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L'elettrocardiogramma (ECG) è un esame che monitora l'attività elettrica del cuore; permette di individuare la causa di alcuni sintomi o di controllare lo stato di salute generale del muscolo cardiaco. Leggerne il grafico non è affatto complicato; tuttavia, dovresti sempre lasciare che sia il medico di famiglia o il cardiologo a interpretare i dati e a formulare una diagnosi.
Passaggi
Riconoscere le Parti del Grafico
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1Comprendi il sistema di riferimento della carta su cui viene stampato il grafico. La tensione elettrica viene riportata lungo l'asse verticale, mentre i quadretti di quello orizzontale indicano il tempo; i quadretti grandi sono a loro volta suddivisi in altri più piccoli.[1]
- Ciascun quadretto piccolo misura 1 mm di lato e rappresenta 0,04 secondi; quelli grandi hanno il lato da 5 mm e identificano 0,2 secondi.
- Due quadretti grandi in altezza (10 mm) sono pari a una tensione di 1mV.
- Interpretando questi valori puoi capire se la frequenza cardiaca è irregolare, troppo veloce o troppo lenta.[2]
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2Individua il complesso QRS. L'onda Q è quella discendente (concavità verso l'alto) che si trova poco prima di un picco positivo (concavità verso il basso) e che a sua volta rappresenta l'onda R; questa è in genere il picco massimo di tutto il tracciato. Successivamente, puoi trovare l'onda S che scende nuovamente nella porzione negativa del sistema di riferimento.[3]
- Trova due picchi identici e conta il numero di quadrati grandi che li separa.
- Questo schema viene chiamato "ritmo sinusoidale normale" ed è l'ECG classico di un cuore sano. Il tracciato di molte persone può discostarsi leggermente da questo standard, sebbene non ci sia nulla di patologico.
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3Stabilisci le onde P. Sono picchi di piccole dimensioni che precedono l'onda R; dovrebbero avere tutti la medesima durata, direzione e forma lungo l'intero tracciato.[4]
- Se non ci sono, verifica il grafico alla ricerca di alcune piccole variazioni, come delle linee seghettate, degli ondeggiamenti o una linea dritta.
- L'onda P può presentarsi come un piccolo sollevamento, o "dosso", lungo il tracciato; non deve essere un picco acuto o alto quanto il complesso QRS.
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Interpretare i Risultati
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1Misura l'intervallo di tempo fra due battiti. La linea dritta compresa fra il punto massimo dell'onda P e il picco dell'onda R del complesso QRS rappresenta il tempo trascorso fra due pulsazioni. Viene definito intervallo PR e la sua normale durata è di 0,12-0,2 secondi (da tre a cinque quadratini piccoli).[5]
- Tale intervallo dovrebbe mantenersi pressoché costante per tutto il grafico. Se ci sono delle variazioni, significa che la frequenza cardiaca è irregolare, un'alterazione preoccupante solo se il cardiologo afferma che la sia; in caso contrario è del tutto innocua.
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2Stabilisci il ritmo cardiaco. Potrebbe essere regolare o irregolare e, in questo secondo caso, l'anomalia potrebbe presentarsi in maniera regolare o irregolare. Per definirlo, controlla se gli intervalli hanno tutti la medesima lunghezza; riporta su un foglio a parte la distanza che intercorre fra diverse onde R consecutive e utilizza tale riferimento per definire se l'intervallo resta costante lungo tutto il tracciato.[6]
- Un ritmo anomalo ma regolare presenta uno schema ripetitivo che invece manca nelle anomalie irregolari.
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3Calcola la frequenza cardiaca nel caso fosse regolare. Puoi usare la formula descritta di seguito per conoscere il numero di battiti in un minuto. Conta il numero di quadrati grandi compresi tra due onde R; considera il valore 300 e dividilo per il numero che hai appena contato. Nell'immagine puoi notare che ci sono 3 quadrati grandi, di conseguenza: 300 / 3 = 100 battiti al minuto.[7]
- Se ci fossero 4 quadrati tra i due picchi massimi, avresti una frequenza pari a 75 battiti al minuto (300 / 4 = 75).
- Questo metodo è valido solo in assenza di aritmie.
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4Calcola la frequenza cardiaca irregolare. Se i picchi dell'onda R non si presentano a cadenza regolare e sono distanziati da un numero variabile di quadretti, il cuore batte in maniera irregolare. Conta il numero di picchi presenti in sei secondi e moltiplica il risultato per 10. Questo calcolo fornisce una stima della frequenza cardiaca; ad esempio, se in un intervallo di tracciato pari a 6 secondi puoi vedere 7 onde R, puoi stimare che il cuore batte al ritmo di 70 pulsazioni al minuto (7 x 10 = 70). [8]
- In alternativa, puoi contare il numero di complessi QRS presenti su un tracciato lungo 10 secondi; moltiplica tale valore per 6 per trovare il numero di battiti al minuto.
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5Chiedi al medico maggiori dettagli in merito a tali aritmie. Sebbene l'ECG possa variare da paziente a paziente ed essere comunque del tutto normale, ci sono però delle anomalie che il cardiologo potrebbe voler studiare più a fondo; può studiare il tracciato, considerare i tuoi sintomi e da questi elementi può iniziare a formulare una diagnosi.[9]
- Se l'intervallo fra l'onda P e la R è troppo lungo, ci si trova di fronte a un blocco incompleto di primo grado. Si definisce blocco di branca la situazione in cui l'intervallo fra due complessi QRS consecutivi dura più di 0,12 secondi. La fibrillazione atriale è presente quando il ritmo irregolare manifesta una scomparsa delle onde P che sono sostituite da una linea sinusoidale.
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6Evita l'autodiagnosi. La lettura accurata di un tracciato di ECG richiede parecchia conoscenza e pratica. Sebbene tu possa imparare a riconoscere i vari elementi e le irregolarità, non dovresti mai cercare di diagnosticare i tuoi disturbi; rivolgiti invece al medico di famiglia o al cardiologo per un'interpretazione professionale.[10]
- Anche se credi che il tracciato mostri delle anomalie, questo non significa che ci sia qualcosa di sbagliato; ogni individuo possiede un ECG unico e personale.
- Se sei preoccupato per i risultati, parlane con il medico affinché te li spieghi.
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Consigli
- Tieni a mente che ci sono diversi tipi di ECG, come quelli in strisce o a 12 derivazioni.
Riferimenti
- ↑ http://www.rnceus.com/ekg/ekghowto.html
- ↑ http://nurse.org/articles/how-to-read-an-ECG-or-EKG-electrocardiogram/
- ↑ http://www.southsudanmedicaljournal.com/archive/may-2010/how-to-read-an-electrocardiogram-ecg.-part-one-basic-principles-of-the-ecg.-the-normal-ecg.html
- ↑ https://geekymedics.com/how-to-read-an-ecg/
- ↑ http://www.southsudanmedicaljournal.com/archive/may-2010/how-to-read-an-electrocardiogram-ecg.-part-one-basic-principles-of-the-ecg.-the-normal-ecg.html
- ↑ https://geekymedics.com/how-to-read-an-ecg/
- ↑ https://geekymedics.com/how-to-read-an-ecg/
- ↑ https://geekymedics.com/how-to-read-an-ecg/
- ↑ http://nurse.org/articles/how-to-read-an-ECG-or-EKG-electrocardiogram/
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