La vaginoplastica è una procedura chirurgica che stringe i muscoli vaginali. Può essere eseguita da sola o in associazione alla labioplastica, una chirurgia plastica che cambia la forma o le dimensioni delle labbra vaginali, generalmente per motivi estetici. Anche se entrambi questi interventi e le relative chirurgie di "ringiovanimento vaginale" sono diventati sempre più diffusi, molti ginecologi ritengono che spesso vengano eseguiti inutilmente, senza una sufficiente considerazione dei rischi connessi. Se stai pensando di sottoporti a una vaginoplastica, ci sono una serie di fattori da considerare.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Parte 1: Valutare le Motivazioni

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    Sappi che la vaginoplastica può trattare una vescica prolassata. I muscoli della vagina svolgono un ruolo fondamentale nel tenere in posizione gli organi pelvici. Quando i muscoli vaginali si allentano, non svolgono più la loro funzione in modo efficace e una delle potenziali conseguenze è un cistocele, o prolasso della vescica, una condizione abbastanza comune nelle donne, in cui la vescica sprofonda nella vagina. Se si verifica il prolasso della vescica, il medico può indicarti la vaginoplastica come una soluzione possibile.
    • I cistoceli sono suddivisi in categorie in base alla gravità. Se è di grado 1, o caso "lieve", solo una piccola parte della vescica scende nella vagina. In questa circostanza non è necessario alcun tipo di trattamento, a meno che non provochi sintomi preoccupanti. Se è di grado 2, o caso "moderato", la vescica scende abbastanza in profondità nella vagina fino a toccare l'apertura vaginale. Quando è di grado 3, o caso "grave", la vescica scende fino a sporgere attraverso l'apertura vaginale. Infine, di grado 4, o caso "completo", tutta la vescica esce dalla vagina. Conoscere lo stadio di gravità del prolasso è importante per determinare il trattamento appropriato; la chirurgia può non essere necessaria nei casi più lievi.
    • Se stai pensando alla vaginoplastica per un prolasso della vescica, sappi che anche dei trattamenti meno invasivi possono essere efficaci, soprattutto se il tuo caso non è grave. Ad esempio, il medico può raccomandarti di usare un pessario (un dispositivo che viene inserito nella vagina per sostenere la parete vaginale e tenere fermi gli organi pelvici) o provare la terapia estrogenica sostitutiva.
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    Considera la vaginoplastica per il trattamento di un prolasso del retto. Le pareti vaginali indebolite possono anche provocare un prolasso del retto, una condizione in cui il retto cade dalla propria posizione e sporge attraverso l'ano. Se soffri di questo problema, il medico può suggerirti la vaginoplastica come parte della soluzione.
    • Come per la vescica, anche il prolasso del retto è suddiviso in categorie in base alla gravità. Nel prolasso parziale, il rivestimento del retto cade, spesso scivolando attraverso l'ano. Nel prolasso completo, l'intera parete del retto si muove dalla sua posizione e anche in questo caso scende attraverso l'ano. Infine, nel prolasso interno, il retto esce dalla sua sede o si ripiega su se stesso ma non sporge attraverso l'ano. Anche in questo caso, è importante conoscere il tipo di prolasso per determinare il trattamento appropriato.
    • Se stai pensando di sottoporti alla vaginoplastica, da sola o in associazione ad altri interventi chirurgici, come trattamento per il prolasso rettale, tieni presente che ci sono dei trattamenti meno invasivi che possono funzionare, soprattutto per i prolassi parziali. Parla con il tuo medico per eliminare la stitichezza, fai gli esercizi di Kegel per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e spingi tu stessa il prolasso in posizione.
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    Pensa alla vaginoplastica come soluzione per i muscoli vaginali allentati. Alcune donne, anche se non hanno la prolassi della vescica o del retto, valutano la vaginoplastica come soluzione per i muscoli vaginali che diventano estremamente deboli. Se i tuoi muscoli vaginali si sono talmente indeboliti da causare problemi di salute, il medico può suggerirti la vaginoplastica. A seconda della gravità della condizione, puoi comunque chiedere di rinviare questo intervento e scegliere prima dei trattamenti meno invasivi. Ad esempio, puoi provare:
    • Un pessario per contenere gli organi pelvici nella loro posizione.
    • Una terapia sostitutiva estrogenica.
    • Gli esercizi di Kegel per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico.
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    Parla con il tuo medico in merito al ruolo della vaginoplastica nel migliorare la soddisfazione sessuale. Se i muscoli vaginali diventano molto deboli, può essere difficile raggiungere l'orgasmo oppure puoi provare degli orgasmi meno soddisfacenti. Questo intervento chirurgico stringe i muscoli della vagina, consentendo loro di contrarsi in modo più efficace. Si riduce anche il diametro della vagina favorendo l'attrito durante il rapporto. Per alcune donne, questo si traduce in orgasmi più forti e più frequenti. Consultati però con il medico circa il tuo caso specifico, prima di dare per scontato che la vaginoplastica migliorerà la tua vita sessuale.
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    Pondera molto bene altre motivazioni per sottoporti alla vaginoplastica. Molte donne pensano che le loro vagine siano troppo molli o "allungate" con l'età o dopo la nascita dei figli quando, in realtà, sono completamente sane e normali. È pur vero che sia l'età che il parto possono indebolire i muscoli della vagina e renderla un po' "più rilassata", ma nella maggior parte dei casi questo non è un problema medico e non deve interferire con la vita sessuale o l’autostima. L'ascesa del "ringiovanimento vaginale" come procedura cosmetica ha indotto molte donne a ritenere necessario un miglioramento della loro vagina con la chirurgia, ma nella maggioranza dei casi si tratta di un trattamento non necessario.
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Metodo 2
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Parte 2: Considerare i Rischi Connessi

