Questo articolo è stato co-redatto da Carrie Noriega, MD. La Dottoressa Noriega è un'Ostetrica e Ginecologa Iscritta all'Albo dei Medici Specialisti in Colorado. Ha portato a termine il suo internato presso la University of Missouri - Kansas City nel 2005.
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Durante un parto in acqua la madre sceglie di mettere al mondo il bambino in una vasca piena d'acqua. Questa è una tecnica che allevia il travaglio; tuttavia, esistono alcune prove che dimostrano che tale tipo di parto può aumentare il rischio che il bimbo inspiri dell'acqua. Se stai prendendo in considerazione questa opzione, informati al meglio prima di decidere che si tratti della soluzione giusta per te.
Passaggi
Informarsi in Merito al Processo
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1Informati sul motivo per cui alcune donne scelgono il parto in acqua. Durante questo parto il bambino nasce in una vasca piena di acqua tiepida; si tratta di una scelta del tutto personale e sono molte le ragioni per cui una donna sceglie di far nascere il proprio figlio in questa maniera anziché in quella tradizionale. Dovresti però conoscere la logica che sta alla base di tale tecnica, prima di decidere.
- Il feto trascorre nove mesi immerso nel liquido del sacco amniotico. Molte donne e medici ritengono che il passaggio dal grembo sia più facile se il bambino nasce restando immerso nell'acqua prima di essere esposto all'aria;[1] tuttavia, non sono state eseguite sufficienti ricerche a sostegno di tale teoria e si tratta solo di opinioni.
- Per molte donne questa maniera di partorire può essere meno dolorosa; quelle che trascorrono il travaglio in acqua hanno bisogno della metà degli antidolorifici rispetto alle donne che partoriscono con il metodo convenzionale.[2]
- È abbastanza normale che durante il parto si laceri il perineo, l'area tra la vagina e l'ano; l'acqua calda può ammorbidire questi tessuti, rendendo la pelle più elastica e facilitando il passaggio del nascituro. Durante il parto in acqua ci sono meno probabilità che si verifichino lesioni o altri danni alla pelle.[3]
- Per molte donne l'acqua calda dona sollievo e riduce lo stress del travaglio; inoltre, è nota per stimolare il rilascio delle endorfine, definite anche "ormoni della felicità".[4]
- In più, l'acqua sostiene il peso del corpo, in modo che diventi più facile restare seduta in posizione verticale durante il parto; questa postura permette al bacino di aprirsi e di far passare il bambino.[5]
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2Decidi se vuoi partorire in ospedale o a casa. Il parto in acqua può avvenire in entrambe le circostante; a seconda della tua scelta, ci sono specifiche considerazioni da fare per ciascun metodo.
- Se scegli di andare in ospedale, devi assicurarti che la struttura sia in grado e disposta a farti partorire in acqua; molte cliniche hanno in realtà regole che vietano tale pratica o non hanno le risorse appropriate per poterla mettere in atto.[6] Se scegli comunque questa strada, devi assicurarti che il parto in acqua sia permesso nella clinica che hai scelto e che ci sia un ginecologo o un ostetrico che possa aiutarti; se scegli questo tipo di parto e il tuo ginecologo non ti offre tale possibilità, potresti dover cambiare ospedale o medico.
- Quasi sempre il parto in acqua avviene in casa o in qualche centro alternativo per le nascite, dato che molti ospedali non sono in grado di offrire tale opzione.[7] In questo caso, visto che non ti trovi in una struttura attrezzata, dovrai noleggiare o farti prestare il necessario, come la vasca. Dovrai trovare inoltre una doula o un ostetrico che ti aiuti durante il processo.[8]
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3Sii consapevole dei fattori di rischio. In determinate circostanze, questo tipo di parto comporta maggiori probabilità di complicazioni. Se soffri di una delle seguenti patologie o se ti trovi in determinate situazioni, potrebbe essere necessario rinunciare a questa tecnica, soprattutto se messa in atto fuori da una struttura ospedaliera.
