I gatti soffrono di malattie cardiache come qualsiasi altra specie animale, sebbene riescano a nascondere i primi segni premonitori. L'atteggiamento rilassato e la propensione a dormire tendono a mascherare sintomi che sarebbero evidenti negli animali più attivi. Un'altra complicazione che rende difficile individuare una cardiopatia è la somiglianza dei segni e dei sintomi alle malattie polmonari o respiratorie. Pertanto, è importante essere vigili per poter riconoscere eventuali problemi di salute nei gatti di casa e portarli all'attenzione del veterinario il più presto possibile.

Parte 1
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Riconoscere i Segni Premonitori

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    Osserva se il tuo gatto presenta segni di letargia. Il gatto può diventare letargico quando il suo cuore lotta contro una malattia.
    • Questo perché persino un leggero aumento dell'attività fisica, come camminare o salire le scale, richiede un maggiore funzionamento da parte del sistema circolatorio.
    • Se la circolazione è insufficiente, il gatto si sente stordito, in preda alle vertigini e debole. Pertanto, capisce che è meglio non agitarsi troppo e, quindi, tende a riposare.
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    Senti se il ritmo respiratorio è alto in maniera anomala. Il respiro veloce, anche a riposo, è un altro primo segno premonitore di problemi cardiaci. In questo caso, si parla di aumento della frequenza respiratoria.
    • Se sospetti che il tuo gatto abbia il respiro accelerato, sorveglialo e conta quanti respiri effettua nel giro di un minuto. Ripeti questa operazione più volte per essere certo che il valore sia costante. Sarà un'informazione preziosa per il veterinario, perché molti gatti vanno in iperventilazione quando si trovano in ambulatorio e l'interpretazione di questo sintomo potrebbe non risultare molto accurata.
    • La frequenza respiratoria normale nei gatti è tra 20-30 respiri al minuto. Se va oltre 35-40 respiri al minuto a riposo, è considerata elevata, mentre oltre 40 è sicuramente anomala.
    • Il gatto respira più velocemente a causa dell'accumulo di liquidi nei polmoni, che rende inefficiente lo scambio di ossigeno nei tessuti polmonari. Per ricevere abbastanza ossigeno e compensarne la scarsa presenza nell'organismo, deve fare più respiri.
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    Osserva se ansima. Se respira con la bocca o ansima, potrebbe trattarsi di un altro segno non molto positivo. È insolito per un gatto respirare con la bocca (a meno che non sia molto stressato o non abbia fatto uno sforzo fisico importante, magari giocando).
    • Respirando con la bocca, il gatto cerca di introdurre più ossigeno nei polmoni, perciò potrebbe trattarsi di un segno che indica un problema relativo allo scambio di ossigeno nei polmoni.
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    Fai attenzione se assume la posizione tipica della dispnea. Se il gatto va in fame d'aria, potrebbe mettersi nella posizione tipica della dispnea: si accovaccia sulla pancia, allungando la testa e il collo sulla stessa linea; piega le zampe anteriori, facendo uscire i gomiti dalla gabbia toracica, in modo da espandere il petto il più possibile a ogni respiro.
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    Sappi che la mancanza di appetito è motivo di preoccupazione. Molti gatti che soffrono di malattie cardiache non hanno molta fame. Quando ingoiano, infatti, sono costretti a interrompere la respirazione. Se il cuore dà problemi e non permette di respirare adeguatamente, il gatto preferisce automaticamente non mangiare per poter respirare.
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Parte 2
Parte 2 di 4:

