L'episiotomia è una piccola incisione chirurgica che in genere viene eseguita nell'area del perineo durante la seconda fase del parto. Il perineo è la zona, compresa tra la vagina e il retto, che si allunga e a volte si strappa durante il parto.[1] Fino a pochi anni fa, la procedura veniva eseguita di routine su quasi tutte le donne che partorivano in ospedale, con l'idea che un piccolo intervento chirurgico fosse da preferire a una lesione incontrollata. Al giorno d'oggi, però, molti ginecologi riconoscono che in genere non serve; pertanto, la frequenza di questo tipo di intervento si sta riducendo, sebbene non tanto velocemente quanto dovrebbe. Se vuoi evitare di sottoporti a questa procedura, metti in atto degli accorgimenti per evitare che si renda necessaria.

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Trovare le Giuste Cure

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    Valuta di partorire con un'ostetrica. Sebbene molte donne generalmente si rivolgano a un ginecologo per il parto, vari studi riportano che le ostetriche tendono a eseguire l'episiotomia con minore frequenza rispetto ai medici.[2] In certi casi, anche le ostetriche eseguono questa procedura, per esempio in caso di emergenza quando è necessario un parto rapido, ma generalmente non la fanno, se non è strettamente necessario.
    • Se hai una gravidanza a rischio o che termina con qualche complicazione, dovrai essere trasferita in ospedale. Pertanto, se scegli di rivolgerti a un'ostetrica, informati su come si svolge la procedura. La maggior parte delle ostetriche è associata a un ospedale e può indirizzarti con facilità presso un ginecologo per ottenere altre cure, se necessario.
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    Valuta la possibilità di partorire presso un centro di maternità. Questo tipo di struttura non è un vero e proprio ospedale e il personale di solito è composto da ostetriche[3] che non eseguono l'episiotomia di routine. Questo probabilmente è dovuto al fatto che tali strutture sono gestite da ostetriche, diversamente dai ginecologi, e in parte per il fatto che in questi centri si tende a favorire il parto naturale cercando di intervenire chirurgicamente il meno possibile.
    • Solitamente le ostetriche usano altri metodi per rilassare la zona, per esempio gli impacchi caldi.[4]
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    Trova un ginecologo che rispetti le tue decisioni. Se decidi di andare in un ospedale e rivolgerti a un medico specializzato (per necessità mediche o per scelte personali), trovane uno che assecondi il tuo desiderio di evitare l'episiotomia. Non temere di fare molte domande in merito a quanti interventi di questo tipo ha eseguito un ginecologo in particolare, in quali circostanze li ha fatti e quale approccio ha verso altre procedure, come l'uso del forcipe.
    • Generalmente, se il medico si avvale dell'episiotomia in meno del 15% dei casi, è un buon segnale, significa che quel ginecologo non tende a eseguirla come procedura di routine o se non è necessaria.[5]
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    Trova ulteriore supporto. A prescindere dal fatto che tu ti rivolga a un'ostetrica o a un ginecologo e che scelga una struttura ospedaliera o un centro di maternità, puoi anche decidere di cercare l'aiuto di una doula, una figura professionale specializzata nell'aiutare le donne durante il travaglio e il parto.[6] Sebbene la doula non fornisca cure mediche, spesso aiuta le donne a partorire con meno dolore e meno interventi chirurgici. Assicurati di informarla che per te è importante evitare l'episiotomia e che quindi ti sostenga in questo tuo desiderio.
    • Puoi anche scegliere di rivolgerti alla doula prima e dopo il parto, in modo che possa sostenerti dal punto di vista fisico ed emotivo durante queste fasi. In tal caso, si tratta di una figura professionale che si occupa del periodo pre-parto e post-partum.[7]
    • Se non vuoi il suo aiuto o non puoi permettertelo, puoi chiedere al partner o a un'altra persona di fiducia di svolgere questo ruolo di sostegno. Assicurati che sia adeguatamente istruito, in modo da aiutarti a gestire il dolore e lo stress dovuti al travaglio – incluse le tecniche di respirazione e di massaggio – e che conosca il tuo desiderio di evitare l'episiotomia.
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    Informati in merito al parto in acqua. Alcuni centri di maternità e ospedali offrono questa opzione per le future mamme, in genere mettendo a disposizione una vasca o una piscina di acqua calda. Se hai tale possibilità, puoi prenderla in considerazione. Il parto in acqua riduce notevolmente il tasso di questo tipo di intervento chirurgico, oltre a minimizzare il dolore e rendere più breve il travaglio.[8]
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Parte 2
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Prepararsi per la Nascita

