Anche se i morsi di serpente nei gatti sono molto rari, possono essere molto pericolosi quando si verificano. Date le piccole dimensioni dell’animale, esso riceverà delle dosi più elevate di tossine e gli effetti possono essere fatali già nel giro di un’ora (in base alla quantità di veleno iniettata, il punto del morso e la specie di serpente). Se il tuo gatto è morso da un serpente velenoso, una visita veterinaria entro 30 minuti dall’incidente può aumentare le probabilità di sopravvivenza. Tuttavia, ci sono anche altre cose che puoi fare.

Parte 1
Parte 1 di 3:

Valutare la Situazione

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    Capisci gli effetti del veleno sul gatto. Se il gatto è stato morso da un serpente velenoso, è improbabile che sopravviva ameno che un veterinario non gli somministri dell’antiveleno e medicinali anti-shock. Tuttavia, come ti comporterai dopo l’incidente aumenterà le possibilità di guarigione. E’ quindi di aiuto sapere gli effetti del veleno e i sintomi.
    • I morsi di serpente sono dolorosi e tendono a causare gonfiore immediato. La classica forma del morso del serpente sono quattro punture di forma rettangolare. Purtroppo, queste punture potrebbero non essere visibili a causa del pelo del gatto, o se l’animale è troppo agitato per lasciarsi controllare.
    • I sintomi iniziali sono: dolore, calore e gonfiore della ferita. Potrebbe anche verificarsi una perdita di sangue dal morso o formarsi delle croste.
    • Il veleno si diffonde rapidamente attraverso i linfonodi e la circolazione sanguigna, attaccando tutto il corpo. Di solito, il veleno attacca il sistema nervoso, causando coaguli, e quindi l’animale entra rapidamente in stato di shock.
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    Cerca di identificare la specie di serpente che ha morso il tuo gatto. Per somministrare l’antidoto più efficace, è meglio conoscere la specie di serpente che ha attaccato il gatto. La specie di serpente velenoso più presente in Italia è la vipera, che si differenza nelle seguenti specie: vipera Aspis, o vipera comune, vipera Berus, vipera del Corno e Vipera Ursini. Mentre negli Stati Uniti, le specie velenose più comuni sono: il mocassino acquatico, il serpente a sonagli, il testa di rame e il serpente corallo.
    • Non mettere mai in pericolo la tua incolumità, ma se dovessi essere presente all’attacco, cerca di stare calmo e osserva i motivi di colore, la lunghezza e la pelle del serpente. Non avvicinarti all’animale, che non esiterà ad attaccare di nuovo.
    • Se sei abbastanza vicino, osserva la forma delle pupille del serpente. La pupilla è la parte dell’occhio che si trova all’interno dei bordi colorati dell’iride. La forma della pupilla indica se un serpente è velenoso o meno.
    • I serpenti velenosi hanno delle pupille oblique (simili a quelle del gatto); mentre quelli non velenosi hanno le pupille rotonde (come quelle delle persone).[1] Esistono però delle eccezioni; ad esempio, le pupille del serpente corallo sono rotonde.
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    Riconosci i sintomi dello shock. Quando un gatto entra in stato di shock dopo il morso di un serpente velenoso, i sintomi includono: agitazione, respiro affannato, perdita di bava, pupille dilatate, battito cardiaco accelerato.
    • Con il passare del tempo, i sintomi progrediscono in debolezza, barcollamenti, collasso, crisi e alla fine morte.
    • Alcuni gatti possono anche mostrare altri sintomi extra, come vomito, diarrea, sangue nelle urine.
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    Sappi che non tutti i morsi di serpente sono velenosi. Per non correre rischi, contatta sempre il tuo veterinario in caso di morsi, soprattutto se pensi che il serpente sia velenoso.
    • Tuttavia, è bene ricordare che non tutti i serpenti velenosi rilasciano veleno ad ogni morso, soprattutto se hanno ucciso di recente e hanno finito il loro veleno.
    • A causa della rapida manifestazione dei segni clinici (nel giro di pochi minuti e di sicuro entro un’ora), se, dopo 60 minuti il gatto non mostra sintomi di tossicità, allora il veleno non è penetrato nel suo organismo.[2]
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    Anche se il morso non è velenoso, ricorda di sciacquare il luogo della puntura. Se il gatto è stato fortunato ed è stato morso da un serpente non velenoso (o se il serpente era velenoso, ma non ha rilasciato veleno), potrebbe ancora soffrire di un’infezione batterica a causa del contatto con i denti del rettile.
    • Immediatamente dopo il morso, lava delicatamente la ferita con acqua salata diluita per pulire la pelle e per ridurre il rischio di contaminazioni batteriche.
    • Per preparare una soluzione salina, mescola un cucchiaino di sale con mezzo litro di acqua bollita in precedenza. Aspetta che l’acqua si sia raffreddata prima di applicarla sulla pelle del gatto.
    • Parla con il tuo veterinario perché potrebbe essere necessario somministrare degli antibiotici al tuo animale.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Fornire il Primo Soccorso