Individuare i Segni Tardivi

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    Osserva se sviene. Purtroppo, man mano che la cardiopatia progredisce, i segni e i sintomi diventano più gravi. Un sintomo tipico della fase avanzata è lo svenimento. Il gatto può svenire regolarmente quando la circolazione non riesce a mantenere l'apporto di sangue al cervello.
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    Osserva o palpa il ventre del gatto per vedere se contiene liquidi. Un altro segno di insufficienza cardiaca in fase avanzata è l'accumulo di liquidi nella pancia. È provocato dalle variazioni dei liquidi all'interno dei vasi sanguigni che ne permettono la fuga nelle cavità interne del corpo.
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    Sappi che può verificarsi la paralisi alle zampe posteriori. Un altro segno molto grave di scompensi cardiaci è la paralisi degli arti posteriori.
    • Quando un'insufficienza cardiaca è a uno stadio avanzato, si formano coaguli di sangue che normalmente vanno a depositarsi nei punti in cui l'arteria principale si biforca alle zampe posteriori.
    • I coaguli di sangue bloccano la circolazione in questi arti, lasciando il gatto paralizzato.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Portare il Gatto dal Veterinario

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    Porta il gatto dal veterinario per un esame fisico. Se noti uno dei sintomi suddetti, fai visitare il gatto da un veterinario. Durante la visita ausculterà il cuore con uno stetoscopio e, in base a ciò che trova, indicherà gli esami più appropriati da fare.
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    Osserva il gatto per valutare come respira. Per avere un'idea generale del suo stato di salute, il veterinario potrebbe chiederti di osservare il gatto mentre riposa nella cesta.
    • Questo metodo serve per valutare la sua respirazione nei momenti in cui è più rilassato, prima che si sottoponga allo stress di un esame.
    • Il veterinario calcola la frequenza respiratoria e valuta anche come respira il gatto.
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    Controlla se presenta una respirazione anomala. Quando il gatto è sano, talvolta è difficile stabilire se la gabbia toracica si muove a ritmo del respiro. Se ha difficoltà a respirare (a causa di problemi cardiaci o polmonari), il petto si muove in maniera esagerata, andando su e giù, perciò è chiaramente visibile.
    • Puoi riscontrare una respirazione anomala se il ventre si gonfia e si sgonfia a ogni respiro. Si chiama "respirazione addominale" e indica che il gatto ha difficoltà a inspirare e a far confluire l'aria nei polmoni.
    • È importante notare che i gatti raramente tossiscono a causa di una malattia cardiaca, a differenza dei cani in cui la tosse è indice di un problema di questa natura. Infatti, sembra che i gatti non abbiano i recettori delle vie aeree che scatenano colpi di tosse in presenza di liquidi nei polmoni.
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    Informa il veterinario di qualsiasi episodio di soffio cardiaco. Il veterinario vorrà sapere se al gatto è stato precedentemente diagnosticato un soffio cardiaco.
    • Quando il gatto è giovane, la presenza del soffio cardiaco indica una patologia cardiaca preesistente, che potrebbe peggiorare.
    • Tuttavia, se è assente, anche quando l'animale è piccolo, non vuol dire che non possa insorgere successivamente. Se un gatto che non ha mai sofferto di soffio cardiaco lo sviluppa improvvisamente e presenta distress respiratorio, potrebbe essere significativo rilevarlo.
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    Fai in modo che il veterinario proceda all'auscultazione per capire se si tratta di soffio cardiaco. Il veterinario ausculterà il cuore del gatto, al fine di valutare l'eventuale presenza di un soffio al cuore, sapere quanto è forte il rumore e controllare il ritmo e la frequenza cardiaca.
