La fine di una relazione è sempre un momento difficile, e può esserlo ancora di più quando nella vostra vita insieme c’era anche un animale domestico a cui entrambi tenete molto. In questo caso stabilire a chi spetterà la custodia dell’animale può essere difficile. In Italia non c’è ancora una normativa specifica in quest’ambito e le decisioni riguardanti l’animale domestico spettano al tribunale, che stabilisce a chi spetterà l’affidamento, proprio come per i bambini. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, è preferibile cercare soluzioni condivise con il tuo ex ed evitare che siano gli altri a decidere per conto vostro.[1] [2]

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Negoziare con il Tuo Ex

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    Tieni in considerazione il contesto della relazione. Se si tratta di una relazione con abusi fisici o emotivi, negoziare direttamente con quella persona l’affidamento di un animale domestico potrebbe essere una cattiva idea.[3]
    • È raro che una rottura sia del tutto amichevole, ma se non si sono verificati episodi di abusi dovrebbe essere comunque possibile ragionare con il tuo ex.
    • Tuttavia, se invece ci sono stati degli abusi o se hai il sospetto che il tuo ex possa fare del male all’animale, chiama subito un avvocato esperto nella tutela dei diritti degli animali per conoscere le opzioni a tua disposizione.
    • Puoi trovare l'avvocato giusto cercando su Internet "avvocato per diritti animali", "avvocato per cause animali" o espressioni simili, più il nome della regione o della provincia dove vivi. Puoi anche cercare gli avvocati sul sito Internet dell'Ordine degli Avvocati della tua zona o con una ricerca sul sito del Consiglio Nazionale Forense.
    • Ci sono stati casi in cui avvocati esperti in diritti degli animali sono riusciti a ottenere ordini restrittivi che comprendevano gli animali domestici.
    • Se oltre alla tua sicurezza, sei preoccupato anche per quella del tuo animale domestico, parla con un avvocato familiarista esperto in ordini restrittivi. Puoi ottenere aiuto anche rivolgendoti a un rifugio per vittime di violenza domestica.
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    Organizza un incontro privato. L'ideale sarebbe programmare l'incontro in un luogo dove possiate parlare senza troppe distrazioni delle varie questioni riguardanti la custodia dell'animale.[4]
    • Scegli un luogo neutrale, come un ristorante o un bar. Organizza l'incontro in un momento in cui siete entrambi disponibili, evitando però le ore in cui il posto è più affollato.
    • Spiega al tuo ex di cosa vuoi discutere quando organizzi l'incontro. Nel caso in cui ti dica che stai facendo un affare di stato di una cosa di scarsa importanza, chiarisci che l'animale significa molto per te e che vuoi parlarne in maniera seria.
    • Quando chiami per programmare l'incontro, prova a mantenere la conversazione su toni civili. L'obiettivo è incontrarvi e discutere del problema; è inutile litigare al telefono.
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    Informati sulle leggi applicabili. In Italia (e nell'Unione Europea) gli animali domestici non sono considerati oggetti. Quindi, per esempio, in un divorzio si applicano procedure diverse da quelle utilizzate per la divisione dei beni.[5]
    • Questo significa che non devi arrenderti se l'animale è intestato al tuo ex: essendo un essere vivente, non è un bene registrato, e questo non influenza un'eventuale decisione del giudice.
    • Anche se l'animale è già andato a vivere con il tuo ex, non tutto è perduto: ottenere un accordo è la tua opzione migliore per riottenerne la custodia.
    • Se non raggiungete un accordo e la questione finisce in tribunale, il giudice può decidere per l'affidamento congiunto o per l'affidamento a una delle due parti.
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    Scrivi delle note che ti facciano da guida. Molte questioni sono collegate alla cura di un animale domestico, tra cui cibo, attività e cure veterinarie. Supponendo che entrambi teniate all'animale e che vogliate ciò che è meglio per lui, sarà importante considerare tutti questi aspetti durante l'incontro con il tuo ex.[6]
    • Crea un riassunto del tuo rapporto con l'animale, a partire dall'inizio. Così facendo potresti ottenere argomenti validi che dimostrano perché dovresti essere tu a ottenere la custodia.
