Displasia cranioectodermica
Malattia rara
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10Q87.5
OMIM218330, 613610 e 613610
Sinonimi
Sindrome di Levin
Sindrome di Sensenbrenner
Sindrome di Sensenbrenner-Dorst-Owens
Eponimi

La displasia cranioectodermica è una displasia congenita molto rara, annoverata tra le ciliopatie,[1] che ha per caratteristica principale l'alterazione di peli, capelli e denti.[2]

Epidemiologia e storia

La malattia è anche detta sindrome di Sensenbrenner-Dorst-Owens in onore dei pediatri statunitensi J. A. Sensenbrenner, J. P. Dorst e R. P. Owens, che per primi la descrissero nel 1975.[3] Un'ulteriore descrizione della sindrome, ad opera del medico L. S. Levin e dei suoi colleghi, venne pubblicata nel 1977.[4]

L'incidenza della malattia è bassissima: inferiore a un caso su un milione di nati vivi. In letteratura medica ne sono stati documentati circa 20 casi.[1]

Eziologia

Si tratta di una malattia genetica che si trasmette con carattere autosomico recessivo; sul piano genetico se ne distinguono cinque tipologie:

  • Tipo 1, dovuto ad una mutazione genetica a carico del gene IFT122 localizzato sul braccio lungo del cromosoma 3, in corrispondenza del locus genico q21.3-q22.1[5]
  • Tipo 2, con mutazione del gene WDR35 sul braccio corto del cromosoma 2, nel locus genico p24.1[6]
  • Tipo 3, con mutazione del gene IFT43 sul braccio lungo del cromosoma 14, nel locus genico q24.3[7]
  • Tipo 4, con mutazione del gene WDR19 sul braccio corto del cromosoma 4, nel locus genico p14[8]
  • Tipo 5 (la cui esistenza è presunta ma non accertata), con mutazione del gene IFT52 sul braccio lungo del cromosoma 20, nel locus genico q13.12[9]

Clinica

Sintomi e segni

Tra i segni clinici più comuni si annoverano:[1][2]

Diagnosi differenziale

La malattia entra in diagnosi differenziale con la displasia toracica asfissiante (detta anche displasia di Jeune) e la sindrome di Ellis-van Creveld.[1]

Diagnosi precoce

È possibile la diagnosi prenatale della displasia mediante un'accurata ecografia ostetrica.[10]

Prognosi

La prognosi varia molto da individuo a individuo e dipende dal grado di compromissione funzionale dei reni, del cuore e dei polmoni.[1]

Note

  1. 1 2 3 4 5 Displasia cranioectodermica, su Orphanet. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  2. 1 2 ISBN 3-541-01727-9
  3. (EN) J. A. Sensenbrenner, J. P. Dorst, R. P. Owens, New syndrome of skeletal, dental and hair anomalies, in Birth defects original article series, vol. 11, n. 2, 1975, pp. 372-379, PMID 1227553.
  4. (EN) L. S. Levin, J. C. Perrin, L. Ose, J. P. Dorst, J. D. Miller, V. A. McKusick, A heritable syndrome of craniosynostosis, short thin hair, dental abnormalities, and short limbs: cranioectodermal dysplasia, in The Journal of pediatrics, vol. 90, n. 1, gennaio 1977, pp. 55-61, PMID 830894.
  5. OMIM 218330
  6. OMIM 613610
  7. OMIM 614099
  8. OMIM 614378
  9. OMIM 617102
  10. (EN) T. Muttusamy, A. Ma, I. Sinnerbrink, A. E. Quinton, M. J. Peek, S. Joung, Prenatal sonographic features of cranioectodermal dysplasia, in Prenatal diagnosis, vol. 37, n. 6, giugno 2017, pp. 628–630, DOI:10.1002/pd.5037, PMID 28317137.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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