    • La maggior parte dei gatti con malattie cardiache hanno il soffio cardiaco. Il rumore è causato da turbolento afflusso di sangue all'interno delle camere cardiache. Le cardiopatie come l'ispessimento dei lembi valvolari o delle pareti cardiache provocano turbolenze che vanno sotto il nome di murmure vescicolare o soffio cardiaco.
    • Se è vero che le malattie cardiache nei gatti sono spesso accompagnate dal soffio cardiaco, non è necessariamente vero il contrario. Ad esempio, non è detto che un gatto che presenta murmure vescicolare soffra di un'insufficienza cardiaca. Molte volte il soffio può essere "innocente", ovvero non è indice di problemi circolatori importanti.
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    Chiedi al veterinario se la frequenza cardiaca è normale. La frequenza cardiaca è un fattore importante per capire se il cuore ha problemi. Normalmente corrisponde a circa 120-140 battiti al minuto.
    • Tuttavia, esiste un certo margine di errore perché un gatto stressato presenta una frequenza cardiaca più veloce. Durante la visita ambulatoriale la maggior parte dei veterinari considerano normale un ritmo cardiaco entro 180 battiti al minuto. Se è al di sopra di questo valore, è decisamente troppo accelerato. Si tratta di un aspetto importante perché un cuore malato ha una ridotta gittata sistolica (ovvero a ogni battito pompa un volume di sangue inferiore ai valori normali).
    • Per compensare e salvaguardare la pressione sanguigna, il cuore batte più velocemente (un maggior numero di battiti moltiplicato per un volume di sangue inferiore può mantenere una buona circolazione).
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    Rivolgi qualche domanda al veterinario sul ritmo cardiaco. Un ritmo cardiaco anomalo è un segnale d'allarme che indica difficoltà da parte del cuore. Se è sano, rientra in una delle due categorie descritte di seguito.
    • In primo luogo, il ritmo è regolare se presenta lo stesso intervallo di tempo tra un battito e l'altro. In secondo luogo, potrebbe verificarsi una "aritmia sinusale", ovvero un'accelerazione e una decelerazione del normale battito cardiaco, che porta a sincronizzare il cuore con i movimenti respiratori.
    • Un ritmo cardiaco anormale si presenta irregolare. Potrebbe consistere in una serie di battiti cardiaci normali seguiti da schemi irregolari. Questo accade quando il muscolo cardiaco è danneggiato e il tessuto cicatriziale interferisce con i segnali elettrici del cuore, che danno istruzioni sui momenti in cui deve contrarsi e rilassarsi.
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    Assicurati che il veterinario controlli il colore della membrana mucosa del gatto. Se l'animale è sano, le gengive devono essere rosa, proprio come le nostre. Il veterinario verificherà il colore delle gengive per rilevare eventuali problemi circolatori.
    • Se il gatto presenta un'insufficienza cardiaca e circolatoria, tendenzialmente le gengive sono più pallide o addirittura bianche. Tuttavia, non si tratta di un segno esclusivo delle malattie cardiache, perché il pallore gengivale potrebbe essere causato da anemia o dolori.
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    Osserva come il veterinario controlla la distensione della vena giugulare. Il veterinario potrebbe fare un'operazione all'apparenza piuttosto strana, come bagnare il collo del gatto con l'alcol. Utilizza questo metodo per trovare la vena giugulare che trasporta il sangue verso il cuore.
    • Questa vena scorre lungo il collo e, se il cuore ha difficoltà, il sangue tende ad accumularsi nella direzione che arriva al cuore, causandone la distensione.
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Sottoporre il Gatto agli Esami

