Si parla di ustione chimica quando il danno è causato dal contatto di occhi, naso, bocca o cute con una sostanza chimica. Questo può avvenire in maniera diretta o indiretta, attraverso i vapori del prodotto. Sia le sostanze chimiche industriali sia quelle domestiche possono causare gravi ustioni alle persone e agli animali.[1] Sebbene il tasso di mortalità sia piuttosto basso, è possibile che un'ustione si riveli fatale. Considera ogni contatto con una sostanza chimica come un'emergenza che richiede un intervento immediato e chiama i soccorsi, se hai dei dubbi su come agire. Se la cute viene a contatto con un prodotto chimico, segui immediatamente le procedure qui descritte per trattare l'ustione.

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Trattare l'Ustione Chimica

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    Lava accuratamente la zona interessata. Se subisci un'ustione chimica, dovresti prima diluire la sostanza. A questo scopo dovresti usare acqua tiepida ma non troppo calda, altrimenti irriteresti ancora di più la pelle. Lascia che l'acqua scorra sulla parte del corpo ustionata per almeno 30-45 minuti.
    • Questo è il primo passo da compiere, a prescindere dal tipo di prodotto chimico che hai toccato.
    • In genere le mani e le braccia sono le zone più colpite.[2]
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    Chiama il centro antiveleni. Se la lesione non è troppo grave, dopo averla lavata accuratamente chiama il centro antiveleni della tua regione. Se conosci il prodotto chimico che ti ha ustionato, fai in modo di informarne l'operatore. Questo tipo di situazioni rientra nel campo di competenza del centro antiveleni e l'operatore telefonico può darti tutte le informazioni necessarie affinché tu comprenda i problemi specifici correlati alla sostanza chimica che stai usando. Se non conosci il nome del prodotto, dovresti comunque telefonare al centro perché il personale potrebbe essere in grado di capire di cosa si tratta con un certo grado di sicurezza, in base alla situazione che gli descrivi o al luogo di lavoro.
    • Se la lesione è grave e vieni condotto in ospedale prima di poter chiamare il centro antiveleni, dovresti accertarti che qualcuno lo faccia dal pronto soccorso, in modo che tu sappia cosa aspettarti. Il medico conosce perfettamente le procedure per trattare un'ustione, ma il centro antiveleni è in grado di fornire maggiori dettagli.
    • Si tratta di un'informazione inestimabile, dato che alcuni composti chimici causano lesioni che devono essere lasciate all'aria aperta, mentre altri generano ustioni che hanno bisogno di una medicazione occlusiva.[3]
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    Continua a lavare la lesione mentre vieni sottoposto alle cure. Quando arrivi al pronto soccorso o nell'ambulatorio medico, dovresti continuare a lavare la zona interessata, soprattutto se non hai avuto la possibilità di farlo per almeno 30-45 minuti prima dell'arrivo dei soccorsi. La continua irrigazione dei tessuti diluisce costantemente il prodotto chimico e raffredda la cute.
    • In molti casi ti verrà indicato di continuare il lavaggio con acqua prima di essere curato al pronto soccorso. Ad esempio i prodotti corrosivi devono essere diluiti con moltissima acqua.
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    Riconosci i vari tipi di ustione. Esistono due generi di ustioni chimiche. Alcune sono causate da prodotti alcalini, come l'ammoniaca, o presenti comunemente nei fertilizzanti, nei prodotti disgorganti e nelle batterie. Si tratta di ustioni particolarmente pericolose.
    • Nonostante la loro reputazione, gli acidi (come quello cloridrico e solforico) sono meno tossici.[4]
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    Prenditi cura di un'ustione in fase avanzata. Quando ti rechi in ospedale per qualunque tipo di ustione verrai sottoposto a vari trattamenti, in base alla gravità del danno. Se ci sono delle grandi vesciche o delle zone che hanno bisogno di essere raschiate, ti verrà somministrato un antidolorifico prima di procedere alla pulizia della lesione. Le grandi vesciche potrebbero essere aperte e drenate in maniera controllata per limitare la pressione sui tessuti. Se le bolle sono di piccole dimensioni, con ogni probabilità non saranno trattate.
    • Il personale sanitario provvederà a coprire la lesione con abbondante crema a base di sulfadiazina argentica usando un abbassalingua. In seguito verrà collocata una garza da 10 x 10 cm direttamente sull'ustione a scopo protettivo. La parte danneggiata verrà infine fasciata con una benda.[5]
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    Cura le ustioni chimiche nell'occhio. Quelle oculari sono estremamente gravi e dovresti chiamare immediatamente il 118 non appena avviene l'incidente. Recati alla stazione più vicina per il lavaggio oculare e procedi a irrigare gli occhi con moltissima acqua per diluire la sostanza. In questo modo minimizzi il rischio di cicatrici corneali e congiuntivali, entrambe responsabili di una possibile cecità.
    • Verrai inviato presso il pronto soccorso oftalmico dove un medico specializzato controllerà la tua capacità visiva e valuterà il danno che hai subito.
    • Alcuni studi indicano che nei casi di ustioni oculari da acidi si ottengono buoni risultati con un'abbondante irrigazione. Puoi usare dei colliri cortisonici, a base di vitamina C e anche quelli antibiotici per curare questo tipo di danno.[6]
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    Verifica le ustioni alle mani. Le ustioni chimiche a carico delle mani sono abbastanza comuni quando si usano prodotti casalinghi come i disgorganti degli scarichi, la candeggina e altri detergenti. Gli incidenti sono altresì possibili in quelle aziende dove si usano sostanze come lo zolfo. Le ustioni alle mani possono rivelarsi anche pericolose, ma la maggior parte di queste è lieve e può essere curata con una terapia conservativa.
    • Gli interventi chirurgici più o meno invasivi sono necessari solo in casi rari. In genere si tratta di sbrigliamenti, trapianti di pelle e riposizionamenti di "flap" cutanei, che causano però delle gravi deformità e alterazioni della funzionalità, soprattutto se l'ustione è localizzata sull'articolazione. Questo significa che potresti non essere in grado di muovere l'articolazione colpita o anche tutta la mano a causa del tessuto cicatriziale indurito, degli strati cutanei trapiantati o dei lembi riposizionati.
Parte 2
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Prendersi Cura della Lesione

