Quanto tempo è passato da quando hai fatto l'ultimo pianto bello e liberatorio? Piangere, in realtà, ti fa subito sentire meglio, perché è il modo in cui l'organismo si libera dello stress. Tuttavia, se sono passati mesi o addirittura anni da quando hai pianto l'ultima volta, può essere difficile ricordare come iniziare. Recati in un posto tranquillo, allontana le distrazioni e concediti di vivere profondamente le emozioni per metterti nel giusto stato d'animo. Continua a leggere per imparare quali tecniche aiuteranno le tue lacrime a scorrere liberamente.

Parte 1
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Lasciare Scorrere le Lacrime

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    Trova un posto adatto in cui piangere. La maggior parte delle persone che hanno difficoltà a piangere preferisce liberare le proprie emozioni in solitudine, lontano dagli altri. Può essere più facile sfogare quello che si prova quando non occorre preoccuparsi di quello che gli altri potrebbero pensare. Non c'è nulla di male a piangere di fronte agli altri, ma potresti trovarti maggiormente a tuo agio da solo, almeno i primi tempi.
    • La camera da letto può essere un'ottima soluzione, purché sia un luogo tranquillo e privato.
    • Se in casa vivono molte persone, prendi l'auto e recati in un ambiente tranquillo e riservato dove poter piangere in macchina. Tuttavia, sii certo di riuscire a guidare tanto all'andata quanto al ritorno: può essere pericoloso piangere alla guida.
    • Puoi anche piangere sotto la doccia, nessuno ti sentirà.
    • Stare fuori casa potrebbe aiutarti a liberare la mente ed elaborare le tue emozioni. Cerca un luogo riservato, in un parco o in spiaggia.
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    Svuota la testa dalle distrazioni. Molte persone accantonano i propri sentimenti e si tuffano in mille distrazioni per non piangere. Questa tecnica è così efficace che è possibile passare mesi o anni senza piangere. Di solito, al primo segnale di tristezza, accendi il televisore e trascorri la serata a ridere davanti al tuo programma preferito? La prossima volta che inizi a sentirti un po' giù, resisti a questo impulso e concediti la possibilità di entrare in contatto con le tue emozioni. Questo è il primo passo per riuscire a fare un bel pianto liberatorio.
    • Esistono molti altri tipi di distrazione. Puoi trattenerti al lavoro fino a tardi la sera, passare tutto il tempo libero uscendo con gli amici, anziché restando solo, o leggere articoli su Internet finché non ti addormenti. Presta attenzione a ciò che normalmente fai quando non vuoi ascoltare le tue emozioni e prova a fermarti concentrandoti, invece, sul tuo stato d'animo.
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    Analizza profondamente quello che ti rende triste. Invece di lasciare che i tuoi pensieri ti distraggano con qualcosa di meno importante, concentrati sulle principali emozioni che ribollono in testa. Esaminale anziché scacciarle.
    • Se sei triste, rifletti sulla situazione da cui sono scaturiti i tuoi sentimenti. Pensa a quanto vorresti che non fosse accaduto, a come era la tua vita prima che si verificasse e a come sarà d'ora in poi. Datti il tempo, il modo di capire e metabolizzare la perdita di quello che avrebbe potuto essere.
    • Al di là della forte emozione che ti sta spingendo a piangere, l'importante è viverla, concedendole di occupare un posto rilevante nella tua mente. Pensa a quanto ti sta stressando e al sollievo che potresti avere se il problema scomparisse.
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    Lascia montare le tue emozioni fino al punto di piangere. Inizi a sentire la gola stringersi un po'? Non trattenerti e non obbligarti a non pensare al motivo che ti rende triste. Piuttosto lasciati sopraffare dalle emozioni. Continua a concentrarti su ciò che vorresti non fosse mai accaduto e, quando le lacrime iniziano a scorrere, non fermarle.