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    Porta immediatamente il tuo gatto dal veterinario. Per salvargli la vita, la cosa migliore da fare è portarlo dal veterinario. Cerca di mantenere la calma e di rassicurare il gatto per farlo stare tranquillo durante il tragitto. Se il gatto si agita, o entra in panico, il veleno circolerà più rapidamente.
    • E’ molto più importante portare subito il gatto dal veterinario piuttosto che preoccuparti di ripulire la ferita, bendarla o fornire altri trattamenti di primo soccorso. Non perdere tempo a trattare la ferita da solo, ma vai subito dal veterinario.
    • Se, invece, non sei da solo e altre persone possono aiutarti a trattare la ferita durante il tragitto, i passaggi seguenti ti saranno di aiuto.
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    Mantieni il gatto il più tranquillo possibile. L’agitazione aumenta il battito cardiaco dell’animale e diffonde più rapidamente il veleno. Cerca di rassicurare il gatto e di comportarti con calma.
    • Non lasciare che il gatto cammini o che corra (sentirà del dolore e quindi sarà agitato) perché il movimento aumenta il battito cardiaco.
    • Se necessario, usa un grosso asciugamano o un lenzuolo per tenere il gatto fermo.
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    Tieni l’arto ferito sotto il livello del cuore. Tieni l’arto o la testa ferita al di sotto del cuore. Questo aiuta a diminuire la circolazione delle neurotossine verso il cuore e rallenta la distribuzione delle tossine nel resto del corpo.
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    Esercita della pressione delicata tra il morso e il cuore. Se possibile, applica della pressione dietro il morso (non sul morso stesso) per creare una barriera tra la ferita e il cuore. In questo modo, diminuirai il flusso del veleno verso la circolazione.
    • C’è una piccola differenza tra l’applicazione di pressione delicata e il laccio emostatico. Quest’ultimo, infatti, è un metodo controverso che molti non condividono in queste circostanze. Il laccio emostatico è generalmente una corda che viene legata e stretta nella pelle per fermare il flusso del veleno e del sangue arterioso.
    • In questo caso, esiste il rischio che la mancanza di fornitura sanguigna combinata alla presenza della tossina facciano completamente morire l’arto interessato, causando infezioni più pericolose e, in alcuni casi, causando persino l’amputazione dell’arto in caso di sopravvivenza dell’animale.
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    Considera invece l’applicazione di ghiaccio sulla ferita. Questo è un altro metodo di primo soccorso controverso. In teoria, il ghiaccio comprime le vene della pelle e riduce il flusso sanguigno, quindi, rallenta la distribuzione della tossina.
    • In realtà, se il ghiaccio è lasciato sulla ferita per più di 5 minuti, si corre il rischio di danno termale alla pelle (come per il laccio emostatico), che può causare complicazioni serie.
    • In conclusione, se decidi di usare il ghiaccio, avvolgilo in un asciugamano o in un panno per ridurre danni alla pelle; inoltre, non lasciare mai il ghiaccio per più di cinque minuti.
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    Sappi cosa non devi fare. Non aspettare a portare il gatto dal veterinario per fornirgli un primo soccorso. Un trattamento ricevuto entro 30 minuti dal morso è fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza dell’animale. Parti immediatamente e chiedi a qualcuno di avvisare il veterinario del tuo arrivo. Inoltre:
    • Non tagliare la ferita per cercare di succhiare il veleno. Questo metodo è assolutamente vano e non farà altro che causare altro dolore al gatto.
    • Non somministrare anti-dolorifici. Se dovessi avere in casa dei medicinali per gatti contro il dolore, come farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), come il meloxicam, non somministrarlo al gatto. Il veterinario, infatti, dovrà somministrare un trattamento anti-shock, che può includere steroidi intravenosi, che non possono essere usati se l’animale ha recentemente preso dei medicinali FANS.
    • Non applicare il laccio emostatico. Al massimo, esercita della pressione tra il morso e il cuore.
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Portare il Gatto dal Veterinario

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    Informa il veterinario circa il tipo di serpente che ha morso il tuo gatto per consentirgli l’amministrazione dell’antidoto. Quando il veterinario sarà al corrente del tipo di serpente che ha morso il tuo gatto, gli darà immediatamente un antiveleno per bloccare ulteriori danni al sistema nervoso e sanguigno. Tuttavia, il veleno avrà un effetto molto rapido ed è probabile che il tuo gatto sia privo di coscienza all’arrivo in clinica.
    • Il veterinario preparerà una flebo per fare circolare la medicina negli organi e per bloccare la pressione sanguigna bassa. Nei casi più gravi, il gatto potrebbe avere bisogno di una trasfusione sanguigna come conseguenza del danno subito ai globuli rossi.
    • Se si è presentata un’infezione nella zona della puntura, potrebbe essere necessario somministrare anche degli antibiotici.
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    capisci la prognosi. La prognosi del gatto varia in base alla quantità di veleno iniettata, alla specie del serpente e il tempo passato dal morso al trattamento. Alcuni animali reagiscono bene e possono tornare a casa già dopo 24 ore dall’incidente; altri possono avere bisogno di terapie intensive e dover passare giorni o settimane in clinica. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi eroici di salvare il gatto, capita che alcuni non sopravvivano.
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Avvertenze

  • Le zone di morsi più frequenti sono: la testa, il collo e gli arti. Purtroppo, morsi in altre zone del corpo hanno quasi sempre conseguenze fatali a causa della vicinanza al cuore, perché il veleno circola più velocemente.[3]
  • Non avvicinarti al serpente anche se è morto; infatti, fino ad un’ora dopo la morte, se toccati, i serpenti hanno ancora il riflesso di mordere.
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Riferimenti

  1. The Illustrated Guide to Poisonous Snakes. US Dept of the Army. Lyons Press.
  2. Veterinary Emergency Medicine Secrets: Rattlesnake Envenomation. Hackett & Winfield. Hanley and Belfus.
  3. Text book of critical care: Injuries by Venomous and Poisonous Animals. Carlson, Pineda-Roman, Ramamrutham. WB Saunders.

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Categorie: Gatti
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