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    Sottoponiti a regolari cure prenatali. Le gravidanze sane hanno maggiori probabilità di concludersi con parti senza complicazioni. Fatti visitare regolarmente dall'ostetrica o dal ginecologo e segui i suoi consigli, in modo da proseguire con una gravidanza sana e sicura sia per te sia per il bambino.
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    Mangia in modo corretto. È di estrema importanza seguire un'alimentazione ben equilibrata durante la gestazione, che inoltre aiuta a evitare il rischio di episiotomia.[9] Questo perché una dieta bilanciata e nutriente contribuisce a mantenere sani la pelle e i tessuti – compresi quelli della zona del perineo, che dovranno allungarsi notevolmente durante il parto.
    • Mantieniti idratata. Anche questo fattore è importante per mantenere l'elasticità della pelle nella zona perineale.
    • Mangia alimenti ricchi di vitamine E e C, come i semi di girasole, le noci pecan, le aragoste, oltre alla frutta acida, particolarmente indicata per la salute e l'elasticità della pelle.[10]
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    Fai gli esercizi di Kegel. Questi esercizi permettono di rafforzare i muscoli del perineo e il pavimento pelvico, oltre ad aumentare la circolazione del sangue e ridurre il gonfiore. Se puoi, dovresti eseguirli ogni giorno fino al momento del parto.[11]
    • Per fare gli esercizi di Kegel, contrai semplicemente i muscoli che usi per bloccare il flusso di urina. Mantieni la contrazione per 10 secondi e quindi rilascia. Cerca di eseguirli 10-20 volte in ogni occasione possibile.
    • Questi esercizi sono ottimi per le donne incinte, perché riducono il rischio di incontinenza urinaria dopo la nascita del bambino.[12]
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    Prendi in considerazione il massaggio perineale. Alcuni studi hanno riscontrato che il massaggio di questa zona aiuta a evitare lacerazioni o la necessità dell'episiotomia; altri studi invece affermano che non è vero.[13] Rivolgiti all'ostetrica o al ginecologo per avere informazioni più precise.
    • Se scegli di fare il massaggio perineale, prima di tutto trova un ambiente comodo e caldo. Siediti in una posizione reclinata, con le gambe aperte e le ginocchia piegate.
    • Applica un prodotto lubrificante come l'olio di vitamina E o il burro di cacao sul perineo; non mettere lubrificanti come la vaselina, l'olio per bambini o altri oli minerali, perché potrebbero causare infezioni vaginali.
    • Inserisci i pollici nella vagina, premi verso i lati e verso il basso, allungando molto delicatamente il perineo. Massaggia tutta l'area, la zona inferiore della vagina e il perineo per diversi minuti, ma non mettere pressione sull'uretra (nella parte alta della vagina), perché potresti causare gonfiore o infezione.
    • Puoi ripetere questo massaggio ogni giorno a partire dalla trentaquattresima settimana di gravidanza, finché non giungerà il giorno del parto.[14] In alternativa, puoi chiedere al partner di massaggiarti, seguendo la stessa tecnica. Assicurati però che proceda con estrema cautela, dato che è importante essere molto delicati; se facesse un massaggio troppo vigoroso, potrebbe portare a infezioni.
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    Strofina una pomata di iperico sui tessuti cicatriziali. Se hai già subito un'episiotomia o i tessuti durante un parto precedente si sono strappati, dovresti applicare regolarmente questo unguento sull'area perineale durante le ultime settimane precedenti la data presunta del parto. In questo modo, puoi evitare di lacerare i tessuti lungo la vecchia cicatrice oppure di doverti sottoporre a un altro intervento.
    • La pomata di iperico è un trattamento omeopatico estratto dalle foglie della pianta conosciuta come erba di San Giovanni. Tra le sue proprietà principali vi è anche quella di aumentare la produzione di collagene, che aiuta a rendere elastica la pelle.[15]
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Parte 3
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Partorire senza l'Episiotomia