- Malattia cronica e duratura, come diabete, ipertensione, herpes ed epilessia;[9]
- Sei in sovrappeso;[10]
- Hai sofferto di forti emorragie durante una gravidanza o un parto pregresso;[11]
- Il travaglio è prematuro;[12]
- Hai avuto complicazioni durante la gravidanza, come la preeclampsia (gestosi) e il diabete gestazionale;[13]
- Parto pretermine, vale a dire che entri in travaglio due settimane prima della data presunta del parto.[14]
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Partorire in Acqua in Ospedale
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1Trova la struttura che ti permetta tale opportunità. Come già accennato, non tutte le cliniche offrono questo tipo di parto; prima di programmarlo, assicurati che l'ospedale, il medico, l'ostetrico e gli infermieri conoscano questo tuo desiderio e siano disposti a soddisfarlo.
- Parla con il ginecologo o l'ostetrico in merito a questa tua scelta; dovrebbero essere in grado di dirti se il parto in acqua è consentito nella struttura che hai scelto e se sono disposti ad aiutarti; potrebbe essere necessario cambiare ospedale o medici prima di trovare la clinica in cui poter procedere in tal modo.
- Esistono diverse associazioni che tutelano le madri che desiderano partorire in acqua e possono farsi carico di difendere i tuoi diritti presso l'ospedale a cui ti sei rivolta, se hai difficoltà a ottenere il permesso dalla struttura ospedaliera.[15]
- Puoi anche fare una ricerca online per trovare cliniche e ospedali in cui è previsto e concesso tale tipo di parto; trova la struttura più vicina alla tua zona.
- Non esitare a porre tutte le domande che ritieni necessarie. Chiedi al ginecologo, all'ostetrico e agli infermieri ogni dettaglio in merito al parto in acqua, oltre alla loro opinione professionale ed esperienza al riguardo; devi esporre a questi professionisti ogni dubbio prima di stabilire un programma per la nascita.[16]
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2Procurati la vasca per il parto. Non tutti gli ospedali la forniscono; devi essere certa di averla prima di entrare in travaglio.
- Circa la metà di tutti gli ospedali è dotata di vasche per il parto in acqua; tuttavia, anche se quello in cui ti rechi ne è provvisto, non è detto che tu la possa usare. Potrebbe servire a un'altra paziente o magari deve essere lavata e non è disponibile per te; è anche possibile che al momento del tuo parto in clinica non ci siano medici, ostetrici o altro personale esperti in questo tipo di procedura.[17]
- Se il tuo ospedale non ha una vasca pronta per quando devi partorire, potresti essere trasferita presso un'altra struttura della tua zona o scegliere di procedere a casa.[18]
- Puoi anche optare per una vasca a noleggio o acquistarla. Se vuoi portare la tua stessa attrezzatura in ospedale, questa deve essere approvata in anticipo. La clinica deve assicurarsi che ci sia una stanza libera in cui posizionare la vasca e che ci sia qualcuno che possa trasportarla all'ospedale quando arriva il momento del parto. Idealmente, dovresti noleggiarne una per 4-6 settimane a partire da 2-3 settimane prima delle data prevista della nascita del bimbo.[19]
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3Prepara un piano alternativo. Durante il travaglio potrebbero sorgere delle complicazioni che impediscono di procedere con il parto in acqua; devi pertanto trovare un'alternativa nel caso sia necessario interrompere questa tecnica.
