Il dipinto Sete, del pittore francese William-Adolphe Bouguereau (1886)

La sete è il desiderio istintivo di assunzione di liquidi che si manifesta negli animali e li porta a bere[1].

Eziologia

Il sintomo della sete indica uno sbilanciamento tra assunzione e perdita di liquidi e un'alterazione dell'equilibrio idro-salino, importante per l'omeostasi dell'organismo[2] ed è fisiologicamente dovuto a osmocettori che rilevano la concentrazione plasmatica degli elettroliti, in particolare del sodio[3]. Ciò può avvenire come conseguenza di una riduzione dell'ingestione di acqua, sia per carenze ambientali della stessa, sia per un suo ridotto assorbimento a livello dell'intestino; oppure può avvenire per un'aumentata perdita di acqua, come avviene nella sudorazione profusa, in caso di vomito o diarrea importanti, nelle emorragie, nella poliuria[3].

La sete può tuttavia essere patologica, come avviene nella polidipsia primaria, in cui vi può essere un interessamento diretto del centro della sete[3].

Note

  1. Sete sul Vocabolario Treccani
  2. Guyton, pp. 270, 2007no.
  3. 1 2 3 Nuti, Caniggia, pp. 20-21, 2005.

Bibliografia

  • Guyton & Hall, Fisiologia Medica, Napoli, EdiSES, 2007, ISBN 88-7959-210-6.
  • Nuti, Caniggia, Metodologia clinica, Torino, Minerva Medica, 2005, ISBN 88-7711-410-X.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (EN) Sete, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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