    Una volta che inizi a piangere davvero, probabilmente sarà difficile fermarti. Continua a far scorrere le lacrime finché non avrai "buttato tutto fuori". Lo capirai quando smetterai. In media, un pianto dura circa 6 minuti.

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    Cerca di stare meglio. Quando hai finito di piangere, osserva come ti senti. Come capita alla maggior parte delle persone, noterai di avere la mente un po' più libera dall'emozione che ti stava opprimendo. Non ti sentirai subito felice, ma probabilmente sarai più tranquillo, meno ansioso e pronto ad affrontare i tuoi problemi. Cerca di conservare questo stato d'animo e prendi l'abitudine di piangere ogni volta che vuoi. Con la pratica diventerà più facile.
    • Secondo uno studio, l'85% delle donne e il 73% degli uomini dichiara di sentirsi meglio dopo aver pianto.[1]
    • Se non ti senti bene dopo aver pianto, cerca di capirne il motivo. Può essere difficile scrollarsi di dosso anni di pregiudizi sul fatto che il pianto è un segno di debolezza e cose simili. Se ti senti in imbarazzo perché ti sei lasciato andare alle lacrime, cerca di ricordare che, in realtà, è un atteggiamento assolutamente sano e naturale.
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Parte 2
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Sentirsi a proprio Agio Piangendo

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    Dimentica tutto quello che hai imparato sul pianto. Ti hanno insegnato che chi è coraggioso non piange? Le persone che sono state educate a trattenere le emozioni da adulte hanno molte difficoltà a esprimerle. Eppure, il pianto è una parte necessaria della vita che, in realtà, favorisce una buona salute mentale. Piangere può essere un'espressione di tristezza, dolore, paura, gioia o semplicemente emozione pura ed è un modo sano e naturale di liberare le emozioni che attraversano il corpo.
    • Gli uomini tendono ad avere più problemi a lasciarsi andare alle emozioni rispetto alle donne, soprattutto perché sono sempre stati abituati ed educati a non manifestare i propri sentimenti. Tuttavia, piangere è naturale tanto per gli uomini quanto per le donne, anche se i primi lo fanno con meno frequenza. Sia i maschi sia le femmine piangono indifferentemente le stesse volte fino all'età di 12 anni.[2] Quando diventano adulti, però, in media gli uomini piangono 7 volte l'anno, mentre le donne 47 volte.[3]
    • Piangere non è affatto un segno di debolezza. È solo un'espressione emotiva che non ha nulla a che fare con il processo decisionale. Puoi comunque intraprendere azioni coraggiose, anche se prima piangi. A dire il vero, il pianto aiuta a elaborare le emozioni e a pensare in maniera più chiara in merito al problema che hai di fronte.
    • Al contrario di quello che potresti avere sentito, il pianto non è una prerogativa dei bambini. Questi ultimi sono più propensi a piangere perché non hanno ancora interiorizzato l'idea che il pianto sia una cosa "sbagliata". Tuttavia, tale necessità non sparisce quando si cresce.
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    Valuta i benefici del pianto. Piangere è un modo in cui le persone allentano la tensione emotiva. Si tratta di una funzione corporale piuttosto naturale che si attiva in conseguenza delle emozioni che si provano e che occorre sfogare. È interessante notare che gli esseri umani sono gli unici mammiferi che producono lacrime per esprimere le proprie emozioni. Piangere, in realtà, è un meccanismo di sopravvivenza che ci aiuta nei seguenti modi:
    • Allevia lo stress e abbassa la pressione sanguigna. Nel corso del tempo è probabile che uno stress intenso e la pressione alta causino gravi problemi di salute, perciò il pianto aiuta a limitarli almeno in parte.
    • È un modo per eliminare le tossine che si accumulano quando sei arrabbiato. Alcune sostanze chimiche si accumulano nell'organismo in caso di stress. Piangere aiuta a espellerle attraverso le lacrime, soprattutto nelle lacrime di commozione, a differenza di quelle causate dall'irritazione.[4]
    • Migliora lo stato d'animo subito dopo. Non si tratta solo di una convinzione, ma è proprio un fatto scientifico. Quando piangi, il livello di manganese si abbassa. È l'accumulo di questo minerale che provoca stress e ansia, così il pianto è un modo naturale che consente di alleviare il dolore emotivo.[5]
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    Scopri perché trattieni tutto dentro. Ora che conosci tutti i meccanismi positivi che si verificano quando piangi, pensa a che cosa può succedere se impedisci alle lacrime di scorrere liberamente. Se è passato molto tempo dall'ultima volta che sei riuscito a sfogarti piangendo, potrebbe essere necessario fare uno sforzo cosciente per liberare le emozioni attraverso le lacrime.
    • Hai un'idea negativa del pianto? In tal caso, cerca di cambiare opinione e considera che non c'è nulla di sbagliato a piangere: è solo un bene per te.
    • Generalmente hai difficoltà a esprimere i tuoi sentimenti? Sarebbe un buon inizio se ti concedessi di piangere. Se sei in grado di elaborare ciò che provi in questo modo, avrai la possibilità di entrare in contatto con le tue emozioni.
    • Quando reprimi i tuoi sentimenti e trattieni le lacrime, sappi che quello che provi non sparirà. Anzi, potresti arrabbiarti o diventare insensibile.
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    Concediti di piangere. Il pianto ti dà la possibilità di avere più cura di te stesso e di rispettare quello che provi, invece di negarlo e trattenerlo dentro. Quando piangi, concedi a te stesso l'opportunità di esprimere chi sei. Questa libertà emotiva ha un effetto positivo sulla salute mentale.[6]
    • Se hai difficoltà a esprimere le tue emozioni, torna col pensiero a quando eri un bambino. Rifletti su quanta libertà avevi, a quel tempo, di essere te stesso, di poter piangere quando ti sentivi triste perché era finito il momento di giocare, o quando cadevi dalla bicicletta e ti sbucciavi le ginocchia. Gli eventi che possono portarti a piangere da adulto sono sicuramente diversi da quelli che ti facevano scoppiare in lacrime quando eri bambino, ma puoi ancora tentare di ritrovare quel senso di libertà emotiva.
    • Può anche essere utile pensare a come tratti gli altri quando piangono. Suggerisci di smettere e trattenere le lacrime? Quando il tuo migliore amico si sente avvilito e inizia a piangere, probabilmente desideri abbracciarlo e incoraggiarlo a liberare tutte le emozioni che prova. Se regali a te stesso la stessa gentilezza, invece di censurarti, può essere più facile riuscire a piangere.
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Parte 3
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Usare delle Tecniche per Stimolare il Pianto