- Se è necessario indurre il travaglio, il parto in acqua potrebbe non essere possibile, in base alle circostanze individuali e ai motivi che hanno condotto alla necessità di forzare il travaglio. I farmaci che vengono usati a tale scopo possono a volte stressare il bambino, che deve essere monitorato costantemente durante tutto il processo, cosa che non è possibile quando la nascita avviene in acqua.[20]
- Se il bambino è in posizione podalica, potrebbe essere necessario un parto cesareo per garantire la sua sicurezza; anche in questo caso, non è possibile procedere con il parto in acqua.[21]
- Se la pressione sanguigna aumenta improvvisamente, potresti dover uscire dalla vasca.[22]
- Se nell'acqua si notano i primi escrementi del bambino (meconio), devi uscire dalla vasca per evitare che il bimbo li aspiri.[23]
- Se stai avendo un parto prematuro, vale a dire che il bimbo sta nascendo con più di tre settimane di anticipo, probabilmente non ti verrà concesso l'utilizzo della vasca, perché ci sono maggiori rischi di complicazioni per te e per il nascituro.[24]
- Per tutte queste ragioni, dovresti predisporre un piano alternativo in modo che, in caso di necessità, tu possa ancora mantenere il controllo sulla nascita del bimbo e fare alcune scelte.
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Partorire in Acqua a Casa
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1Scegli l'ostetrico. Se hai optato per partorire a casa, devi trovare un ostetrico abilitato che sia presente al momento del travaglio. Sul web puoi trovare molti siti e associazioni in grado di indicarti del personale qualificato nella tua zona. Se conosci altre mamme che hanno partorito in acqua a casa, puoi chiedere loro qualche nominativo.
- Prepara una serie di domande da porre. Chiedi all'ostetrico qual è la sua esperienza in questo campo, che formazione ha avuto e quali servizi è in grado di offrire a te e al bimbo. Assicurati di conoscere la sua disponibilità. Lavora con assistenti? È in grado di assicurarti la sua presenza durante il parto e, in caso negativo, cosa succederebbe?[25]
- Sappi quali attrezzature ti vengono fornite e quali invece devi procurare tu stessa.[26]
- Verifica che l'ostetrico conosca quanto più possibile la tua storia clinica e personale. Informalo delle tue precedenti gravidanze, delle eventuali pratiche religiose o spirituali che sono importanti per il tuo parto e di tutte le preoccupazioni che hai in merito a questa procedura in casa.[27]
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2Scegli la vasca. Quando vuoi partorire in casa, devi averne già una disponibile nella tua abitazione.
- L'ostetrico può aiutarti a sceglierla e indicarti eventuali aziende che la noleggiano o la vendono.[28]
- Quando ti accingi ad acquistarne una, devi considerare una serie di fattori. Quanto spazio hai a disposizione? Quale stanza scegli per partorire e, se opti per una al piano superiore, il pavimento è abbastanza robusto per sostenere il peso della vasca piena d'acqua?[29]
- Alcuni modelli sono dotati di sistema di filtraggio e riscaldamento che permette di avere la vasca pronta prima che inizi il travaglio. Questo può rappresentare un ottimo investimento, dato che in tal modo puoi preparare la vasca in anticipo e tu e il tuo partner non dovete preoccuparvi di riempirla e prepararla durante il travaglio.[30]
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3Riempi la vasca e chiama l'ostetrico non appena inizia il travaglio. Quando noti i primi segnali, devi avvisarlo e cominciare a riempire la vasca in preparazione della nascita del bimbo.
- Fai in modo di avere a disposizione un termometro per monitorare la temperatura dell'acqua, che dovrebbe essere tra i 37 e i 38 °C, ma non più di 38,5 °C. Il partner o i tuoi aiutanti dovrebbero essere pronti per controllare la temperatura durante tutto il travaglio.[31]
- Tieni a portata di mano dei panni umidi, oltre ad acqua da bere, per rinfrescarti se inizi a provare un caldo sempre maggiore e fastidioso durante il processo.[32]
- Assicurati che la fornitura di acqua calda sia sufficiente per riempire tutta la vasca e di sapere dove smaltirla al termine del parto.[33]
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4Sii preparata per eventuali emergenze. Dato che ti trovi a casa e non in una struttura ospedaliera, devi essere ancora più reattiva e pronta in caso di possibili complicazioni; accertati di aver predisposto un piano per ogni necessità urgente.
