I recettori a bassa pressione (chiamati anche recettori di volume o recettori di stiramento o ancora volocettori) sono dei recettori situati nelle grandi vene sistemiche, nei vasi polmonari, pareti degli atri e dei ventricoli cardiaci.

Anatomia

Nell'atrio destro i recettori di stiramento sono posizionati alla giunzione delle vene cave. Nell'atrio sinistro i recettori si trovano alla giunzione delle vene polmonari.

Funzione

Questi recettori rispondono ai cambiamenti di tensione della parete atriale e ventricolare. Questa tensione parietale si ha in risposta a variazioni pressorie molto basse (inferiore a 60 mmHg). Pertanto, i barocettori a bassa pressione sono coinvolti nella regolazione della volemia (il contenuto complessivo di sangue dell'organismo). La volemia è un fattore determinante della pressione media in tutto il sistema, in particolare della pressione vigente a livello venoso, nel quale viene trattenuta la maggior parte del sangue. Essi esercitano anche uno stretto controllo sulla pressione vigente a livello del circolo polmonare. nel piccolo circolo, infatti, la pressione è decisamente più bassa rispetto a quella del circolo sistemico. In sintesi si può affermare che l'azione dei recettori di stiramento riduce al minimo le variazioni di pressione che possono seguire una variazione della volemia. A titolo d'esempio, studi sperimentali eseguiti sui cani hanno evidenziato come l'infusione endovenosa di un volume di 300 ml di soluzione fisiologica generalmente determini un rialzo pressorio nell'ordine di +15 mm Hg. Se lo stesso animale viene sottoposto a denervazione dei volocettori il rialzo pressorio è molto più consistente raggiungendo i +100 mm Hg.[1]

L'aumento dell'estensione dei recettori stimola sia un aumento della frequenza cardiaca sia una diminuzione della secrezione dell'ormone antidiuretico - ADH da parte dell'ipofisi posteriore, così come di renina e aldosterone.[2][3]

La diminuita secrezione di ormone antidiuretico (ADH) comporta un incremento del volume di urina escreta: l'aumentata secrezione di urina comporta una contrazione della volemia che, a sua volta, determina una riduzione della pressione arteriosa. Inoltre la distensione dei recettori atriali comporta un'aumenta secrezione di peptide natriuretico atriale (ANP), che promuove l'aumento di escrezione di acqua e sodio attraverso l'urina. I recettori atriali sono a fibre vagali mieliniche; un aumento di volume e di pressione dell'atrio ne comporta la stimolazione ed essi rispondono determinando un aumento della frequenza cardiaca mediato da efferenze simpatiche al nodo senoatriale.[4]

Note

  1. Fahim M, Cardiovascular sensory receptors and their regulatory mechanisms, in Indian J. Physiol. Pharmacol., vol. 47, n. 2, aprile 2003, pp. 124–46, PMID 15255616.
  2. Sivananthan N, Kappagoda CT, Linden RJ, The nature of atrial receptors responsible for the increase in urine flow caused by distension of the left atrium in the dog, in Q J Exp Physiol, vol. 66, n. 1, gennaio 1981, pp. 51–9, PMID 6911761. URL consultato il 1º marzo 2018.
  3. Bennett KL, Linden RJ, Mary DA, The effect of stimulation of atrial receptors on the plasma concentration of vasopressin, in Q J Exp Physiol, vol. 68, n. 4, ottobre 1983, pp. 579–89, PMID 6647736. URL consultato il 1º marzo 2018.
  4. Ledsome JR, Atrial receptors, vasopressin and blood volume in the dog, in Life Sci., vol. 36, n. 14, aprile 1985, pp. 1315–30, PMID 3884948.

Voci correlate

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