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    Guarda le vecchie foto. È un modo sicuro per far scendere le lacrime, soprattutto se ti manca qualcuno in particolare, la tua famiglia o se sei triste per il fatto che la vita è così cambiata. Sfoglia un vecchio album di fotografie o guardale al computer, scorrile una a una per tutto il tempo che desideri. Ricorda i bei momenti che hai trascorso con le persone ritratte o quanto hai amato un particolare luogo.
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    Guarda un film commovente. Può essere molto catartico guardare un film con una trama talmente triste da farti piangere. Anche se la storia racconta una situazione completamente diversa dalla tua, guardare i personaggi che attraversano momenti difficili e piangono potrebbe aiutarti a dare sfogo alle tue lacrime. Quando inizi a piangere durante un film, pensa alla tua situazione, in modo da poter elaborare quello che provi riguardo alla tua vita. Se hai bisogno di suggerimenti per un film commovente, prova questi titoli:
    • Fiori d'acciaio;
    • Amore sublime;
    • Le onde del destino;
    • Blue Valentine;
    • Rudy – Il successo di un sogno;
    • Il miglio verde;
    • Schindler's List;
    • Inside Out;
    • Titanic;
    • Il bambino con il pigiama a righe;
    • Papà, ho trovato un amico;
    • Io & Marley;
    • Storia di una ladra di libri;
    • Room;
    • Romeo + Giulietta di William Shakespeare;
    • Le pagine della nostra vita;
    • Colpa delle stelle;
    • The Giver - Il mondo di Jonas;
    • Up;
    • Zanna Gialla;
    • Dove cresce la felce rossa;
    • Hachi;
    • Forrest Gump.
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    Ascolta musica commovente. La musica giusta può essere il modo migliore per aiutare le tue emozioni a farsi strada nella mente. Per sfruttare la musica e piangere, è bene scegliere un album o un brano che hai ascoltato in un altro momento della vita o uno che ti ricordi prepotentemente qualcuno che non c'è più. Se non conosci una canzone o un artista particolare che possa aiutarti in questo senso, prova ad ascoltare uno dei seguenti brani, tutti estremamente tristi:
    • "Not the Love We Dream Of" - Gary Numan
    • "Lost" - Gary Numan
    • "I'm So Lonesome I Could Cry" - Hank Williams
    • "Hurt" - Johnny Cash
    • "Tears in Heaven" - Eric Clapton
    • "On My Own" - Les Misérables
    • "Jolene" - Dolly Parton
    • "Motion Picture Soundtrack (solo piano)" - Radiohead
    • "Say it Like You Mean It" - Matchbook Romance
    • "I've Been Loving You Too Long" - Otis Redding
    • "How Could This Happen To Me" - Simple Plan
    • "I Know You Care" - Ellie Goulding
    • "Goodbye My Lover" - James Blunt
    • "Carry You Home" - James Blunt
    • "All By Myself" - Celine Dion
    • "My Heart Will Go On" - Celine Dion
    • "Young and Beautiful" - Lana Del Rey
    • "The Ice Is Getting Thinner" - Death Cab for Cutie
    • "Too Late" - M83
    • "Welcome to the Black Parade" - My Chemical Romance
    • "With Light There is Hope" - Princess One Point Five
    • "Apologize" - One Republic
    • "Night Owl" - Gerry Rafferty
    • "Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space" - Spiritualized
    • "8 Billion" - Trent Reznor & Atticus Ross
    • "Cry Like a Rainstorm" - Linda Ronstadt
    • "Shot" - Rochelle Jordan
    • "The Call" - Regina Spektor
    • "Blue Lips" - Regina Spektor
    • "If You Could See Me Now" - The Script
    • "Street Spirit (Fade Out)" - Radiohead
    • "Remember Everything" - Five Finger Death Punch
    • "Scars" - Papa Roach
    • "Var" - Sigur Rós
    • "The Man Who Can't Be Moved" - The Script
    • "Coming Down" - Five Finger Death Punch
    • "The Scientist" - Coldplay
    • "Wait" - M83
    • "Wound" - Arca
    • "Echoes of Silence" - The Weeknd
    • "Fourth of July" - Sufjan Stevens
    • "One more light" - Linkin Park
    • "Youth" - Daughter
    • "Don't Cry For Me Argentina" - Madonna
    • "I'm Sorry" - John Denver
    • "Iris" - John Rzeznik and The Goo Goo Dolls
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    Metti per iscritto quello che provi. Prendi carta e penna e cerca di catturare l'essenza del tuo stato d'animo. Puoi iniziare raccontando da dove provengono le tue emozioni. Descrivi i dettagli della tua relazione affettiva che si è chiusa, degli ultimi mesi di malattia di tuo padre, come hai perso il lavoro all'inizio della crisi. Dopodiché approfondisci l'argomento, delineando come un certo evento abbia cambiato la tua vita e quello che provi di conseguenza. Mettere nero su bianco i propri ricordi è anche un ottimo modo per riuscire a piangere.[7]
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    Parla con un amico, se preferisci. Può essere veramente utile confidare a qualcuno ciò che alimenta il proprio senso di tristezza, rabbia o sconforto. Descrivi come ti senti fino al punto da esaurire tutte le tue parole e le tue lacrime.
    • Potresti inoltre considerare l'idea di consultare un terapista, se ti ritrovi ad aver bisogno di piangere per lunghi periodi. Potrebbe essere il sintomo di un problema più serio, come la depressione.
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Consigli