    • Per esempio, poniamo che sei stato tu ad adottare l'animale domestico. Inizialmente il tuo ex era riluttante e non voleva saperne di accoglierlo in casa, ma poi si è convinto e si è affezionato all'animale. In questo caso, il fatto che sei stato tu ad adottare l'animale gioca a tuo favore.
    • Un altro argomento a tuo vantaggio potrebbe essere che sei tu a portarlo dal veterinario o a comprargli il cibo.
    • Basare l'argomento sui soldi può essere difficile se tu e il tuo ex avevate un conto bancario cointestato. In questo caso, pensa a chi ha speso di più per l'animale dal punto di vista della cura e delle attenzioni.
    • Considera anche a chi è più legato l'animale – anche se di solito questa persona coincide con chi lo nutre e se ne prende cura più assiduamente.
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    Impiega un approccio oggettivo e razionale. Soprattutto se sei molto legato all'animale, potresti avere difficoltà a contenere le emozioni. Impegnati, però, a considerare la situazione da un punto di vista oggettivo, per stabilire chi sia più adatto a prendersene cura.[7] [8]
    • A prescindere dai tuoi sentimenti, lascia la custodia al tuo ex se è in grado di prendersi cura dell'animale meglio di te.
    • In tal caso, assicurati di chiarire che ogni tanto desideri visitare l'animale. Per esempio, puoi chiedere di visitare il cane una volta a settimana e fargli fare una passeggiata nel parco.
    • Al contrario, se sei tu ad avere le risorse adatte a prenderti cura dell'animale, usa i motivi che hai inserito nel riassunto per spiegare al tuo ex perché è giusto che sia tu a ottenere la custodia.
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    Evita di insultare il tuo ex. Ci sono sempre delle cause all'origine di una rottura, e probabilmente c'è già molta tensione tra voi. L'ultima cosa di cui hai bisogno è che l'incontro si trasformi in un litigio burrascoso.[9]
    • Non dimenticare che l'incontro si tiene perché entrambi volete bene al vostro animale domestico. Se l'altra persona non avesse avuto a cuore l'animale, è probabile che non avrebbe avuto problemi a lasciartelo tenere.
    • Se inizi ad arrabbiarti o a provare frustrazione, concentra l'attenzione sull'animale. Tienilo bene a mente, in modo da ricordare il motivo per cui stai discutendo con il tuo ex.
    • Se l'atmosfera inizia a surriscaldarsi, può essere utile ricordare al tuo ex che siete lì per l'animale, non per voi stessi.
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    Sforzati ad ascoltare. Supponi che il tuo ex abbia davvero a cuore il benessere dell'animale. Potrebbe avere dei seri dubbi sulla tua capacità di prendertene cura nel migliore dei modi.[10]
    • Puoi scoprire questi dubbi solo se tieni la mente aperta e ascolti davvero. Se necessario prova a fare domande per spingere il tuo ex a rivelare i motivi per cui non vuole concederti la custodia dell'animale.
    • Ascoltando con attenzione le preoccupazioni del tuo ex, potrebbe venirti in mente una soluzione per rendere felici entrambi e al tempo stesso far sì che l'animale non risenta della rottura.
    • Supponiamo che il tuo ex abbia paura che non avresti il tempo per far fare una passeggiata al cane, dato che lavori a mezz'ora di distanza e sei fuori tutto il giorno.
    • In una situazione del genere potreste accordarvi in modo che il tuo ex passi a prendere il cane durante il giorno e lo porti a fare una passeggiata. Potresti ricompensarlo con una piccola somma (e al tempo stesso risparmiare delle spese maggiori per assumere uno sconosciuto che porti a spasso il cane).
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    Metti per iscritto l'accordo preso. Nel sederti a discutere razionalmente la situazione, speri che tu e il tuo partner riusciate a raggiungere un accordo sulla custodia dell'animale domestico. Se ci riuscite, stipulate e firmate un accordo scritto che contenga le decisioni che avete preso.[11] [12]
    • Un accordo scritto firmato ha valore legale, ma non è necessario insistere su questo punto. Non serve rivolgersi a un avvocato o creare un contratto complesso pieno di termini tecnici.
