Ci sono due strade per impugnare una multa per divieto di sosta: il ricorso al prefetto e il ricorso al giudice di pace. Continua a leggere per saperne di più.

Metodo 1
Metodo 1 di 2:

Il Ricorso al Prefetto

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    Scrivi il ricorso. Il ricorso deve essere indirizzato al prefetto del luogo dove è avvenuta l'infrazione. Nel ricorso devi indicare:
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    Presenta o spedisci il ricorso. Il ricorso va presentato o spedito mediante raccomandata con ricevuta di ritorno presso l'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore oppure direttamente al prefetto. Il ricorso va presentato entro sessanta giorni da quando ti è stato notificato il verbale di contravvenzione.
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    Chiedi di essere sentito, se lo ritieni opportuno. Se pensi di non essere abbastanza chiaro nello scrivere o comunque vuoi spiegare le tue ragioni a voce, chiedi di essere sentito. In questo caso, verrà fissata una data per la tua audizione (non di fronte al prefetto direttamente, ma di regola davanti a un funzionario incaricato di istruire la pratica). Attenzione: se non ti presenti all'audizione per il giorno stabilito il tuo ricorso viene deciso senza che tu venga ascoltato, quindi se vuoi chiedere un rinvio, assicurati di mandare la opportuna documentazione che certifichi il tuo impedimento (per esempio, un certificato medico).
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    Attendi la decisione. La decisione viene notificata tramite l'organo accertatore; se il prefetto non accoglie il tuo ricorso emetterà una ordinanza-ingiunzione, cioè un atto con cui ti ordina di pagare la somma che deciderà (di norma, sarà pari al doppio del minimo della sanzione). Il ricorso deve essere deciso entro 180 giorni nel caso tu lo abbia presentato all'organo accertatore ed entro 210 giorni nel caso tu lo abbia presentato al prefetto. Se il tuo ricorso non viene deciso entro questi termini, esso si intenderà accolto per silenzio-assenso. Attenzione: se hai chiesto di essere sentito, il termine per la decisione rimane sospeso fino al giorno della tua audizione. In ogni caso ci sono ulteriori 150 giorni di termine per la notifica della decisione.
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Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Il Ricorso al Giudice di Pace

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    Scrivi il ricorso. Il ricorso va indirizzato al giudice di pace competente per il luogo della violazione. Nel ricorso devi indicare:
    • le tue generalità (nome, cognome, codice fiscale, data di nascita, indirizzo);
    • il domicilio. È necessario indicare un indirizzo dove vuoi ricevere le comunicazioni, che si trovi nello stesso comune dove ha sede il giudice di pace, altrimenti non riceverai alcuna comunicazione. Per evitare questo, puoi chiedere che le comunicazioni vengano effettuate a un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), o a un numero di fax.
    • gli estremi del verbale di contravvenzione che stai impugnando (numero e data del verbale);
    • l'organo accertatore (vigili urbani, polizia di stato, carabinieri, eccetera);
    • i motivi, cioè le ragioni per le quali ritieni che la multa sia illegittima;
    • gli allegati e le eventuali prove. Allega al ricorso copia del verbale e i documenti che ritieni utili. Puoi chiedere anche di sentire testimoni o chiedere di effettuare una perizia.
    • le tue conclusioni (annullamento del verbale);
    • la dichiarazione del valore del ricorso. La dichiarazione serve ai fini del pagamento del contributo unificato, che è una tassa che si paga in base al valore della causa. Se non fai la dichiarazione rischi di dover pagare il contributo massimo, quindi assicurati di non dimenticarla!
    • data e firma.
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    Paga il contributo unificato. Tipicamente una multa per divieto di sosta rientra nello scaglione più basso del contributo (attualmente: 43 euro). Puoi pagare in banca con un modello F23 o alla posta con un bollettino postale, ma la via più semplice è di pagare presso le tabaccherie, che stamperanno una marca simile quella da bollo. Puoi in seguito recuperare questa somma se vinci il ricorso.
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    Deposita o spedisci il ricorso. Per presentare il ricorso puoi recarti presso la cancelleria del giudice di pace oppure spedirlo per posta mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Nota bene che il termine di presentazione è più corto rispetto al ricorso al prefetto. Infatti, il ricorso deve essere presentato entro trenta giorni dalla notifica del verbale (60 solo nel caso in cui tu viva all'estero).
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    Attendi la comunicazione della data dell'udienza. La comunicazione dell'udienza conterrà anche il nome del giudice e il numero di ruolo del ricorso. L'amministrazione dovrebbe costituirsi in giudizio entro dieci giorni dall'udienza. Verificalo in cancelleria e in caso positivo prendi la tua copia della memoria di costituzione dell'amministrazione.
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    Presentati all'udienza. Se non ti presenti, il giudice di pace di norma rigetterà il tuo ricorso, a meno che le tue ragioni non risultino evidenti.
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    Sii rispettoso. Rivolgiti al giudice con rispetto ed evita di litigare col funzionario dell'amministrazione, se presente all'udienza. Esponi le tue ragioni con calma e senza agitarti.
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    Attendi la decisione. Teoricamente il ricorso può essere deciso già alla prima udienza, ma non stupirti se il giudice rinvia la causa a un'udienza successiva. La decisione viene letta dal giudice in udienza. Se accoglie il ricorso, il giudice condannerà di norma l'amministrazione a rimborsarti le spese legali (e quindi, innanzitutto il contributo unificato che hai versato, più ulteriori spese vive che tu abbia sostenuto e che hai documentato). Il giudice, tuttavia, se ritiene che vi siano validi motivi per fare ciò, può anche disporre la compensazione delle spese. Al contrario, se perdi il ricorso il giudice, oltre a determinare la sanzione da te dovuta per l'infrazione, potrà condannarti alle spese oppure compensarle.
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Consigli

  • Fai il ricorso al prefetto se: non vuoi spendere soldi (non si paga il contributo unificato) o non vuoi perdere tempo (non c'è bisogno di recarsi in prefettura) o se sono già passati più di 30 giorni.
  • Fai il ricorso al giudice di pace se: vuoi che il tuo ricorso venga deciso da un giudice imparziale.
  • I motivi di forma più frequenti per impugnare una multa per divieto di sosta sono: mancata o erronea indicazione della norma violata; mancata indicazione del nome e cognome del verbalizzante o mancanza delle firma di quest'ultimo; mancata indicazione del giorno, dell'ora o del luogo dell'infrazione.
  • Se la multa concerne il fatto che hai parcheggiato sulle strisce blu, puoi impugnare la multa nel caso in cui non vi siano parcheggi liberi nelle vicinanze.
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Avvertenze

  • Non puoi fare immediato ricorso contro una multa lasciata sul parabrezza. Si tratta solo di un preavviso, per fare ricorso devi aspettare che ti notifichino il verbale di contestazione.
  • Il ricorso al prefetto e al giudice di pace sono rimedi alternativi: devi scegliere uno dei due, non puoi presentare entrambi contemporaneamente. Tuttavia, se il prefetto rigetta il tuo ricorso, puoi impugnare la sua ordinanza-ingiunzione davanti al giudice di pace.
  • Ricorda che il verbale di contestazione è un atto pubblico e come tale fa fede fino a querela di falso. Puoi fare leva sulle imprecisioni o sugli errori evidenti del verbale, ma non puoi affermare che i verbalizzanti hanno scritto il falso, a meno che tu non proponga un altro procedimento davanti al tribunale per fare accertare la falsità del verbale (ma in quel caso hai bisogno di un avvocato).
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