  • Non c'è nulla di sbagliato nel pianto. Non significa che sei una persona debole. Al contrario, le lacrime sono un segno di forza.
  • Non sentirti imbarazzato per nessun motivo. Tutti piangono.
  • Tieni vicino una bottiglia d'acqua e molti fazzoletti, dato che probabilmente ne avrai bisogno.
  • Se senti il bisogno di piangere quando sei a scuola, recati in un luogo appartato, possibilmente, come in palestra, negli spogliatoi (a meno che non ci sia una lezione di ginnastica) o nell'aula magna (a meno che le classi non siano riunite lì).
  • Se ti senti giù, cerca di avere qualcuno che ti è vicino, come un amico o un familiare, e riferiscigli che cosa non va. Sfogati. Piangere non è un segno di debolezza!
  • Sappi che ci sarà sempre un altro giorno e che la gente si dimenticherà che hai pianto.
  • Confida agli altri le tue emozioni invece di trattenerle! Saranno felici di aiutarti.
  • Se senti il bisogno di piangere in classe, puoi abbassare il viso o coprirlo con un libro. Non fare rumore singhiozzando o soffiandoti il naso. Tieni un fazzoletto a portata di mano e asciuga velocemente ogni lacrima che scende sul viso. Se hai i capelli lunghi o la frangia, nascondi gli occhi per non mostrare le lacrime.
  • Ricorda che l'autolesionismo non ti aiuta ad alleviare il dolore.
  • Confida ciò che pensi a una persona di cui ti fidi. Non tenerti tutto dentro.
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Avvertenze