- Sappi come uscire dalla vasca in modo sicuro. Potresti impiegare un po' di tempo prima di riuscirci, ma l'ostetrico dovrebbe essere in grado di assisterti in questa situazione.[34]
- Tieni pronto un numero di emergenza, non esitare a chiamare il 118 e chiedere un'ambulanza se sorgono complicazioni più gravi.
- L'ostetrico dovrebbe avere l'attrezzatura adeguata per monitorare il battito cardiaco del bambino e altri segni vitali durante il travaglio. Se nota qualsiasi segnale preoccupante, dovrebbe sapere come reagire e mettere in pratica il piano che hai concordato con lui in anticipo in merito al parto.
- Come nel caso di una nascita in ospedale, possono sorgere alcune complicazioni che rendono impossibile la procedura in acqua. Per tale motivo, assicurati di avere un piano alternativo, nel caso il nascituro sia podalico, il parto sia pretermine, la pressione sanguigna elevata o se si manifestano altri potenziali problemi.
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Sapere che cosa Aspettarsi
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1Entra in acqua in posizione eretta. Uno dei vantaggi di questa tecnica è il sostegno fornito dall'acqua che permette di assumere più facilmente la posizione verticale, che molte donne trovano più confortevole rispetto alla posizione supina.
- Resta in posizione seduta ed eretta durante il travaglio e le spinte; l'acqua sostiene il tuo peso e consente di muovere il corpo in maniera più agile.[35]
- Alcune prove suggeriscono che l'uscita del bimbo è più facile in acqua rispetto che nell'aria e che la posizione verticale aumenta l'apertura del bacino.[36]
- Molte donne temono che la postura verticale le induca a un rilascio accidentale delle feci. Sebbene sia un evento possible, è raro che causi complicazioni e parecchie donne neppure se ne rendono conto. L'ostetrico o il ginecologo rimuove qualsiasi escremento dall'acqua.[37]
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2Sappi come questa esperienza si riflette sul neonato. Sebbene non si possa sapere con certezza quello che un bimbo prova durante il parto, molte persone sostengono che quello in acqua sia meno traumatico.
- L'acqua calda ricrea in teoria lo stesso ambiente del grembo materno, riducendo l'intensità del processo di accesso al mondo del bimbo.[38]
- Anche se molti temono che il nascituro possa inspirare dell'acqua, in realtà molti bambini non respirano per la prima volta finché non sono sollevati in maniera sicura in superficie. I neonati corrono in genere questo rischio solo se la loro testa viene portata fuori dall'acqua prima che il resto del corpo esca dal canale del parto o se c'è un problema con l'ossigenazione della placenta durante il travaglio.[39]
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3Organizzati per il primo respiro del bambino. Si tratta di uno degli eventi più stressanti del parto in acqua, dato che sia la madre sia il medico temono che il piccolo possa inspirare sott'acqua. Tuttavia, rispettando un protocollo adeguato e prendendo le dovute precauzioni, il piccolo dovrebbe respirare in sicurezza sopra la superficie.
- Il piccolo dovrebbe essere estratto dall'acqua subito dopo l'ultima spinta e non dovrebbe restare sott'acqua per più di pochi minuti; in base al piano che hai stabilito, il partner o l'ostetrico dovrebbe sollevare il neonato fino alla superficie.[40]
- Quando si lacera il cordone ombelicale o la placenta, il piccolo non riceve più ossigeno; accertati che si trovi fuori dall'acqua quanto questo fenomeno avviene.[41]
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Consigli
- Prima di pianificare un parto in acqua dovresti chiedere al medico quali sono le possibili complicazioni; esistono una serie di patologie che rendono il processo più rischioso.
Riferimenti
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