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    Ricorda al professionista che ti ha in cura che vuoi evitare questa procedura chirurgica. Una volta iniziato il travaglio, le cose possono accadere in fretta e, soprattutto negli ospedali molto affollati, ci si può dimenticare dei desideri della madre. Devi quindi essere certa che la persona che si occuperà di te sappia quanto desideri evitare l'episiotomia.
    • Se puoi, chiedi al partner, alla doula o a un amico fidato di farsi carico dei tuoi desideri e difenderli. Potrebbe essere difficile restare fermamente decisa circa le tue volontà quando stai soffrendo molto.
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    Non fare l'epidurale. Gli studi hanno dimostrato che le donne che assumono antidolorifici durante il travaglio o il parto hanno maggiori probabilità di lacerazioni ed episiotoma; con l'epidurale, infatti, si sono notati maggiori casi di questa procedura chirurgica. Ciò può essere dovuto al fatto che l'epidurale rende impossibili molte posizioni ideali per il parto, oltre al fatto che elimina completamente la sensibilità naturale, così devi spingere quando te lo dice qualcuno e non quando senti che il corpo è pronto.[16]
    • Per cercare di gestire il dolore del parto, puoi valutare delle cure alternative, come l'anestesia locale, che può essere iniettata per intorpidire un'area specifica (come la vagina), oppure dei farmaci antidolorifici da iniettare in vena nel braccio, per esempio. Queste soluzioni non eliminano completamente il dolore, ma lo riducono.[17]
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    Immergiti in acqua calda durante il travaglio. A prescindere dal fatto di partorire o meno in acqua, restare in ammollo può offrire grandi benefici in questa fase. L'acqua calda è rilassante, riduce al minimo il dolore e ti mette a tuo agio. Inoltre, può anche rilassare e allungare l'area del perineo.
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    Scegli una posizione ideale per il parto. La posizione sdraiata sulla schiena probabilmente è quella meno indicata per evitare strappi o l'episiotomia. Dovresti provare invece a restare in ginocchio, accovacciata sulle mani e sulle ginocchia o sdraiata lateralmente. Non allargare le ginocchia oltre le spalle e puntale in avanti, non ai lati. Questa posizione aiuta a rilassare e allungare l'area perineale, in modo che il bambino esca più facilmente.[18]
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    Chiedi altro supporto per il perineo. Gli impacchi caldi possono contribuire a estenderlo naturalmente e lasciarlo intatto durante il parto; inoltre sono efficaci anche dei massaggi delicati con olio d'oliva o un altro lubrificante.[19]
    • Puoi appoggiare delicatamente l'impacco sulla zona; assicurati che sia caldo ma non bollente, altrimenti potrebbe aumentare il flusso sanguigno nell'area e di conseguenza causare maggiore gonfiore.[20]
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    Controlla le spinte. Alcune donne sentono il bisogno urgente di spingere più forte che possono quando sono completamente dilatate, ma è meglio procedere lentamente, per proteggere il perineo. Spinte lente, controllate e delicate permettono alla zona di allargarsi correttamente. Quando spunta la corona del bambino puoi anche interrompere le spinte per alcune contrazioni. Informa il ginecologo o l'ostetrica che vuoi procedere lentamente quindi, quando ti senti pronta, torna a spingere. In questo modo, sarà molto più facile concludere il parto con il perineo intatto.[21]
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    Gestisci le tue aspettative. A volte è necessario eseguire l'episiotomia, così come eventuali altri interventi. Nessun ginecologo od ostetrica potrà garantirti che il perineo resterà intatto. Ricorda che la cosa più importante è che il bambino superi il travaglio e il parto in modo sicuro.[22]
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Consigli

  • Tieni presente che in determinati casi l'episiotomia è una procedura consigliata. Per esempio, quando il bambino è particolarmente grosso, se si trova in una posizione anomala o se deve nascere velocemente per qualche complicazione.[23]
  • Inoltre, se il parto è prematuro, probabilmente non potrai evitare l'episiotomia. I bambini prematuri hanno il cranio morbido, quindi è importante proteggerlo da un'eccessiva pressione durante il parto.
  • Se il perineo si lacera o sorgono complicazioni che richiedono l'episiotomia, probabilmente dovrai subire un paio di punti di sutura. Generalmente questi si dissolvono da soli, ma tieni presente che ci vorrà altro tempo prima che guariscano. La maggior parte delle donne inizia a sentirsi meglio dopo una settimana, ma alcune provano ancora dolore dopo un mese o più.[24] Recati dal medico se il dolore non sembra ridursi con il passare del tempo.
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Categorie: Salute
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