Il metadone è un farmaco che viene usato come analgesico o per aiutare i tossicodipendenti a liberarsi dagli oppiacei, come l'eroina, a disintossicarsi e a gestire i sintomi dell'astinenza.[1] Agisce alterando il modo in cui il cervello e il sistema nervoso reagiscono al dolore, donando sollievo durante il processo di recupero dalle droghe. Dato che si tratta di un medicinale su prescrizione molto forte, dovrebbe essere assunto rispettando alla lettera le indicazioni del medico, per evitare di sviluppare dipendenza o di manifestare altri effetti collaterali potenzialmente pericolosi.

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Prendere il Metadone

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    Consulta il medico. Se sei interessato a prendere il metadone per superare una dipendenza da oppiacei, fissa un appuntamento con il tuo medico per un colloquio e un esame fisico. In Italia esistono numerosi regolamenti che permettono la somministrazione di questo farmaco solo attraverso il SerT, intraprendendo un percorso di recupero dalle droghe.[2] Per questa ragione, se vieni ammesso al programma, dovrai recarti al centro ogni 24-36 ore per ricevere la giusta dose di medicinale.
    • Il termine SerT è l'acronimo di "Servizio per le Tossicodipendenze".
    • La durata del trattamento con il metadone varia, ma il periodo minimo è in genere stabilito in 12 mesi.[3] Alcuni pazienti hanno bisogno di anni di cure.
    • Solitamente, viene somministrato per bocca in forma di compresse, liquida o in polvere.
    • Una singola dose non dovrebbe essere superiore a 80-100 mg al giorno con un'efficacia di 12-36 ore in base all'età, al peso, al livello di assuefazione e di tolleranza al farmaco.
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    Valuta la possibilità di prendere il metadone a casa. Dopo un periodo di progressi stabili e un rispetto costante del programma di somministrazione, potrebbe venirti concesso di portare a casa quantità maggiori di farmaco da prendere da solo.[4] Dovrai continuare ad andare dal medico affinché possa valutare i risultati e dovrai frequentare gli incontri di supporto sociale; tuttavia, sarai un po' più libero dal SerT. La decisione spetta ai medici e si basa sulla fiducia che sei riuscito a conquistare, sui referti ufficiali riguardo a quanto rispetti il programma e sul desiderio che manifesti di liberarti della dipendenza.
    • Il SerT somministra in genere metadone liquido ai pazienti, mentre prescrive la forma in polvere o compresse solubili alle persone che possono assumerlo a casa.
    • Non condividere mai la tua dose di metadone con altre persone. Vendere o regalare il farmaco è illegale.
    • Conservalo in un luogo sicuro, all'interno della tua abitazione e lontano dalla portata dei bambini.
    • Il metadone iniettabile non viene fornito dai centri di recupero né viene prescritto per l'utilizzo monitorato a casa, anche se alcuni tossicodipendenti iniettano in vena le dosi che sono riusciti a procurarsi illegalmente.
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    Non modificare mai la posologia. Il dosaggio viene stabilito solitamente in base al peso e alla tolleranza individuale agli oppiacei, ma viene calcolato e modificato nel corso del tempo a seconda dei progressi del paziente – che si manifestano come una riduzione dei sintomi di astinenza da oppiacei. Quando viene definita e poi gradualmente ridotta una posologia, è fondamentale seguire esattamente le istruzioni del medico. Non prendere un dosaggio maggiore di quello consigliato nella speranza che agisca meglio e più in fretta. Se dimentichi o manchi a una somministrazione, oppure hai la sensazione che non funzioni, non prendere una dose in più, ma riprendi il normale programma il giorno successivo.
    • Le compresse contengono circa 40 mg di metadone – il dosaggio tipico che viene prescritto alle persone che possono seguire la terapia a casa.
    • Se non riesci a ricordare le indicazioni del medico, segui le istruzioni che trovi sull'etichetta della prescrizione oppure chiedi al farmacista di spiegarti tutto quello che non riesci a comprendere.
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    Impara come assumerlo a casa. Se ti è stato dato del metadone liquido da prendere a casa, misura la dose con precisione utilizzando una siringa o un misurino graduato speciale; puoi richiedere questi strumenti a qualunque farmacista.[5] Non mescolare il liquido con altra acqua. Se ti sono state date le compresse, scioglile in 120 ml di acqua o di succo d'arancia – la polvere non si dissolverà del tutto. Bevi immediatamente la soluzione e aggiungi un altro po' di liquido per assicurarti di assumere tutta la quantità prescritta. Non masticare mai le compresse.
    • A volte è necessario prendere solo mezza compressa; in tal caso, spezzala seguendo la linea incisa sulla pastiglia stessa.
    • Prendi il metadone ogni giorno alla stessa ora o in base alle indicazioni del medico.
    • Imposta un orologio, il cellulare o una sveglia, in modo da ricordare quando prendere il farmaco.
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    Evita il metadone se hai dei fattori di rischio. Non dovresti prenderlo se ne sei allergico, se soffri d'asma o di gravi problemi respiratori, aritmie cardiache, patologie del cuore o ostruzioni intestinali (ileo paralitico).[6] Tutti questi disturbi aumentano il rischio di manifestare reazioni negative al metadone.
    • I pazienti dovrebbero comunicare la propria storia clinica/farmacologica completa ai medici, per essere certi di utilizzare il metadone in maniera sicura.
    • Il medico diminuirà il dosaggio o ti dirà di prendere quantità inferiori di farmaco man mano che il trattamento prosegue, ma potrebbe anche aumentarlo nel caso manifestassi sintomi imprevisti di astinenza.
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Parte 2
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Informarsi sull'Uso del Metadone