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    Esegui un'ispezione visiva dell'ustione. Se non sei certo di aver bisogno di un intervento di emergenza, puoi monitorare la lesione. Le cure necessarie dipendono dal tipo e dal grado dell'ustione. Il danno meno grave è l'ustione di primo grado. Si tratta di una scottatura minore che causa arrossamento dello strato esterno della cute.
    • Questo significa che la lesione interessa solo l'epitelio, cioè lo strato esterno della pelle, e che non ci sono vesciche. Dovresti provare solo un po' di dolore e notare l'arrossamento della zona interessata. La scottatura solare in genere viene classificata come ustione di primo grado.
    • In tal caso il trattamento più diffuso consiste nell'applicazione di una pomata antibiotica su prescrizione a base di sulfadiazina argentica.[7] [8]
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    Identifica un'ustione di secondo grado. Esistono due tipi di danni di questa gravità; il primo è superficiale, caratterizzato da arrossamento, danno a carico dell'intero strato esterno della cute e parziale interessamento del secondo strato. Puoi notare anche la presenza di vesciche; proverai un dolore intenso, che è un buon segno. La lesione è molto arrossata e potrebbe anche sanguinare; in genere guarisce nel giro di due settimane senza lasciare cicatrici.
    • Potresti anche soffrire di un'ustione profonda di secondo grado. In tal caso il danno si estende ancora di più agli strati inferiori del derma. La zona non è arrossata bensì bianca, il che significa che sono stati danneggiati i vasi sanguigni e la circolazione sì è interrotta. Non provi dolore perché i nervi sono danneggiati e quindi hai perso la sensibilità della regione. Non sempre sono presenti le vesciche, la guarigione richiede ben più di due settimane di tempo e sicuramente lascerà delle cicatrici.
    • Se l'ustione profonda di secondo grado interessa un'articolazione, il tessuto cicatriziale comprometterà la mobilità dell'arto a cui è connessa.[9]
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    Documentati in merito alle ustioni di terzo grado. Si tratta dell'evenienza peggiore che causa il danno più duraturo. Tale genere di lesioni interessa gli strati più interni della pelle, esattamente come nel caso delle ustioni profonde di secondo grado; tuttavia, il danno si estende fino al tessuto sottocutaneo. La pelle assume un aspetto coriaceo e la lesione va gestita chirurgicamente affinché guarisca.
    • Con ogni probabilità dovrai sottoporti a uno sbrigliamento o a un trapianto di pelle.[10]
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    Valuta di andare al pronto soccorso, a prescindere dalla gravità della lesione. Se hai subito un'ustione di secondo o terzo grado, allora devi essere trasportato urgentemente in un centro grandi ustionati per le cure adeguate. Anche se hai una semplice ustione di primo grado che è stata valutata dal centro antiveleni, dovresti comunque rivolgerti al pronto soccorso perché tutte le ustioni chimiche devono essere sottoposte all'attenzione del personale del centro ustioni. La ferita verrà lavata e medicata in base alla gravità del danno. Inoltre ti verranno fornite tutte le istruzioni necessarie per prenderti cura dell'ustione mentre guarisce.
    • Anche se ti è stato detto che non sei in pericolo oppure sei stato rassicurato sul fatto che il prodotto chimico non è un acido o una base forte, dovresti comunque valutare l'ipotesi di sottoporti a un controllo in un centro ustioni per valutare la situazione.
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    Monitora il tuo stato di salute. Dovresti seguire le istruzioni che ti ha fornito il personale medico per evitare complicazioni o infezioni. Tuttavia, la situazione può sempre peggiorare senza preavviso; per tale ragione dovresti sempre controllare alcuni dettagli dopo aver subito un'ustione. Accertati ogni giorno che non ci siano segni di infezione, come un aumento dei tessuti arrossati, la presenza di pus, febbre o secrezioni verdi. Se noti uno qualunque di questi sintomi, recati al pronto soccorso.
    • Se sei diabetico, assumi dei cortisonici, sei sottoposto a chemioterapia o il tuo sistema immunitario è indebolito per altre cause, allora corri un rischio maggiore di infezione e devi essere particolarmente vigile.
    • Dovresti controllare quotidianamente la ferita, oltre a lavarla e cambiare la medicazione. La pelle danneggiata dovrebbe iniziare a staccarsi man mano che quella nuova cresce, nell'arco di 10-14 giorni e in base alla gravità dell'ustione.[11]