    • Basterà un semplice accordo che riassuma le decisioni che avete adottato e tutto ciò di cui avete discusso.
    • Dovreste firmarlo entrambi. Successivamente, assicurati che il tuo ex ne riceva una copia.
    • Per evitare problemi in futuro, chiedi a qualcuno di essere presente nel momento della firma, o fai foto col telefonino a entrambi mentre firmate.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Tentare con la Mediazione

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    Trova un centro di mediazione di comunità. In molti comuni esistono centri che offrono mediazione di comunità (anche detta mediazione sociale). Questi centri mettono a disposizione del pubblico servizi di mediazione per la risoluzione di conflitti comuni, tra cui le questioni correlate alla custodia degli animali domestici.[13] [14]
    • Per trovare un centro di mediazione sociale vicino a te, puoi fare una ricerca su Internet.
    • Se vivi in una città molto grande potresti trovare più di un centro che offre questo servizio. Scegli quello che ti piace di più dopo aver dato un'occhiata ai loro siti web o dopo aver richiesto informazioni per telefono.
    • Puoi ricevere un'indicazione sul centro che fa al caso tuo chiamando un avvocato esperto in diritti degli animali. Potrebbe darti il contatto del centro di mediazione di comunità che preferisce.
    • In base all'ente che gestisce il centro di mediazione, il servizio potrebbe essere gratuito oppure avere un costo relativamente contenuto. È anche possibile che il costo sia proporzionato al reddito di chi richiede la mediazione.
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    Proponi la mediazione al tuo ex. Dato che la mediazione avviene solo su base volontaria, non puoi forzare il tuo ex a parteciparvi se non è interessato. Puoi però proporgliela, e provare a convincerlo dicendo che è il modo più semplice per risolvere la questione.[15]
    • Il centro di mediazione che hai scelto potrebbe pubblicare degli opuscoli illustrativi che ne spiegano funzionamento e servizi in modo chiaro.
    • Spiega al tuo ex che la mediazione significa che una terza parte neutrale collaborerà con voi per cercare una soluzione gradita a tutti. Non ci saranno pressioni su di te perché un accordo venga raggiunto, e se il tentativo dovesse fallire potrai semplicemente andartene.
    • Un altro beneficio della mediazione è che qualsiasi accordo che raggiungete avrà natura riservata. Questo può essere utile se il tuo ex si preoccupa di come verrà percepita una discussione sulla custodia di un animale in un contesto pubblico come un tribunale.
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    Preparati alla mediazione. Se prima della mediazione hai già provato a risolvere la questione con il tuo ex di persona, è possibile che hai ancora degli appunti; puoi riutilizzarli per stabilire gli argomenti di cui vuoi trattare durante l'incontro di mediazione.[16]
    • Aver già fatto un tentativo può anche essere utile a trovare i punti dove il disaccordo è più netto.
    • Puoi aiutare il mediatore a individuare i punti sui quali è facile trovare terreno comune, e quelli dove invece lo scontro è acceso.
    • Prenditi del tempo per pensare agli obiettivi che vuoi raggiungere con la mediazione. Magari il risultato che vuoi ottenere è la custodia totale per far sì che il tuo ex scompaia del tutto dalla tua vita e da quella dell'animale.
    • Un risultato del genere è improbabile (altrimenti non cercheresti la mediazione), quindi prova a pensare ad alcuni punti su cui sei disposto a scendere a compromessi e comunicali al mediatore.
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    Recati all'incontro di mediazione. Il giorno dell'appuntamento, prova ad arrivare sul luogo dove si terrà l'incontro con almeno 10 minuti di anticipo, in modo da poter raggiungere il posto giusto e sistemarti prima di iniziare.[17]
    • La mediazione non è un processo: non sarai in tribunale, ma probabilmente in un luogo simile a un ufficio. Tuttavia, vestiti lo stesso bene e in modo discreto. Sarà meglio non fare cattiva impressione sul mediatore!
    • Porta con te tutti gli appunti e il materiale che vuoi usare durante l'incontro. Puoi anche portare una foto dell'animale, in modo da poterti concentrare sull'immagine durante la negoziazione.