  • Non piangere davanti a un gruppo di persone con cui stai discutendo. Fallo in presenza di una persona fidata o quando sei solo.
  • Assicurati di aver usato un mascara waterproof se pensi di piangere durante un appuntamento.
  • Se vai a piangere in una zona dove è vietato l'accesso, potresti metterti nei guai!
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Cose che ti Serviranno

  • Fazzoletti
  • Un amico o una persona di cui ti fidi
  • Acqua per lavare il viso e/o togliere il make-up

Informazioni su questo wikiHow

Kelli Miller, LCSW, MSW
Co-redatto da:
Coach Relazionale
Questo articolo è stato co-redatto da Kelli Miller, LCSW, MSW. Kelli Miller è una psicoterapeuta, scrittrice e conduttrice TV/radio che vive nella zona di Los Angeles. Gestisce attualmente uno studio privato ed è specializzata in miglioramento delle relazioni familiari e di coppia, depressione, ansia, sessualità, genitorialità e molto altro ancora. Si occupa anche della facilitazione dei gruppi presso The Villa Treatment Center, un centro di trattamento della dipendenza da alcool e droghe. Come scrittrice, ha ricevuto il premio "Next Generation Indie Book Award" per il libro "Thriving with ADHD: A Workbook for Kids" e ha anche scritto "Professor Kelli's Guide to Finding a Husband ". Ha condotto il programma "The Dr. Debra and Therapist Kelli Show" su LA Talk Radio. Per conoscere meglio Kelli e il suo lavoro, è anche possibile seguirla su Instagram (@kellimillertherapy). Si è laureata in Servizio Sociale alla University of Pennsylvania e in Sociologia/Salute alla University of Florida. Questo articolo è stato visualizzato 180 533 volte
Categorie: Sviluppo Personale

Esonero di Responsabilità per le Informazioni di natura Medica

Il contenuto di questo articolo non è inteso come sostitutivo di un parere medico professionale, esame, diagnosi o trattamento. Dovresti sempre consultare un dottore o altri professionisti qualificati del settore dell'assistenza sanitaria prima di cominciare, cambiare o interrompere qualsiasi tipo di terapia medica.

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