I soggetti affetti dal Disturbo dell’Integrazione Sensoriale, o da disturbi simili, come l’autismo, talvolta sono vittime di uno stato acuto di sovraccarico sensoriale. Questo si verifica quando subiscono troppi stimoli, analogamente a un PC che cerca di elaborare una grossa quantità di dati e si surriscalda. Ecco come intervenire.

Passaggi

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    Impara a riconoscere l’esordio del sovraccarico. Il sovraccarico si manifesta in modo differente da persona a persona. Potrebbe sembrare che il soggetto stia avendo un attacco di panico, sia iperattivo, non presti ascolto oppure che stia avendo un tantrum. Se sai che il soggetto è disabile, potrebbe essere meglio supporre che un sovraccarico sia l’opposto di un comportamento intenzionale scorretto .
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    Riduci i rumori. Spegni la radio e chiedi ai presenti di offrire un po’ di spazio alla persona. Offriti di accompagnarla in un posto più tranquillo. Concedile il tempo necessario per elaborare la tua domanda e rispondere, perchè il sovraccarico tende a rallentare l’elaborazione.
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    Non toccarla e non starle addosso. Molti soggetti affetti da disturbi sensoriali sono ipersensibili al tatto, e l’essere toccati o il semplice pensiero di poter essere toccati potrebbe peggiorare il sovraccarico. Inoltre non sovrastarli. Se sono seduti, oppure si tratta di bambini piccoli, abbassati al loro livello, invece di troneggiare su di loro.
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    Non parlare più del necessario. Rivolgi delle domande, se sono necessarie per aiutarli, ma non cercare di dire qualcosa di rassicurante oppure di farli parlare di qualcos’altro. Il dialogo è un input sensoriale, e potrebbe peggiorare il sovraccarico. Quest’ultimo potrebbe anche impoverire le loro abilità comunicative, rendendo il parlare uno sforzo immane per loro.
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    Se hanno una giacca, probabilmente desiderano indossarla e mettere il cappuccio. Ciò contribuisce a ridurre gli stimoli, e molti trovano sollievo in una giacca pesante. Se la giacca non è a portata di mano, chiedi se vogliono che tu gliela prenda. Anche una coperta potrebbe sortire lo stesso effetto.
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    Non reagire ai gesti aggressivi. In casi rari, le persone in stato di sovraccarico sensoriale diventano fisicamente o verbalmente aggressive. Non prenderlo come un fatto personale, perché è stata attivata la loro risposta di lotta o fuga e pertanto non riescono a pensare in maniera chiara.
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    Dopo si sentiranno stanchi e più vulnerabili al sovraccarico. per un po’ di tempo. Potrebbero essere necessarie ore o giorni per rimettersi da un episodio di sovraccarico sensoriale. Se riesci, cerca di ridurre le fonti di stress. Un po’ di tempo trascorso in solitudine è il sistema migliore per rimettersi.
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    Ascolta. Conoscono se stessi e il loro sovraccarico. Se riescono a comunicarti ciò di cui hanno bisogno per calmarsi, presta attenzione. Ognuno ha le proprie strategie. Se il loro tentativo per calmarsi richiede un comportamento che ti sembra strano, come dondolarsi oppure battere le mani, non intrometterti. Talvolta i ben intenzionati, che cercano di aiutare una persona affetta da autismo o da disturbo dell’integrazione sensoriale, involontariamente ostacolano un utile meccanismo di coping.
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Consigli

  • Il sovraccarico sensoriale non comporta necessariamente il coinvolgimento delle emozioni. Sebbene possano sembare terrorizzati o sconvolti, potrebbero trovarsi in estremo sovraccarico sensoriale senza provare alcuna emozione negativa. Si tratta di uno stato cognitivo, piuttosto che emotivo.
  • La terapia occupazionale può aiutare a ridurre la sensibilità sensoriale e a diminuire il sovraccarico nel corso del tempo. È preferibile intervenire quanto prima e farsi aiutare da uno psicoterapeuta esperto nel trattare tali disturbi.
  • La prevenzione è la soluzione migliore. Se sei a contatto diretto con il soggetto, impara ad individuare cosa tende a sovraccaricarlo ed evita la causa scatenante. Se è inevitabile, avvisalo in anticipo, e discuti delle strategie per affrontare il sovraccarico, nel caso si verifichi.
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Avvertenze

  • Se iniziano a farsi del male, di solito non dovresti cercare di fermarli. Sebbene possa essere sconvolgente vedere qualcuno che si colpisce, cercare di afferrarne le mani equivale a peggiorare il sovraccarico. Intervieni soltanto se stanno facendo qualcosa che potrebbe causare ferite gravi, come mordersi oppure battere la testa (rischio di commozione cerebrale o distaccamento della retina). È preferibile affrontare l’autolesionismo indirettamente, diminuendo il sovraccarico.
  • Se il soggetto non ha mai sofferto di sovraccarico sensoriale in precedenza e non si trova in una situazione in cui una persona normale si sentirebbe sovraccaricata, potrebbe trattarsi di un attacco cardiaco oppure di una crisi. Impara a riconoscere i sintomi dell’infarto.
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Categorie: Salute
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