    • Di solito verrai condotto in una stanza privata, ma è possibile che dovrai aspettare in una sala d'attesa. Se il tuo ex non è ancora arrivato potresti presentarti al mediatore, ma non aspettarti di intrattenerci una conversazione.
    • Solitamente il mediatore eviterà le conversazioni prolungate, in modo da restare neutrale e aiutarvi a trovare una soluzione gradita a entrambi.
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    Fai un discorso d'apertura. Probabilmente, dopo che tu e il tuo ex sarete arrivati, il mediatore inizierà con una breve introduzione e illustrerà la procedura. Potrebbe poi chiedere a ciascuno di voi di fare un breve discorso d'apertura.[18]
    • Questo discorso iniziale non deve essere lungo e appassionato come se fossi in tribunale, e non dovrebbe includere una frase riassuntiva come “Voglio che l’animale sia affidato esclusivamente a me”. Frasi del genere non aiutano in sede di mediazione.
    • Inserisci due o tre punti a tuo favore. Per esempio, puoi dire: “Credo sia giusto affidare a me l’animale dato che sono stato io a prenderlo dal canile, a dargli un nome e a nutrirlo ogni giorno. Inoltre ero sempre io a portarlo dal veterinario”.
    • Non devi limitarti solo ai fatti. Se non hai molti argomenti concreti puoi spiegare che tu e il tuo animale domestico avevate un legame speciale. Per esempio, puoi dire che il tuo gatto dorme con te tutte le notti e che ti aspetta all'ingresso quando torni dal lavoro.
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    Collabora con il mediatore. Dopo che questa fase iniziale si conclude, il mediatore solitamente vi fa spostare in stanze separate, e inizia il vero e proprio processo di mediazione.[19] [20]
    • Prima di separarvi, è possibile che il mediatore individui alcune questioni sulle quali tu e il tuo ex potete trovare facilmente un accordo.
    • La capacità di venirsi incontro, anche su questioni di scarsa importanza, rende più semplice trovare accordi e compromessi più avanti nella mediazione.
    • Una volta separati, il mediatore andrà avanti e indietro tra voi due, discutendo la situazione e cercando possibili compromessi.
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    Firma un accordo scritto. Se riuscite a raggiungere un accordo tramite la mediazione, di solito il mediatore lo mette per iscritto e ve lo fa firmare. Leggilo attentamente e assicurati che rispecchi tutto quello che avete discusso.[21]
    • L’accordo sulla custodia che stipulate può trattare vari aspetti della cura di un animale domestico. Non per forza riguarderà dunque solo chi potrà tenere l’animale, ma anche il tipo di cibo che mangia, le specifiche attività che lo riguardano o i servizi veterinari di cui ha bisogno.
    • Per esempio, è possibile che il tuo ex accetti che sia tu ad avere la custodia a condizione che almeno una volta a settimana porti il cane al suo parco preferito.
    • Prendi sul serio questo accordo, comprese le cose meno importanti che include: una volta firmato il documento sarà giuridicamente vincolante e può essere fatto applicare da un tribunale.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Ottenere la Custodia in Tribunale

  1. 1
    Individua il tribunale competente. Se stai pensando di citare in giudizio il tuo ex per la custodia dell’animale, la prima cosa da fare sarà capire quale sia l’organo giudiziario competente sulla faccenda.[22] [23] [24]
    • Se eravate sposati e state divorziando, la questione dell’animale domestico sarà trattata nelle udienze relative al divorzio.
    • Se invece non eravate sposati, dovrai intraprendere un’azione legale per conto tuo.
    • Nella maggior parte dei casi, la competenza del caso spetterà al tribunale civile.
    • Se l’animale è attualmente in possesso del tuo ex, il tribunale civile ha autorità sufficiente a ordinare che ti sia restituito.
