Torni a casa da scuola, o dal lavoro. Ti togli le scarpe, accendi la TV e controlli le email. Ne leggi un paio e poi ne trovi una strana. La leggi, e ti accorgi che si tratta di una catena di Sant’Antonio con una minaccia spaventosa! Se non la inoltrerai a 10 persone, sarai in pericolo! Che fare? Quest’articolo spiega come gestire la cosa (funziona anche per i commenti online, ad esempio quelli su YouTube).

Passaggi

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    Pensa: cosa c’è scritto? È forse “Barbecue a casa mia! Se non vieni m’arrabbio!”? Se è così, sei a posto (non è niente di preoccupante, solo un amico che si aspetta che tu ci sia e potrebbe infastidirsi in caso contrario). Altrimenti, continua.
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    Di solito iniziano con qualcosa tipo “Non leggere” o “Fermati”. In questo caso, dovresti fermarti e cancellare la mail. Le catene spesso ti dicono di “leggere” o “non leggere” come trabocchetto, sfruttando la tua curiosità iniziale per farti continuare a leggere, per poi colpirti con una serie di scemenze create per farti paura o farti provare qualche emozione spiacevole con un solo scopo: continuare la propagazione. Tuttavia, se sei curioso, o ribelle, o vuoi semplicemente leggerla, fai pure. È solo un pezzo di testo con magari delle grafiche o animazioni. Non può farti nulla.
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    Spesso la mail o il commento sarà una specie di storia, di solito su qualche mostro o bimbo morto che attacca le persone. Non farti impressionare. I mostri non esistono, l’hai sempre saputo. Nessuna catena farà apparire un mostro per uccidere te o chiunque altro. Sai che i morti sono morti, e non possono attaccarti, trascinandoti in qualche pozzo inesistente o facendo qualsiasi cosa sia descritta in queste mail. Inoltre, nessuna di queste storie inoltrate può provocare alcunché. Se scegli di leggere, tieni presente che sono tutte stupidate. Continua a ripetertelo, leggendo.
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    Una volta letta la storia, ci sarà qualcosa tipo “Se non inoltri questa mail a 10 persone, morirai tra 2 giorni”. Pensaci bene: accadrà davvero? Morirai per non aver spedito una mail? Com’è possibile che una storia inventata e un testo fatto di pixel creato da qualche truffatore anonimo ti uccida davvero? Non è possibile, così come non possono ucciderti il tuo schermo e la tua tastiera. È probabile tanto quanto il fatto che il tuo computer improvvisamente prenda vita e ti schiaffeggi. Le catene di Sant’Antonio non sono esseri viventi e non sono magiche. Non possono provocarti più dolore fisico di una mail scritta di tuo pugno.
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    Non inviarla a qualcun altro. In questo modo eviti che altri la ricevano e la inoltrino a loro volta, peggiorando la situazione.
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    Se anche fosse assolutamente spaventosa, tieni la mail e distruggila. Trascrivi tutto ciò che ha di sbagliato e ridi della ridicolaggine della storia e della relativa minaccia. Anche conservare il messaggio è un buon modo per fermare un mittente molesto: puoi dire a qualcuno (insegnante, genitore, amico, ecc.) di avere le prove della ricezione di quest’email indesiderata. In caso di bisogno, chiedi consiglio a chiunque non sia spaventato dalle catene. Insieme, potreste analizzare la storia e farvi una bella risata. Questo ribalta completamente le intenzioni di chiunque abbia iniziato la catena che ha spaventato i più sprovveduti che l’hanno ricevuta prima di te e inoltrata. Rompere una catena è una buona cosa e non ha mai ucciso nessuno.
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    Se conosci la persona che ti ha inviato la mail, digli che è davvero da maleducati mandare stupidaggini simili, e che dovrebbe fermarsi un attimo a pensare, perché o si spaventa per nulla, o ha semplicemente fatto uno scherzo davvero poco divertente, passando per uno stupido credulone per essersi spaventato e aver inoltrato qualcosa di simile (si spera che capisca e la cosa finisca lì).
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    In caso di nuova mail, ripeti i passaggi 1-7.
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    Se la persona ti manda più di 3 mail, dillo a qualcuno. Puoi persino segnalarlo per spam. La situazione sta prendendo una brutta piega. Digli che intendi bloccarlo se continuerà a importunarti. Le catene infrangono il regolamento di molti gestori di servizi internet, e sono spam a tutti gli effetti.
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    Inoltre, se un’email dicesse qualcosa tipo “Entrerò in casa tua e (inserire qualcosa di brutto)!”, potresti voler denunciare la cosa alle autorità (polizia, preside, ecc.) ma solo in caso di circostanze gravi, ovvero quando non si tratta solo di una catena, ma di un’effettiva minaccia da parte di una persona che conosci e che potrebbe essere violenta (vedi le Avvertenze).
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Consigli

  • Ricorda che non esistono lapidi con scritto “morto per non aver inoltrato”!
  • Se sei spaventato, parlane a qualcuno. Ricorda, sono solo pixel su uno schermo. Pensa a qualcosa di divertente e piacevole.
  • Mantieni la calma leggendo la mail. Non impazzire se hai bisogno di affrontare qualcuno.
  • Ricorda, sono tutte idiozie! Non c’è nulla da temere. Pensa solo all’illogicità della cosa, ridi, e andrà tutto bene!
  • Vedi, se fossero cose vere non pensi che ne avresti sentito parlare in TV, o sui giornali? Non possono farti niente di male, e se fossero una minaccia lo sapresti.
  • Ricorda, la storia è totalmente falsa e non plausibile, persino per un film di fantascienza. Qualsiasi cosa reale o plausibile citata nella catena, è solo uno specchio per le allodole usato per dare spessore alla spettacolare falsità progettata per spaventare, sconvolgere, intristire le persone in modo che facciano una sola cosa: divulgare la lettera.
    • Un pettegolezzo basato su qualche evento (un cane che attacca qualcuno, per esempio) finisce per essere una catena che ti dice di firmare una petizione per bandire una determinata razza canina, e non vuoi davvero essere manipolato in quel modo: e se quel cane fosse il tuo o di qualcuno che conosci? E non ha mai attaccato nessuno. I pettegolezzi potrebbero partire da un fatto reale o inventato, e trasformarlo in una campagna trascinante d’inoltri con l’obiettivo di spaventare e allarmare un sacco di persone senza motivo.
  • Sottolineando le parti irrealistiche della catena, ti sentirai meglio.
  • Chiedi a un amico o un familiare, e riceverai aiuto.
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Avvertenze

  • Non chiamare la polizia, a meno che la situazione non sia tragica, o ti senta molto sospettoso. Cerca di pensare, prima di agire.
  • Prima di rispondere, dovresti pensare alle possibili conseguenze. Pensaci con calma, e decidi come agire in caso di reazione negativa. Se il mittente ti urlerà contro per avergli risposto dicendogli che la catena è spazzatura e non degna del tuo tempo, allora probabilmente starai meglio senza quell’amico, ed è colpa sua per essere stato così stupido da credere a una catena truffaldina più che a te, che sei suo amico.
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