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    Sappi che esistono ulteriori esami per effettuare una diagnosi. È probabile che saranno necessari ulteriori esami per confermare un forte sospetto di cardiopatia, conoscerne la causa e valutare la gravità della malattia.
    • Per diagnosticare il soffio cardiaco nei felini, in genere si usano particolari analisi del sangue (proBNP), la radiografia del torace e l'ecografia cardiaca.
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    Fai in modo che il veterinario rilevi il proBNP tramite le analisi del sangue. Si tratta di un "biomarcatore cardiaco" misurabile analizzando il sangue. I biomarcatori cardiaci sono proteine che vengono rilasciate dalle cellule del muscolo cardiaco da cui proviene il problema.
    • I risultati sono divisi in tre categorie: basso significa che la cardiopatia non provoca i sintomi nel gatto, normale indica una probabilità meno elevata di malattie cardiache e alto vuol dire che il gatto presenta notevoli danni al muscolo cardiaco.
    • Il ProBNP permette di escludere il cuore come eventuale origine dei problemi (se il risultato è basso) e aiuta anche a scegliere le cure adeguate per i gatti che soffrono di cardiopatie (se il risultato è alto, dovrebbe diminuire una volta cominciata la terapia giusta).
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    Fai in modo che il veterinario effettui le radiografie al torace. Il veterinario farà due radiografie al torace del gatto: una dall'alto e una di fianco. In questo modo, avrà un quadro d'insieme delle dimensioni e della forma del cuore.
    • Le radiografie possono avere un valore limitato perché una delle cardiopatie più comuni nei gatti, la cardiomiopatia ipertrofica (HCM), comporta l'ispessimento interiore del muscolo cardiaco. Dal momento che le radiografie mostrano solo la sagoma del cuore e non quello che succede all'interno, questa malattia può passare inosservata nelle radiografie.
    • Tuttavia, le radiografie sono utili per reperire l'accumulo di liquidi all'interno dei polmoni, come l'edema polmonare, che possono indicare un'insufficienza cardiaca, e anche per escludere altre patologie, come l'asma felina o tumori ai polmoni.
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    Dai il permesso al veterinario di effettuare le ecografie cardiache. Si tratta di un esame utile a individuare e diagnosticare una cardiopatia nel gatto. L'ecografia al cuore permette all'operatore di vedere le camere cardiache, osservare le contrazioni del muscolo cardiaco, seguire la circolazione sanguigna che attraversa il cuore e controllare la salute delle valvole cardiache.
    • Inoltre, gli ultrasuoni rilevano problemi come sacche di liquidi intorno al cuore, che possono passare inosservate nelle radiografie.
    • Infine, gli ultrasuoni consentono al veterinario di misurare le dimensioni delle varie camere cardiache. Di conseguenza, avrà la possibilità di fare calcoli che permettono di sapere se il cuore pompa in modo efficace o se ha difficoltà.
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    Renditi conto che il veterinario utilizza gli ultrasuoni per verificare la presenza di vari fattori importanti, tra cui:
    • Spessore delle pareti ventricolari: Uno dei parametri misurati dal veterinario è lo spessore delle pareti ventricolari. La cardiomiopatia ipertrofica è associata al grave ispessimento delle pareti che vanno a occupare lo spazio normalmente riempito dal sangue.
    • Rapporto tra aorta e ventricolo sinistro: Utilizzando le immagini dell'esame ecografico, il veterinario misura la larghezza del ventricolo sinistro, ovvero la camera principale da cui il sangue viene messo in circolo nel corpo. Calcola anche la larghezza dell'aorta e il rapporto tra le due misure. Il risultato permette di dare un'indicazione affidabile sull'eventuale dilatazione del ventricolo sinistro. Si tratta di una rilevazione importante perché, in certi casi di insufficienza cardiaca, i muscoli del cuore si spossano e si gonfiano, portando all'aumento della pressione del sangue e a una eccessiva dilatazione del ventricolo.
    • Accorciamento frazionale: Un altro utile calcolo prodotto durante l'esame ecografico è l'accorciamento frazionale. Il veterinario misura la larghezza del ventricolo quando è completamente rilassato e, poi,quando è completamente contratto. In questo modo, avrà una percentuale che verrà confrontata con i valori normali. Se i valori dell'accorciamento frazionale sono di sopra o al di sotto di quelli normali, indicano un'insufficienza cardiaca.
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Consigli

  • Sintomi quali affanno, respirazione accelerata, scarso appetito e svenimenti sono tutti chiari indizi che esiste qualche problema al cuore o ai polmoni. Per distinguere l'origine, il veterinario dovrà fare una visita ed è molto probabile che in seguito prescriverà ulteriori esami.


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Riferimenti

  1. Cardiorespiratory disease of the dog and cat. Martin & Corcoran. Blackwell Science
  2. Pathophysiology of heart failure: Textbook of Veterinary Internal Medicine. 7th ed. Ettinger & Feldman. WB Saunders.

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Categorie: Gatti
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