Consigli

  • La prevenzione è fondamentale quando si maneggiano prodotti chimici. Gli acidi per le piscine e i detergenti sono miscele chimiche molto aggressive, quindi dovresti sempre usare i guanti di gomma e gli occhiali di protezione. Non sottovalutare gli effetti che questi prodotti hanno sul corpo umano, occhi, naso, bocca e pelle.
  • Le confezioni di tutti i prodotti chimici riportano in etichetta un numero telefonico gratuito ("numero verde") da contattare per avere immediatamente informazioni su come comportarsi in caso di incidente.
  • Esistono le schede di sicurezza (SDS) che forniscono un elenco dei potenziali effetti del prodotto chimico sul corpo umano, sia per inalazione sia per contatto diretto.

Riferimenti

  1. http://www.emedicinehealth.com/chemical_burns/article_em.htm
  2. Elliot Robinson and A. Bobby Chhaba, Chemical Burns of the Hand, Journal of Hand Surgery, 40:3, March 2015, 605-612
  3. R Palaoro, I Monge, M Ruiz, et al Chemical Burns Pathophysiology and Treatment, Burns May 2010 Vol 36 (3), 396-364
  4. R Palaoro, I Monge, M Ruiz, et al Chemical Burns Pathophysiology and Treatment, Burns May 2010 Vol 36 (3), 396-364
  5. Emillia C Lloyd, Michael Michner, and Michael Williams, Outpatient Burns American Family Phyisian, Jan 2012, 85(1) 25-32
  6. Harminer S Dua, Anthony J King, and Annie Joseph, A New Update for Ocular Burns, British Journal of Opthamology 2001, 85, 1379-1383
  7. Emillia C Lloyd, Michael Michner, and Michael Williams, Outpatient Burns American Family Phyisian, Jan 2012, 85(1) 25-32
  8. Ziyad Alharbi, Andrezj Pialkowski, Rolf Dembiaski, et al Treatment of Bun in the First 24 Hours: A Simple And Practical Guide by Answering Ten Simple Questions In A Step By Step Form, Review 2012 World Journal of Emergency Surgery, 7:13 doi 10 1186/1749 7922-7-13.
  9. Ziyad Alharbi, Andrezj Pialkowski, Rolf Dembiaski, et al Treatment of Bun in the First 24 Hours: A Simple And Practical Guide by Answering Ten Simple Questions In A Step By Step Form, Review 2012 World Journal of Emergency Surgery, 7:13 doi 10 1186/1749 7922-7-13.
  1. Ziyad Alharbi, Andrezj Pialkowski, Rolf Dembiaski, et al Treatment of Bun in the First 24 Hours: A Simple And Practical Guide by Answering Ten Simple Questions In A Step By Step Form, Review 2012 World Journal of Emergency Surgery, 7:13 doi 10 1186/1749 7922-7-13.
  2. Emillia C Lloyd, Michael Michner, and Michael Williams, Outpatient Burns American Family Phyisian, Jan 2012, 85(1) 25-32

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Categorie: Salute