Nalorfina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC19H21NO3
Numero CAS62-67-9
Numero EINECS200-546-1
PubChem5284595
DrugBankDB11490
SMILES
C=CCN1CCC23C4C1CC5=C2C(=C(C=C5)O)OC3C(C=C4)O
Indicazioni di sicurezza

Nalorfina (nota con il nome commerciale Lethidrone o Nalline), chiamata anche N-allilnormorfina, è una sostanza agonista-antagonista oppioide e antagonista recettiva oppioide con proprietà analgesiche.[1]

Descrizione

Fu introdotto nel 1954[2] e fu usato come antidoto per invertire il sovra dosaggio da oppioidi e in un test di prova per determinare la dipendenza da oppioidi.[3] Agisce su due recettori degli oppioidi: il recettore μ-oppioide (MOR) dove ha effetti antagonistici, e sul recettore κ-oppioidi (KOR) (K i = 1.6 nM; EC 50 = 483 nM; E = 95%) dove esercita le caratteristiche di agonista parziale ad alta efficacia / agonista quasi completo.[4] La nalorfina fu il secondo antagonista degli oppioidi ad essere introdotto, preceduto dalla nalodeina (N-allilnorcodeina) nel 1915 e seguita dal naloxone nel 1960 e dal naltrexone nel 1963. A causa della potente attivazione del KOR, la nalorfina produce effetti collaterali come disforia, ansia, confusione e allucinazioni e, per questo motivo, non viene più utilizzata a livello medico.[5] La nalorfina ha un numero di analoghi tra cui niconalorfina (analogo della nicomorfina), diacetilnalorfina (analogo dell'eroina), diidronalorfina (diidromorfina) e un numero di altri e un numero di quelli basati su codeina.[6]

Chimica

Sintesi

Sintesi di nalorfina:[7] procedura modificata:[8][9][10]

Più recentemente, è diventato molto più comune utilizzare il cloroformiato di etile anziché il bromuro di cianogeno per la fase di demetilazione della degradazione di Von Braun. Vedi ad esempio l'elenco dei feniltropani o la sintesi di paroxetina per ulteriori esempi.

Note

  1. The Dependence Phenomenon, Springer Science & Business Media, 6 December 2012, pp. 121–, ISBN 978-94-011-7457-2.
  2. Anil Aggrawal, APC Essentials of Forensic Medicine and Toxicology, Avichal Publishing Company, pp. 554–, ISBN 978-81-7739-441-2.
  3. Medicine: Drug Detector, su Time, 24 December 1956. URL consultato il 27 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2013).
  4. Pharmacological profiles of opioid ligands at kappa opioid receptors, in BMC Pharmacology, vol. 6, n. 1, January 2006, p. 3, DOI:10.1186/1471-2210-6-3, PMID 16433932.
  5. Pharmacology and Pharmacotherapeutics, Elsevier Health Sciences APAC, 27 July 2015, pp. 166–, ISBN 978-81-312-4371-8.
  6. Opioid Analgesics: Chemistry and Receptors, Springer Science & Business Media, 29 June 2013, ISBN 9781489905857.
  7. The preparation of N-allylnormorphine., in Journal of the American Chemical Society, vol. 63, n. 1, January 1941, p. 314, DOI:10.1021/ja01846a504.
  8. N-Allylnormorphine, in Journal of the American Chemical Society, vol. 64, n. 4, 1942, pp. 869-870, DOI:10.1021/ja01256a036.
  9. The pharmacology of N-allylnormorphine as compared with morphine., in Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics, vol. 82, n. 3, November 1944, pp. 339-48.
  10. (EN) US2364833, United States Patent and Trademark Office, Stati Uniti d'America. (1944); Weijlard, (EN) US2891954, United States Patent and Trademark Office, Stati Uniti d'America. (1959 to Merck & Co.).
Questa voce è stata pubblicata da Wikipedia. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.