaglio, benessere post-partum ed educazione nei primi mesi di vita dei genitori. Si è laureata in Giornalismo alla Baylor University. È un'educatrice al parto certificata sia presso la Childbirth Education Association of Metropolitan New York (CEA/MNY) sia presso Lamaze International. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione della CEA/MNY per 5 anni e nel 2018 è stata nominata dal CEA per il premio “Ellen Chuse” di educatrice al parto dell'anno. È anche una doula di sostegno al travaglio con certificazione conferita dall’organizzazione DONA e un membro professionale del sito Evidence Based Birth. Questo articolo è stato visualizzato 47 288 volte
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