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    Rivolgiti a un avvocato. Se vuoi che la custodia dell’animale sia decisa con un procedimento legale, avrai migliori possibilità di successo se ti rivolgi a un avvocato esperto dell’ambito. Anche se hai già contattato un avvocato divorzista, può essere utile consultarne uno più specializzato sulle leggi riguardanti gli animali.[25]
    • Ricorda che il diritto riguardante gli animali è un ambito abbastanza nuovo della giurisprudenza. Potrebbe essere difficile trovare un avvocato specializzato in cause riguardanti gli animali, a meno che tu non viva in una città abbastanza grande.
    • Tuttavia, proprio perché si tratta di un ambito relativamente nuovo e in rapido cambiamento, è importante trovare un avvocato che abbia già lavorato a casi simili al tuo.
    • Le associazioni dedicate alla protezione degli animali della tua zona, o altri gruppi non a scopo di lucro, possono aiutarti a entrare in contatto con un avvocato che fa al caso tuo.
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    Avvia l’azione legale. Dopo aver consultato un avvocato, se vuoi citare in giudizio il tuo ex fallo prima possibile. L'avvocato provvederà a far partire il procedimento legale iscrivendo a ruolo un atto di citazione.[26] [27]
    • Sappi che dovrai per forza di cose essere rappresentato da un avvocato, senza il quale non potrai agire in giudizio presso un tribunale civile. L’avvocato redigerà i vari documenti, incluso l’atto di citazione.
    • L'atto di citazione descrive i fatti riguardanti la situazione e specifica le richieste che si avanzano e i testimoni che si vuole convocare.
    • Ricorda che dovrai pagare un contributo unificato – che di solito è di diverse centinaia di euro. Se il tuo reddito è inferiore a una certa cifra puoi ottenere l'esenzione dal pagamento del contributo unificato e venire ammesso al gratuito patrocinio a carico dello Stato.[28]
    • L’avvocato che hai scelto notificherà all’altra parte l’atto di citazione, che contiene già una possibile data di udienza. Solo dopo la notifica provvederà all’iscrizione a ruolo, e successivamente la data sarà confermata o rinviata.
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    Aspetta che avvenga la notifica al tuo ex. Oltre alla copia dei documenti destinata a te, l’atto di citazione deve arrivare al tuo ex perché sappia di essere stato citato in giudizio, ma non sarai tu personalmente a occuparti di questo.[29]
    • In alcuni casi, sarà l’ufficiale giudiziario a notificare l’atto al tuo ex.
    • In altri casi, invece, l’avvocato stesso è autorizzato alle notifiche in proprio, quindi provvederà personalmente a spedire l’atto tramite l’ufficio postale.
    • In questo caso, se il tuo ex ha un indirizzo di posta elettronica certificata potrà anche ricevere la notifica via email.
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    Aspetta la prossima mossa del tuo ex. Non è tenuto a rispondere all’atto di citazione; in risposta potrà costituirsi in giudizio, ossia comparire all’udienza personalmente o solo tramite rappresentazione dell’avvocato.
    • Può anche decidere di non rispondere in alcun modo alla notifica, senza presentarsi né assumere un avvocato.
    • In questo caso, la causa proseguirà ugualmente “in contumacia”, cioè in assenza dell’altra parte.
    • È possibile che il tuo ex ti contatti e cerchi un accordo, evitando di arrivare al processo vero e proprio.
    • L'alternativa è che il tuo ex si costituisca ma decida di non collaborare, e provi a ostacolare la tua richiesta di affido presentando le proprie ragioni.
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    Raccogli prove che supportino la tua richiesta. In tribunale ciò che più conta sono le prove. Se hai qualcosa che dimostri che l'animale ha un legame più forte con te o che sei quello che se ne è preso cura, sarà più facile ottenere la custodia.[30] [31] [32] [33]
    • Questa è ovviamente una fase molto delicata, per cui fai mente locale e cerca di pensare a dove potrebbero essere le possibili prove a tuo favore da presentare in tribunale.
    • Ovviamente le prove cartacee sono quelle maggiormente spendibili in tribunale, per esempio le ricevute di pagamento.
    • Tra le possibili prove a tuo favore ci sono documenti che dimostrano che sei stato tu a decidere l'adozione dell'animale, o che sei stato soprattutto tu a comprargli il cibo e a portarlo dal veterinario.