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    Conosci i rischi connessi all'anestesia. Alcune procedure di vaginoplastica possono essere eseguite in anestesia locale, che è molto meno rischiosa. In base alla situazione specifica, tuttavia, potrebbe essere necessaria l’anestesia generale; ma come per tutti gli interventi chirurgici effettuati in anestesia generale, ci sono grandi rischi: in rari casi, alcune persone provano confusione mentale, contraggono infezioni polmonari, hanno un ictus, attacchi cardiaci e possono persino morire.
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    Sappi che la vaginoplastica comporta il rischio d’infezione. Se ti sottoponi a questo intervento, il chirurgo ti prescriverà degli antibiotici per ridurre al minimo le probabilità di sviluppare un'infezione, ma in un piccolo numero di donne (meno del 5% di tutti i casi), l'infezione si sviluppa comunque. Parlane con il medico.
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    Tieni presente la possibilità di avere dolore e disagio per un lungo periodo. In alcuni casi, la chirurgia vaginale crea più problemi di quanti ne risolva. Alcune donne avvertono dolore e disagio persistente o durante il rapporto sessuale.
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    Sii consapevole del fatto che la vaginoplastica può creare cambiamenti permanenti della sensibilità. Idealmente, dovrebbe migliorare la sensazione e la funzione sessuale, ma a volte questo non si verifica. Alcune donne riferiscono una riduzione della sensibilità sessuale, di solito a causa della normale cicatrizzazione che si verifica a seguito della chirurgia.
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Metodo 3
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Parte 3: Prendere la Decisione

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    Discuti le diverse opzioni con un ginecologo. A prescindere da quali siano i tuoi motivi per desiderare un intervento chirurgico, dovresti sempre prima valutare tutte le possibilità con un ginecologo. Egli può valutare se i trattamenti meno invasivi possono essere efficaci (sia come rimedi a breve termine che soluzioni a lungo termine) e consigliarti la vaginoplastica come ultima possibilità. Vuole anche assicurarsi che tu abbia compreso i rischi e che ti crei delle aspettative realistiche circa i risultati.
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    Fatti dare un secondo parere. Se il medico ti consiglia la vaginoplastica, valuta di farti visitare da un secondo specialista. Non temere di offendere il tuo ginecologo; un buon medico dovrebbe capire e addirittura incoraggiare il desiderio di avere un secondo parere.
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    Parla con il tuo coniuge o partner. Se il tuo desiderio di sottoporti all'intervento è motivato da questioni sessuali o dalla preoccupazione che la vagina sia troppo grande o troppo larga, parla prima con il tuo partner. Egli potrebbe avere una prospettiva diversa. Inoltre, è fondamentale avere il sostegno di questa persona; potresti aver bisogno di aiuto durante il periodo di recupero e dovrai evitare i rapporti sessuali per circa sei settimane dopo l'intervento chirurgico.
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    Considera i tuoi futuri progetti di maternità. Se prevedi di avere altri figli, di solito è consigliabile attendere, se non hai un’importante complicanza medica, come un prolasso grave. Successivi parti vaginali allungherebbero ulteriormente i muscoli.
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    Discuti il tuo piano con un terapeuta. Se non riesci a prendere una decisione, parlane con un terapeuta, soprattutto se stai pensando alla vaginoplastica per motivi sessuali o perché pensi che potrà aumentare la tua sicurezza e autostima. Un terapeuta può aiutarti a far luce sulle tue motivazioni e decidere se l’intervento vale il rischio.
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    Tieni in considerazione il periodo di recupero necessario. In genere, la vaginoplastica è una procedura poco invasiva. Tuttavia, la maggior parte delle donne ha bisogno di alcuni giorni di riposo completo per guarire. Inoltre, non sarai in grado di fare allenamento fisico vigoroso per almeno un paio di settimane e non potrai usare gli assorbenti interni o avere rapporti sessuali per sei settimane o più. Potrebbe anche essere necessario l’uso di un dilatatore per un paio di settimane per rendere la penetrazione più confortevole.
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    Fai la scelta che ritieni giusta per te. Valuta con attenzione i consigli del medico, ma sappi che se non c’è una grave condizione medica relativa ai muscoli vaginali, sei davvero l'unica persona che può decidere se i benefici superano i rischi. Prendi la decisione che pensi sia migliore per te e procedi con fiducia.
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Consigli

  • Se scegli di sottoporti a una vaginoplastica, mantieni delle aspettative ragionevoli. La chirurgia non è una panacea per la disfunzione sessuale femminile e non può fare una differenza significativa nella tua vita sessuale o sull'immagine che hai di te stessa.
  • Di solito le strutture sanitarie non coprono interventi chirurgici che sono considerati "estetici" o "elettivi." Se la vaginoplastica è necessaria per reali problemi di salute, come per esempio in caso di gravi prolassi, l’ASL copre le spese dell’intervento. In caso contrario, dovrai pagare di tasca tua. Tieni presente anche questo aspetto prima di decidere.
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Categorie: Salute Donna
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