Carbenicillina
Nome IUPAC
acido (2S,5R,6R)-6-{[carbossi(fenil)acetil]amino}-3,3-dimetil-7-osso-4-tio-1-azabiciclo[3.2.0]eptan-2-carbossilico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC17H18N2O6 S
Massa molecolare (u)378,4 g/mol
Numero CAS4697-36-3
Numero EINECS225-171-0
Codice ATCJ01CA03
PubChem20824
DrugBankDB00578
SMILES
CC1(C(N2C(S1)C(C2=O)NC(=O)C(C3=CC=CC=C3)C(=O)O)C(=O)O)C
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticaAntibatterico
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
Biodisponibilitàdal 30 al 40%
Legame proteicodal 30 al 60%
Emivita1 ora
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza

La Carbenicillina è un antibiotico batteriolitico appartenente alle carbossipenicilline, sottogruppo delle penicilline. L'antibiotico è stato individuato dall'azienda inglese Beecham e commercializzato con il nome Pyopen. È efficace sui batteri Gram-negativi, tra i quali Pseudomonas aeruginosa ma possiede un effetto limitato su quelli Gram-positivi. Le carbossipenicilline sono suscettibili alla degradazione da parte delle beta-lattamasi, anche se risultano meno degradabili rispetto all'ampicillina.[1]

Farmacocinetica

La carbenicillina si somministra in endovena, il legame proteico è del 50% ed il picco ematico avviene dopo 30-120 min dall'iniezione. L'emivita è di un'ora, l'escrezione avviene per l'80% con le urine e per il 20% con la bile; il farmaco dializza per emodialisi ma non per dialisi peritoneale.

Applicazione

La carbenicillina è utilizzata nel trattamento di casi di polmonite batterica, infezioni delle ossa, endocardite, meningite, prostatite e infezioni delle vie urinarie. In generale è utilizzata in caso di infezioni da parte di varie specie di Pseudomonas, Proteus e Serratia, soprattutto se resistenti all'ampicillina.[2]

Farmacologia

L'antibiotico è molto solubile in acqua ed è instabile a pH acidi, pertanto risulta molto suscettibile all'effetto dei succhi gastrici. La carbenicillina è tuttavia più stabile a pH bassi rispetto all'ampicillina.

La carbenicillina è un analogo semisintetico della naturale benzil-penicillina. L'uso di carbenicillina può causare ipokaliemia, promuovendo l'eliminazione del potassio a livello del tubuli renali distali; può inoltre indurre sanguinamento a causa dei suoi effetti di inibizione sull'aggregazione delle piastrine.

In biologia molecolare la carbenicillina può essere preferita come agente di selezione poiché i sottoprodotti della sua degradazione possiedono una tossicità inferiore rispetto ad antibiotici analoghi come l'ampicillina.[3] La carbenicillina è somministrata sotto forma di sale sodico, dando così un aumento del sodio circolante e per questo sconsigliata in pazienti affetti da insufficienza cardiaca.

Note

  1. Basker MJ, Comber KR, Sutherland R, Valler GH., Carfecillin: antibacterial activity in vitro and in vivo, in Chemotherapy, vol. 23, n. 6, 1977, pp. 424-435, PMID 21771.
  2. PubChem Compound, Carbenicillin, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 14 maggio 2013.
  3. Pawełczyk E, Zajac M, Knitter B, Mikołajczak P., Kinetics of drug decomposition. Part 66. Kinetics of the hydrolysis of carphecillin in aqueous solution., in Pol J Pharmacol Pharm, vol. 33, n. 3, ottobre 1981, pp. 373-386, PMID 7322950.

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