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    Presenta il caso in tribunale. Quando arriva la data dell'udienza avrai la possibilità di esporre il tuo pensiero al giudice e mostrare le prove, cercando di dimostrare che meriti l'affido dell'animale. In generale il tuo avvocato parlerà per te, ma aspettati comunque di dover prendere la parola.[34] [35]
    • Cerca di presentarti in tribunale almeno 30 minuti prima dell'orario fissato per l'udienza, ma ricorda che probabilmente il giudice presenzierà diversi casi nella stessa giornata.
    • Una volta superati i controlli di sicurezza, trova l’aula di udienza assegnata al tuo caso e aspetta il tuo turno. Comparirai davanti al giudice insieme al tuo avvocato.
    • Come in qualsiasi processo, puoi presentare delle prove o anche dei testimoni a sostegno dei tuoi argomenti. Per esempio puoi chiedere a un amico di testimoniare riguardo al tuo legame con l'animale domestico.
    • Anche il tuo veterinario o un assistente del suo ufficio possono essere ottimi testimoni se sei l'unico che si occupava di portare l'animale dal veterinario.
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    Ascolta gli argomenti del tuo ex. Una volta presentata la tua versione dei fatti, anche il tuo ex avrà l'opportunità di parlare. Come te, potrà presentare prove o testimoni a suo favore.[36]
    • Mentre parla il tuo ex, attento ai gesti che fai e presta attenzione. Evita di metterti a urlare o di interromperlo, anche se lui ha interrotto te.
    • Se il tuo ex presenta dei testimoni, potrai fare un controinterrogatorio (tramite il tuo avvocato). Ascolta con attenzione le loro dichiarazioni, e in base alle tue conoscenze sulla persona in questione potrai indicare successivamente all’avvocato che quelle affermazioni non erano attendibili. L’avvocato deciderà se è il caso di impugnare le affermazioni.
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    Aspetta la decisione del giudice. Una volta ascoltate entrambe le parti, il giudice deciderà a chi affidare l'animale. [37]
    • Probabilmente dovrai aspettare un po’ di tempo prima di ricevere la sentenza scritta.
    • Anche se il giudice emette una sentenza a tuo favore, non sarà il tribunale a farla eseguire immediatamente.
    • L’avvocato può aiutarti a capire cosa fare nel caso in cui il tuo ex non esegua l’ordine del tribunale e si ostini a non cedere l’animale. Solitamente si può richiedere che si proceda all’esecuzione forzata.
    • In ogni caso, se ti viene notificata una decisione sfavorevole, hai un tempo limitato per presentare appello (solitamente 30 giorni).
    • Chiedi all'avvocato se ci sono le basi per un appello.
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  2. http://source.southuniversity.edu/deciding-who-keeps-pets-after-a-breakup-117444.aspx
  3. https://www.animallaw.info/intro/custody-pets-divorce
  4. http://aldf.org/resources/other-issues-regarding-your-companion-animal/what-to-do-if-you-are-involved-in-a-custody-battle-over-your-companion-animal/
  5. http://www.nolo.com/legal-encyclopedia/mediation-six-stages-30252.html
  6. http://www.nolo.com/legal-encyclopedia/mediation-six-stages-30252.html
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  18. http://www.courts.ca.gov/1089.htm
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  20. http://www.courts.ca.gov/selfhelp-serving.htm
  21. http://source.southuniversity.edu/deciding-who-keeps-pets-after-a-breakup-117444.aspx
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  23. http://www.courts.ca.gov/1094.htm
  24. http://www.courts.ca.gov/1093.htm
  25. http://blogs.findlaw.com/law_and_life/2012/10/pet-custody-laws-5-things-to-know.html
  26. http://www.courts.ca.gov/1094.htm
  27. http://www.courts.ca.gov/1094.htm
  28. http://www.courts.ca.gov/1094.htm

Informazioni su questo wikiHow

Jennifer Mueller, JD
Co-redatto da:
Avvocatessa
Questo articolo è stato co-redatto da Jennifer Mueller, JD. Jennifer Mueller è un'esperta legale all'interno di wikiHow. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l'Indiana University Maurer School of Law nel 2006. Questo articolo è stato visualizzato 1 987 volte
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