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    Informati in merito allo scopo per il quale viene in genere prescritto il metadone. Questo farmaco di sintesi è stato creato per la prima volta nel 1930 da medici che volevano un analgesico che creasse molta meno dipendenza rispetto alla morfina. Nei primi anni Settanta, il metadone veniva usato più come farmaco per aiutare le persone a ridurre o abbandonare la dipendenza da oppiacei (morfina e eroina incluse), che come antidolorifico. Attualmente, è il medicinale di prima scelta per combattere la tossicodipendenza da oppiacei e viene ampiamente utilizzato nei programmi di recupero che prevedono anche un supporto sociale e psicologico.[7]
    • Se stai cercando di controllare un dolore cronico intenso e vuoi un analgesico da assumere per un lungo periodo, il metadone probabilmente non è la soluzione giusta, a causa dei suoi numerosi effetti collaterali.
    • Quando viene utilizzato nel rispetto della prescrizione e per un breve periodo, questo medicinale è relativamente efficace per aiutare le persone a riprendersi dalle dipendenze da narcotici.
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    Documentati sul meccanismo d'azione del metadone. Agisce come un analgesico modificando le modalità di risposta del cervello e del sistema nervoso ai segnali/sensazioni di dolore.[8] In questo modo, lenisce i dolorosi sintomi di astinenza da eroina e blocca gli effetti euforici degli oppiacei – in pratica, blocca il dolore senza lo "sballo". Per questo motivo, un tossicodipendente usa il metadone mentre riduce l'uso delle droghe finché non prova più dolore da astinenza. Con il tempo, è possibile abbassare gradatamente il dosaggio di metadone.
    • Questo medicinale è disponibile in compresse, in forma liquida e in cialde. Deve essere preso una volta al giorno e l'effetto analgesico dura dalle 4 alle 8 ore, in base al dosaggio.
    • I farmaci oppiacei includono l'eroina, la morfina e la codeina, anche se esistono delle varianti semi-sintetiche come l'idrocodone e l'ossicodone.
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    Sii consapevole degli effetti avversi. Sebbene il metadone sia considerato relativamente sicuro, le reazioni negative non sono rare. Quelle più comuni sono sonnolenza, vertigini, nausea, vomito e/o aumento della sudorazione.[9] Gli effetti collaterali più gravi, sebbene meno frequenti, sono respirazione superficiale e faticosa, dolore toracico, tachicardia, orticaria, grave costipazione e/o allucinazioni/confusione.[10]
    • Anche se lo scopo del metadone è quello di evitare la dipendenza, l'assuefazione e i dolorosi effetti di astinenza da oppiacei, c'è sempre il rischio di sviluppare dipendenza al farmaco.
    • Ironia della sorte, si abusa del metadone come droga illegale, sebbene la sua capacità di rendere le persone euforiche non sia così forte come quella degli altri oppiacei.
    • Le donne in stato di gravidanza o che allattano al seno possono assumere il metadone per contrastare la dipendenza (non ha effetti teratogeni); il farmaco riduce inoltre il rischio di aborto spontaneo.
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    Valuta le alternative. Esistono pochi altri farmaci per il trattamento delle dipendenze da oppiacei, oltre al metadone: la buprenorfina e il levo-alfa-acetil-metadolo (LAAM). La buprenorfina è un narcotico semi-sintetico molto forte che è stato da poco approvato per trattare la dipendenza da eroina. Causa minori problemi respiratori rispetto al metadone e si pensa che sia più difficile incappare nell'overdose. Il LAAM è una buona alternativa, perché ha effetti più duraturi – si può prendere una dose 3 volte a settimana anziché ogni giorno. Il LAAM è simile al metadone perché non genera lo "sballo", ma è considerato leggermente più sicuro in termini di effetti collaterali.
    • La buprenorfina non causa una grave dipendenza fisica o sintomi d'astinenza, quindi è più facile interromperne l'assunzione rispetto al metadone.
    • Il LAAM può innescare stati d'ansia e causare disfunzioni epatiche, ipertensione, sfoghi cutanei e nausea.
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Avvertenze

  • Non mescolare l'alcool con il metadone, perché può causare gravi complicazioni e perfino una morte improvvisa.
  • Il metadone altera la capacità di pensiero e di reazione: non guidare e non utilizzare macchinari pesanti quando lo prendi.
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Categorie: Salute
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